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Scritto da Redazione
Cronaca
05 Maggio 2020

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«Il potere che hanno tolto al Popolo, al Popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la Libertà non può essere soppressa».

«Promettendovi queste cose, degli uomini sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. E non ne daranno conto a nessuno». 

Gli ultimi mesi hanno visto il trionfo della manipolazione di massa su scala planetaria: televisione e giornali ogni giorno ci bombardano con storie di sventura e morte per mantenere alto il livello d’ansia e paura, e tenerci ancora prigionieri dell’incertezza; naturalmente lo fanno per la nostra salute e il nostro bene, perché “non bisogna abbassare la guardia”. 

Dovendo dare anche un barlume di ‘speranza’ (o d’illusione) a milioni di persone recluse, private della libertà e spesso ridotte in miseria, negli ultimi tempi sono apparsi in TV annunci pubblicitari che fanno leva sull’orgoglio nazionale degli Italiani, sul fatto che l’Italia “ce l’ha sempre fatta” anche nei momenti più bui della sua storia millenaria. 

Tutto è iniziato con gli slogan governativi “#Dimostriamo di essere un grande paese!”, “#Andrà tutto bene!” o “#Io-resto-a-casa!” oltre al sublime “Fidati degli editori responsabili, scegli la Serietà” ovvero “Credi al Pensiero Unico, fidati di noi”. Come il Gatto & la Volpe della canzone di Edoardo Bennato (©Collodi): «Siamo in società... di noi ti puoi fidàr...». 

Poi sono arrivati gli spot di Enel e Barilla, intrisi di una retorica mielosa e vagamente iettatoria da Libro Cuore (per chi se lo ricorda). Fanno commuovere mostrando un’Italia bellissima e deserta che non potremo più vedere dal vero per un bel po’. Parlano di chi lavora e di chi soffre, facendo leva sul buon cuore degli Italiani dalla lacrima facile (con allegato Iban per le donazioni alla Protezione Civile che in realtà dovrebbe già esser finanziata dalle nostre tasse... ma forse hanno speso tutto per le Task Force, che lavorano a tutto spiano “da remoto” per darci un futuro radioso). 

Siccome durano più di un minuto e il nome del marchio compare solo alla fine, è chiaro che l’intento non è quello di far pubblicità al prodotto, ma di veicolare un altro tipo di messaggio: “l’incubo prima o poi finirà” e “dobbiamo prepararci al dopo”.

Questo governo non eletto da nessuno ci ha imposto di rinunciare a cosettine superflue come la libertà, la democrazia e il diritto di libera circolazione (che è rimasta solo per le merci). Quindi questa è l’occasione giusta per cambiare, per prepararsi a vivere in un mondo che “non sarà più come prima”. 

Ovviamente sarà un Mondo Migliore, molto più buono, bello, altruista e meraviglioso, grazie alla Dea Scienza e alla Dea Tecnologia che ci libereranno da tutti i mali, inducendoci in tentazione e mandando il Padreterno in pensione per raggiunti limiti d’età.

Quindi preparatevi ad accettare con gioia e sollazzo il Nuovo Ordine Mondiale Virale, vivamente consigliato dal Komitato tecnico-scientifico italiano e mondiale (vaccini, identità digitale obbligatori inclusi, e per i più vispi anche il tracciamento “anonimo e volontario”). 

L’esempio più significativo è l’ultimo annuncio della Lavazza, con la voce di Charlie Chaplin che declama in inglese e sottotitoli in italiano. Corrisponde perfettamente alla narrativa dell’attuale “guerra” contro il “nemico” virus, e ci invita al “combattimento” per approdare appunto a quel Mondo Migliore, con musichetta ipnotica e suadente in sottofondo:

«Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca. E’ sufficiente per tutti noi. Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore. Voi avete il potere di rendere questa vita libera e magnifica, di trasformarla in un’avventura meravigliosa. Combattiamo per un mondo nuovo, un mondo giusto, che dia a tutti un lavoro. Ai giovani un futuro, e agli anziani la sicurezza. Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso, diano a tutti gli uomini il benessere. Uniamoci tutti!». E nel finale si legge: «E’ il buongiorno di un’umanità ritrovata. Viviamolo insieme». Charlie Chaplin, 1940. 

Questi sani ed onesti propositi rimarranno sulla carta, perché non è questo il futuro che ci attende. Lo spot infatti è un’emanazione del Ministero della Verità, ed il discorso originale di Chaplin è stato sapientemente manipolato, eliminando intere frasi il cui contenuto poteva essere imbarazzante. Da quelle omissioni si capisce tutto. 

Tanto per cominciare, si è accuratamente evitato di dire che Charlie Chaplin pronunciò questo “Discorso all’Umanità” nel film “Il grande dittatore”, dove faceva la parodia di Hitler con tanto di baffetti. Hitler è stato ovviamente rimosso perché è una presenza ingombrante – tranne quando devi screditare gli avversari (politici e non).

Le frasi eliminate dimostrano che l’intento reale dello spot era l’opposto di quello apparente, secondo le regole del bi-pensiero di Orwell.

Non prendetelo per vero: il Mondo Migliore che propaganda è un’utopia, e per seguirla diventerete schiavi. Come disse GIULIETTO CHIESA “Se continuate a seguire il Pifferaio Magico e non vi fermate in tempo, non ci sarà scampo”. 

Hanno censurato tutta la parte centrale del discorso di Chaplin, che era una requisitoria (del 1940!!) contro la Tecnologia e la Scienza che distruggono l’Umanità e un invito a prendere in mano il proprio destino e riconquistare la libertà.

Ad esempio hanno cancellato frasi come questa: «Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Voi vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini-macchine, con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Siete uomini!». 

Nel 1940 Chaplin non poteva certo prevedere l’avvento di computer, algoritmi e ‘intelligenza artificiale’ ma vedeva chiaramente gli effetti dell’avidità umana e della propaganda di massa (tecniche ampiamente note ai potenti di tutte le epoche, dai Faraoni in poi). 

CHAPLIN prosegue con due frasi che sono state censurate perché secondo le regole orwelliane del politicamente corretto potrebbero essere un “incitamento all’odio” e – orrore! – si rivolgono direttamente al Popolo, ai cittadini consapevoli, che devono diventare “soldati” per difendere la propria libertà:

«Non disperate! Perché l’avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.

Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini!». 

L’aveva già detto Dante: «Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza». L’importante è esserne consapevoli e non farsi incantare. 

E soprattutto hanno censurato la frase eversiva “Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà!” che potrebbe esser mal interpretata dalle Forze dell’Ordine costrette a inseguire con i droni i bagnanti solitari, per multarli senza pietà e dare il buon esempio sul ‘distanziamento sociale’.

“Puniscine uno per educarne cento” diceva Mao Tse-Tung, che di queste se ne intendeva. 

Nel suo ultimo intervento, GIULIETTO CHIESA disse: “Non ci rappresentano! Cacciateli via!”. 

Ovviamente ricordiamo quel che scrisse IDA MAGLI nel 2013, nell’articolo “Il Governo dei Nemici”. 

«Lo possiamo confermare con assoluta certezza, possiamo gridarlo a gran voce: “non ci rappresentano!” Sono i nuovi governanti del popolo italiano, i suoi despoti, i suoi sfruttatori, i suoi traditori, i suoi nemici, i delegati di quel Potere che si nasconde dietro il Bilderberg, la Trilaterale, l’Aspen Institute, e che indichiamo col nome di “Laboratorio per la distruzione”. La sua meta è appunto la nostra distruzione, l’annientamento della civiltà europea e degli Stati europei. 

Stanno dall’altra parte, sono altro da noi, non sono “italiani”, ma nemici degli Italiani, i peggiori dei nemici, quelli che spargono il sale sul terreno prima ancora di aver vinto. 

La gente soffre orrendamente, gli imprenditori si uccidono, milioni di disoccupati non sanno come fare a sopravvivere, ma a Letta [o Conte n.d.r.] tutto questo non interessa perché, come per tutti i dittatori e i generali, i popoli di per sé non esistono, sono solo strumento.

Letta/Conte è stato scelto, come ognuno di quelli che lavorano alla distruzione dell’Europa, proprio perché la scarsa intelligenza critica comporta l’insensibilità affettiva e la plasmabilità all’obbedienza fascinatrice del Potere assoluto».

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