Spesso nelle fiabe figurano principesse intrappolate in torri da cui è impossibile uscire; ma sembra molto più un incubo che una fiaba la storia di Rosaria De Vivo, da anni bloccata nella casa del comune in cui vive in piazzale Verdi: essendo in sedia a rotelle, infatti, le è impossibile scendere le due rampe di scale di cui la casa è provvista.
“Sono anni che esco solo per andare in ospedale: ogni due o tre mesi chiamo l’ambulanza e vado a fare le cure che mi servono per un polmone rimasto un po’ più chiuso a causa di un’embolia polmonare- ha raccontato Rosaria- Come faccio a fare le scale con la sedia a rotelle? Non ho nemmeno un balcone, ho delle finestre ma non ci arrivo: è una situazione assurda”.
Una situazione ormai divenuta insostenibile, per cui Rosaria vuole fare un appello al sindaco, presso il quale, ha chiarito, si recherebbe di persona se solo potesse uscire di casa: “Qualcuno mi deve aiutare: o con un montascale, oppure con un cambio di casa, che sia a piano terra, magari con un giardinetto. Ma non posso continuare così- ha dichiarato- Cambiare casa non posso farlo. Prima stavo nella stessa casa, ma al piano di sopra: avevo quattro rampe di scale. Nel 2019 sono stata con mia figlia per un anno, finché quelli che stavano sotto sono andati via e ho chiesto al comune se potevo andare a viverci io. Così è stato, ma inutilmente: due rampe non le posso fare lo stesso”.
“Possibile che non devo vedere il cielo, che non posso respirare un po’ d’aria? Sono prigioniera qua dentro, a volte mi sembra di impazzire- ha denunciato Rosaria- Dalla poltrona alla sedia rotelle, e la sera a letto: questa è la mia vita. Non posso stare sempre in casa, ho bisogno di vedere, di sentire: passano gli anni, e io sono sempre in queste quattro mura. Prima insegnavo lingue, ero piena di lavoro, piena di vita: ora mi sento morta”.