Anno XI 
Martedì 15 Ottobre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Cronaca
14 Febbraio 2024

Visite: 832

Giovanni Damiani, 51 anni, di Lucca, all’epoca coordinatore provinciale del movimento di estrema destra Forza Nuova, il coordinatore toscano Leonardo Cabras, 41 anni, di Livorno ed Eugenio Nardi, 34enne di Altopascio, sono stati assolti dal Tribunale Penale Collegiale di Lucca con formula piena perchè il fatto non sussiste dall'accusa di apologia di fascismo aggravata da idee razziste (art. 4 II° comma L. 645/52).

L'avvocato Emanuele Fusi (difensore di Nardi e Damiani) esprime soddisfazione per questa vittoria. Per la difesa degli imputati oggi assolti, infatti non poteva esserci il reato per molteplici motivi: l'assenza di prove su chi materialmente aveva appeso lo striscione; la mancanza del luogo pubblico, essendo lo striscione stato appeso all'interno di una corte privata; la assenza di idee razziste nei post su Facebook e sullo striscione, in quanto essere contro lo Ius Soli e la sostituzione etnica degli italiani è una idea politica legittima che fa parte del dibattito pubblico.

La difesa ha dimostrato, anche documentalmente e con video, che nel 2017 - ossia l'epoca dei fatti processuali - anche i leader dei partiti di massa come la attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini, in differenti occasioni oltre ad aver detto chiaramente no allo Ius Soli, avevano esplicitamente accusato il Pd e la Sinistra di creare i presupposti dello sostituzione etnica degli italiani con l'aiuto della finanza internazionale. Pertanto, lo striscione non poteva essere accusato di esporre idee razziste considerato che non veniva esaltata una razza sopra una altra, ma prendeva posizione su un tema politico attuale.

Infine, l'Avv. Fusi ha dimostrato che anche qualora i fatti fossero stati considerati apologia di fascismo, mancava l'elemento del pericolo che l'esaltazione di Mussolini potesse provocare o concretamente rappresentare un presupposto della ricostituzione del disciolto partito fascista; infatti per la Corte Costituzionale, l'art. 4 della Legge Scelba - che punisce l'apologia di fascismo - afferma che l'esaltazione e l'apologia non sono di per sé reato, ma lo è solo se tale apologia ed esaltazione sono finalizzati - o sono un pericolo - per la ricostituzione del Partito Fascista. Ed ovviamente, nel caso di specie, mancava la prova dell'esistenza di questo pericolo.

La Corte si è presa 60 giorni per il deposito delle motivazioni. Nel frattempo l'avvocato Fusi esprime soddisfazione per questa vittoria, in attesa di sapere quale motivo ha portato la Corte ha ad accogliere la richiesta di assoluzione piena da parte della difesa.

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

“La nostra convinta presenza e il nostro intervento al consiglio comunale straordinario aperto, richiesto in modo…

Come ogni anno, in autunno si riparte con i bandi della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca…

Spazio disponibilie

Preparati per una notte di terrore e divertimento senza precedenti! Vieni a Montecharloween, la festa di Halloween più spaventosa…

Riceviamo e volentieri pubblichiamo: Buongiorno, volevo ringraziare pubblicamente Sistema Ambiente e la presidente Sandra Bianchi che, dietro segnalazione,…

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Ornella Da Tofori, avvocato, è la nuova rappresentante del Comune di Capannori…

L'associazione Ciao Lapo promuove in Italia il Baby Loss Awareness Day, la giornata dedicata alla sensibilizzazione sul tema della perdita del bambino…

Spazio disponibilie

Mai come in questi giorni ciascuno di noi sente la necessità di pace ed equilibrio. Sono circa…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie