“La dove c’era l’erba ora c’è una citta” recitava la canzone di Adriano Celentano. In viale Einaudi a S. Anna dove, fino al 2018, c’era la sede della ex Circoscrizione 3, ora campeggiano due edifici, uniti da un piazzale centrale e caratterizzati da un ridottissimo consumo di gas ed elettricità che dovranno, si dice, ospitare attività dell’Asl oltre ad un centro di mediazione culturale e sale per il coworking con rete Wi-Fi con terrazza panoramica. Il problema, a questo punto, è stabilire se dobbiamo utilizzare il futuro od il condizionale, dal momento che sono ormai mesi che questo nuovissimo edificio è in una sorta di limbo, di abbandono, e dall’amministrazione comunale non arriva alcuna notizia riguardo alla sua prossima apertura. La struttura, apparentemente ultimata al suo interno, dove oltretutto durante le ore notturne le luci di una stanza si accendono e si spengono ad intermittenza, al suo esterno è ben lungi da sembrare terminata. Un cumulo di rifiuti da cantiere è presente, da mesi, nel piazzale del parcheggio di fronte alla Conad, e questo è il buongiorno. Lungo tutto il perimetro degli edifici sono presenti cavi elettrici scoperti, presumibilmente destinati all’illuminazione esterna ed idem per quelli a soffitto che penzolano funestamente. È da sottolineare che l’impianto elettrico sembrerebbe funzionante dal momento che, se si salgono liberamente le scale che portano al primo piano, alcuni sensori fanno accendere le luci dei corridoi. Corridoi dove, per di più, sono già presenti estintori a portata di bambino. La zona di fronte all’asilo nido è caratterizzata da un cumulo di ghiaia stanziale ma per fortuna in via di esaurimento, quasi sicuramente utilizzata per i camminamenti, da un cartello dove sono indicati i vecchi uffici presenti fino al 2018, informazione storica, e da un malinconico cartello di rimozione coatta dal giorno alle ore, da riempire a proprio piacimento. Proseguendo verso il campo sportivo è presente una scatola aperta con un contatore con tubi e cavi come decorazione e, alla sua destra, una depressione nell’asfalto che nei giorni di pioggia intensa diventa un piccolo lago e che i malcapitati avventori del campo sportivo/parco giochi sono costretti ad aggirare se non proprio a guadare. Ma la ciliegina sulla torta sono tre carrelli della spesa presenti da mesi nel “ruscello”, che però non è maleodorante, che delimita l’intero edificio. Qui però probabilmente, essendo l’alveo a divisione, come una sorta di confine, con l’area panchine che dà su viale Einaudi, la responsabilità della rimozione potrebbe non riguardare il cantiere; esteticamente ha comunque un suo perché. L’intera area, va sottolineato, è aperta a tutti e lo si capisce dai cestini che sono, manco a dirlo, sempre pieni ma, per dissuadere eventuali malintenzionati, è videosorvegliata da un’imponente impianto di telecamere lungo tutto il perimetro dell’edificio; non ci è dato però sapere se è funzionante o meno. A questo punto non ci resta che attendere fiduciosi il giorno del taglio del nastro con la speranza che, nel frattempo, venga sistemato qualche piccolo dettaglio a livello di decoro pubblico.