Fa battute, firma autografi, si “lamenta” di non aver ricevuto un mazzo di fiori: Dustin Hoffman la fa da protagonista, come sul grande schermo, anche a palazzo Orsetti, dove nel pomeriggio è stato accolto dall’amministrazione comunale.
“Vi ringrazio di essere venuti qui di sabato, nel vostro giorno libero; ma se avessimo fatto quest’incontro durante la settimana, avremmo avuto noi un giorno libero- ha scherzato- È un dono vedere Lucca e lavorare qui”.
Sono partite già da alcune settimane le riprese del nuovo film di Peter Greenaway che, come ha detto il sindaco Mario Pardini, vedrà Lucca più ripresa sia all’interno che all’esterno di qualsiasi altra produzione. “Siamo onorati e davvero emozionati di poter vedere come Greenaway vede Lucca- ha esordito- Lucca è già una città molto legata al cinema, e grazie a questo progetto lo diventerà sempre di più. È un grandissimo onore avere con noi due attori premi Oscar e li ringrazio per quanto sono stati disponibili nei confronti della città: non è scontato, ma ci sembra già di conoscerli come amici”.
Degna compagna di Hoffmann sullo schermo è infatti Helen Hunt, lei stessa vincitrice del premio Oscar come miglior attrice nel 1998, che ha dimostrato ottima intesa con suo marito nel film donandogli uno dei suoi fiori quando lui ha chiesto ridendo perché non ne avesse ricevuti.
“Lucca mi piace molto. Cosa c’è che potrebbe non piacermi? Adoro le mura- ha affermato l’attrice- Gran parte della gioia di questo film viene dal poter lavorare con Peter Greenaway e Saskia Boddeke, una coppia di registi che sono anche una coppia nella vita: un bellissimo regalo”.
Greenaway stesso non ha perso occasione di ricordare la contribuzione al film della moglie, formalmente produttrice esecutiva ma fattualmente preziosa per i suoi contributi dal punto di vista registico. Ad ogni modo, nessuno può togliere a Peter Greenaway, tra i massimi rappresentanti del cinema d’autore britannico, il pieno merito di aver portato a Lucca una produzione così massiccia.
“Sono venuto qui nel 2013 per partecipare al Lucca Film Festival e mi sono innamorato della città- ha ricordato il regista- Abbiamo un cast eccellente e un’ottima crew, composta da persone estremamente abili e molto eccitate all’idea di mettere Lucca sulla mappa. Per me, il film dev’essere il ritratto di questa città eccezionale, Lucca”.
Queste tre icone del cinema, oltre che colonne portanti del film, sono state omaggiate a palazzo Orsetti con un piccolo rinfresco ricco di specialità toscane e italiane, dai salumi al formaggio, ma anche con la consegna delle medaglie della città di Lucca e di stampe della città realizzate dal pittore Paolo Lazzarini.
“Ringrazio l’ufficio turismo, che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, e i cittadini, che hanno capito l’importanza di questo film che farà promozione a Lucca in tutto il mondo- ha commentato l’assessore al turismo Remo Santini- Un sogno che si è avverato”.
“In futuro, quando la gente penserà a Lucca- è stata l’osservazione conclusiva del sindaco Pardini- penserà a Helen Hunt e Dustin Hoffman, grazie a Peter Greenaway”.
Foto Ciprian Gheorghita