Presto la bellezza della nuova facciata del teatro del Giglio farà la sua apparizione, svelata nel suo splendido verde Lorena, così ricercato e particolare. Sarà bello, anzi bellissimo ma, al pari dei recenti lavori di pavimentazione appena ultimati, per quanto tempo si potrà godere della sua integrità? C'è da chiederselo visto il risultato verificabile sulla pavimentazione della piazza che dopo un mese appena dalla sua ultimazione presenta (nelle foto) evidenti e vistose criticità con pietre spezzate e asfalto natura che in alcuni punti si è rialzato. Tra breve, non intervenendo, con il passaggio di mezzi, la piazza sarà distrutta come prima. Un susseguirsi di pietre spezzate e di asfalto natura che si disgrega. Denaro pubblico sprecato, decoro rovinato. Certo chi ha fatto il lavoro si opporrà dicendo che la causa principale è l'uso che se ne fa, ma chi programma e progetta i lavori pubblici dovrebbe essere anche responsabile della loro qualità, esecuzione e successiva manutenzione. Se il lavoro è fatto male, troppo in fretta (e questo ci pare il caso) o se i materiali non sono idonei è compito della amministrazione rilevare il danno e chiamare in causa chi deve fornire garanzie. Inutile illuminare come una pista di atterraggio una piazza storica e vederla poi rovinarsi dopo un mese. Non possiamo ogni volta vedere scempi di questo tipo. Altrimenti tra un anno magari cascheranno i nuovi intonaci della facciata e come sempre non sarà colpa di nessuno.