Gli abitanti di Antraccoli, contrari al progetto della Misericordia di Lucca di istituire in una corte di via dei Paladini un CAS (Centro di accoglienza straordinaria), che dovrebbe ospitare 40 migranti richiedenti asilo, sono preoccupati dal fatto che, a quasi due mesi dall'incontro con il prefetto di Lucca Giuseppina Scaduto e ad un mese dall'assemblea pubblica a cui ha partecipato anche il sindaco di Lucca Mario Pardini, ad oggi non hanno avuto ancora nessuna risposta.
“Questo nonostante che – ci dice Tiziana Bonuccelli, rappresentante dei residenti nella corte - durante l'assemblea, sia il sindaco che tutti i capigruppo della maggioranza del comune di Lucca, in una dichiarazione congiunta, si siano dimostrati contrari al progetto della Misericordia di Lucca”.
Nel corso della diretta televisiva del 4 ottobre, sulla rete Canale 50, con gli abitanti riuniti nella corte, il vicesindaco di Lucca e l’assessore al sociale Giovanni Minniti, ribadendo anch'egli la sua contrarietà all'istituzione di un CAS in quella zona, si è detto però favorevole all'utilizzo dell'immobile per un altro fine e cioè ospitare una o due famiglie lucchesi, bisognose, in cerca di alloggio.
“Questa proposta ha trovato il parere favorevole di tutti i partecipanti alla trasmissione – ha ribadito la sig.ra Bonuccelli. A questo punto stupisce il fatto che la Misericordia di Lucca non prenda la decisione di annullare spontaneamente questo suo progetto, dato che tutti gli amministratori del comune di Lucca, oltre naturalmente ai cittadini coinvolti, hanno espresso pubblicamente l'opinione di ritenerlo sbagliato”.
Comunque gli abitanti della corte e di tutto il paese di Antraccoli non demordono e continuano la loro battaglia. Per questo, nella giornata di ieri, 23 ottobre, è stata depositata in prefettura una richiesta di accesso agli atti riguardanti tutta la procedura riguardante il centro di accoglienza straordinaria di Antraccoli.