Un secondo monitor donato al San Luca grazie al contributo del signor Paolo Mori di Montreal. Aperta anche una raccolta fondi presso le sedi all'estero.
È partita una gara di solidarietà tra i nostri conterranei all'estero per cercare di supplire alle necessità della nostra struttura ospedaliera in questo difficilissimo momento. La scorsa settimana la sede centrale dell'associazione Lucchesi nel mondo aveva donato un monitor al reparto terapia intensiva dell'ospedale San Luca di Lucca, donazione resa possibile grazie al contributo generoso della ditta Indaco e di alcuni soci e offerta in ricordo di Bernardo Romei.
L'impegno e la generosità dei soci di Lucca è stato raccolto e raddoppiato dal signor Paolo Mori, lucchese residente a Montreal, socio del locale club. Il signor Paolo Mori ha infatti messo a disposizione un importante cifra per l'acquisto della seconda attrezzatura, la cui scelta è stata concordata con i referenti della nostra Asl e che già si è provveduto ad ordinare. Questo slancio di generosità ha suggerito alla presidente dell'associazione Lucchesi del mondo Ilaria del Bianco di inviare una lettera aperta alle associazioni nel mondo, invitate a partecipare a questo momento di solidarietà.
Segue la lettera inviata
Cari amici,
per prima cosa spero che questa mia lettera trovi tutti voi, le vostre famiglie ed i soci dei circoli in buona salute.
Stiamo attraversando giorni drammatici e terribili per tutti noi, ovunque si abiti, in ogni continente. Persone a noi vicine sono state colpite da questa malattia, e le loro sofferenze sono anche le nostre sofferenze. Le nostre belle città, i luoghi in cui eravamo abituati a lavorare e vivere, così tanto abituati che quasi non ci si accorgeva più della loro bellezza, sono deserti, silenziosi. Così come abbiamo abbandonato i nostri luoghi consueti, i nostri uffici, le nostre chiese, abbiamo abbandonato anche di abitudini che scandivano i tempi della nostra quotidiana vita , ancora più triste, abbiamo dovuto interrompere, provvedimento necessario ma doloroso, le relazioni interpersonali, da quelle con i familiari più stretti, e soprattutto mi riferisco ai più anziani genitori e nonni che per loro maggiore sicurezza non possiamo più andare a trovare, fino ai nostri amici, con cui non possiamo più condividere le piccole gioie di ogni giorno.
Il nostro pensiero costante va però loro, hai tanti nostri concittadini malati, alcuni di loro cari nostri amici, ed ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari alle cui cure sono affidati, e che sono chiamati in questi giorni ad uno sforzo eroico, fino al sacrificio di loro stessi e della loro salute.
Noi, che ci siamo dovuti e potuti ritirare nelle nostre case per evitare il contagio, possiamo solo stare vicini loro. con tutto il nostro cuore e cercare di supportare il loro immane sforzo portando il nostro contributo affinché abbiano le attrezzature necessarie per la cura dei tanti pazienti che si trovano intubati nella terapia intensiva e nella rianimazione del nostro ospedale. Soli. Portare a loro qualcosa offerto da noi, è quasi come dare loro una carezza.
Con questo spirito abbiamo già provveduto, come sede centrale di Lucca, ad acquistare un monitor per il controllo dei parametri vitali che abbiamo donato al reparto terapia intensiva del San Luca. Stante il continuo aggravarsi della situazione, abbiamo deciso l'acquisizione di un secondo monitor, donazione che è stata facilitata dal generoso sostegno di un lucchese residente a Montreal.
Questo secondo progetto abbiamo pensato di condividerlo anche con le nostre associazioni nel mondo. Se nel caso della prima donazione avevamo pensato che non era corretto ed opportuno coinvolgere le associazioni all'estero, nella consapevolezza che la drammatica situazione dovuta al diffondersi del Covid-19si sarebbe purtroppo presto estesa anche nei luoghi in cui operano le nostre sedi, adesso ci guida il desiderio, proprio nel momento in cui le relazioni sono diventate così difficili e labili, di farvi e farci sentire tutti più vicini.
Questa nostra richiesta non è una richiesta semplicemente economica, non vi interpelliamo per chiedere denaro, ma desideriamo coinvolgervi per continuare a sentirci parte di questa splendida comunità che la comunità lucchese, ovunque si trovi a vivere nel mondo.
Così come nei secoli passati gli avamposti dei mercanti lucchesi facevano giungere al Lucca i ceri votivi da portare al nostro Volto Santo, così come oggi, ogni 13 settembre, le nostre associazioni sfilano dietro di loro labari nella processione di Santa Croce, così ci vogliamo sentire uniti in questo sforzo per la nostra comunità e per i tanti lucchesi che soffrono e che hanno bisogno di essere curati.
Il nostro, il vostro, aiuto è come l'obolo della vedova della parabola del Vangelo o la storia del colibrì, che in questi giorni è stata postata sui social: offriamo quel poco che possiamo, ma lo offriamo con tutto il cuore, e se tutti portiamo il nostro contributo, l'obiettivo sarà raggiunto.
Credo, con convinzione, che supereremo anche questa prova e, insieme a coloro che come me credono, confido che il Volto Santo, che ha sempre protetto la nostra città e i nostri Lucchesi, gradirà la nostra piccola offerta e proteggerà tutta la nostra comunità, ovunque nel mondo.
Vi abbraccio dal cuore e col cuore, sperando presto di poterlo fare presto di persona.
Ilaria del Bianco
Per donazioni:
Conto corrente intestato a
Associazione Lucchesi nel Mondo
IT69K0691513701000007591480
Codice BIC/SWIFT BMLUIT3L100