Ringraziando sempre la Gazzetta di Lucca per lo spazio che mi concede, vorrei oggi illustrare un paio esempi a dimostrare come l'emergenza legata al Covid-19 sia zeppa di cialtroneria.
A cavallo fra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, alle ore 13 del sabato, andava in onda una trasmissione che divertiva grandi e piccini. Si intitolava "Oggi le comiche". Si potevano apprezzare famosi artisti del cinema muto, quali Ben Turpin, Larry Semon – in Italia conosciuto con il nome di Ridolini – Charlie Chaplin – meglio noto come Charlot – ed anche gli impareggiabili Stanlio ed Ollio. Se 50 anni fa si doveva attendere il sabato all'ora di pranzo per farci due grasse risate, se non fosse per il fatto che dopo aver impedito ai cittadini di lavorare frugano pure nelle loro tasche, il governo circense ed i suoi servitori alla Pirgopolinice offrirebbero un servizio di risate con cadenza giornaliera, ovvero tutti i giorni le comiche.
Se si vuole ridere, basta leggere il riferimento per l'operazione di sanificazione, che è la circolare del ministero della sanità n.5443 del 22 febbraio 2020. Riporto testualmente: In letteratura diverse evidenze hanno dimostrato che i Coronavirus, inclusi i virus responsabili della SARS e della MERS possono persistere sulle superfici inanimate in condizioni ottimali di umidità e temperatura fino a 9 giorni. Un ruolo delle superfici contaminate nella trasmissione intraospedaliera di infezioni dovute ai suddetti virus è pertanto ritenuto possibile, anche se non dimostrato.
In questo passaggio noto alcune punti salienti: possono persistere fino a 9 nove giorni in condizioni ideali di temperatura e umidità. Quindi in condizioni non ideali - ovvero quasi sempre - si può ragionare di molto meno. Il secondo è ancora più grave: è pertanto ritenuto possibile, anche se non dimostrato. Della serie, cittadini, buttate via i soldi su presupposti del tutto incerti.
La sanificazione è stata resa obbligatoria anche per l'apertura di uno stabilimento balneare, visitato da ottobre dello scorso anno e solo in alcuni locali, solamente dal proprietario e dal bagnino. Su presupposti incredibilmente aleatori, come quelli della succitata circolare, dopo che per diversi mesi praticamente nessuno vi ha messo piede, si costringono i gestori a spendere sangue per la sanificazione gli ambienti. Soldi che potrebbero essere in larga parte risparmiati. Questo per soddisfare le bramosie degli oracoli del rischio zero e del governo circense che li ha promossi a grandi vaticinatori.
In televisione si è assistito pure alla comica di veder sanificare la basilica di San Pietro con i macchinari che giravano intorno al Baldacchino del Bernini. Come se i fedeli vi entrassero non per pregare, ma per leccare il pavimento.
E' risaputo che, se voglio mandare la gente fuori strada, il modo migliore è mettere il cartello di curva pericolosa prima di ogni curva. Va da sé che una norma, per essere efficace, deve raccogliere la fiducia di chi la deve seguire e quindi la sua applicazione deve essere mirata ai casi veramente rilevanti - come il cartello di curva pericolosa deve essere messo solo prima delle curve veramente pericolose - e non sparando a caso nel mucchio, costringendo ad applicarla sempre ed in ogni luogo, anche quando non vi è l'ombra di pericolo. Ragionamento intelligente, ma chi governa l'intelligenza l'ha messa sotto i tacchi delle scarpe.
Si venga adesso alla manipolazione dell'informazione. Nella giornata di giovedì 21 maggio, titolo dei giornali e televideo Rai, Svezia record di morti per Coronavirus. La Svezia ha avuto 3.900 morti in totale durante tutta l'epidemia, l'Italia ne ha avuti circa 33.000, ovvero oltre otto volte quelli della Svezia, che ha una popolazione 6 volte inferiore a quella italiana. Quindi, nonostante che la Svezia mai abbia applicato provvedimenti restrittivi e tenendo sempre aperte le scuole, ha avuto un numero di morti inferiore anche percentualmente a quello dell'Italia. Lo stesso discorso vale se si paragona la Svezia alla Spagna e alla Gran Bretagna.
Volete sapere come erano arrivati a questa pazzesca conclusione? Erano stati presi a riferimento i dati della settimana che andava dal 12 al 19 maggio e non l'intero periodo. Se prendiamo la classifica dei paesi con il più alto tasso di mortalità, questa volta perbene, ovvero sull'intero periodo temporale dell'epidemia, l'ordine è il seguente: Belgio, Spagna, Italia, Gran Bretagna e Francia, mentre la Svezia neppure si trova in classifica.
Per il regime che governa l'Italia ed i suoi complici-adulatori la Svezia è un cattivissimo esempio e quindi vi è l'ordine criminale di far passare la scelta svedese come una scelta sbagliata, una scelta mortale. Quando si vuole raggiungere un losco obbiettivo, non vi è limite al peggio. Da far rabbrividire la lezione di semantica applicata all'informazione di Gian Maria Volonté nel film "Sbatti il mostro in prima pagina".