La polizia ha dato esecuzione, nei giorni scorsi, ad una ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica di Lucca a carico di un cittadino albanese quarantenne a seguito di una condanna definitiva alla pena di anni quattro di reclusione, per furti in abitazione, aggravati dalla violenza sulle cose e dal numero dei partecipanti, commessi nelle province di Lucca e Pistoia. L’arresto, operato dalla Squadra Mobile di Lucca, consegue ad una indagine svolta qualche anno fa su un gruppo di cittadini albanesi, rumeni ed italiani, che compivano furti in abitazione, introducendosi nelle ore notturne all’interno delle case delle vittime. Oltre ai beni di valore come oro, e denaro, asportavano le chiavi delle autovetture che venivano rubate e condotte a Roma per essere reimmesse sul mercato ufficiale dopo aver modificato i dati identificativi.
In uno dei furti di autovetture compiuti, grazie all’ausilio della Polizia Stradale i soggetti furono identificati ad Arezzo mentre stavano effettuando un rifornimento di carburante di un’auto rubata a Lucca, loc. S. Anna, consentendo quindi di acquisire i riscontri su una serie di furti commessi in questa provincia e nella provincia di Pistoia.
Si trattava difatti di una associazione a delinquere composta da 8 persone, fra cittadini albanesi, rumeni, ed un italiano residente a Roma, dedita a furti in abitazione, con carattere transnazionale, infatti alcuni colpi furono compiuti in Belgio.
Il tema dei furti in abitazione è sempre al centro dell’attenzione della polizia. L’intensificazione dei controlli su strada, voluta fortemente dal questore Giobbi, ha consentito alla polizia di identificare, nei primi sei mesi dell’anno, 58 mila persone. Questa strategia operativa ha comportato, nella provincia di Lucca, una diminuzione del 16 per cento dei furti in appartamento, raffrontando i primi sei mesi del 2023 rispetto al medesimo periodo del 2024.