Dopo tutta una serie di sfortunati eventi, si potrebbe dire, è approdata a un finale felice anche la vicenda dell’intitolazione di una strada a Sandro Pertini: dopo le polemiche suscitate dalla mozione presentata dalla minoranza e a suo tempo non accolta, si è tenuta oggi la cerimonia d’intitolazione di una nuova strada al settimo presidente della repubblica italiana, presso la recentemente inaugurata rotatoria della via Sarzanese a Nave.
“Sarebbe folle che una città rifiutasse di intitolare una strada a un presidente della repubblica, e tanto più al presidente più amato dagli italiani: nel 1978 fu eletto con l’82 per cento dei voti, il numero più alto fra tutte le elezioni presidenziali nella storia italiana- ha dichiarato il sindaco di Lucca Mario Pardini- Questo è un giorno di festa, non di polemica: alle polemiche del passato rispondiamo con i fatti”.
Palpabile l’entusiasmo e l’emozione dei lucchesi, peraltro alla vigilia dell’anniversario della liberazione di Lucca, che sono accorsi numerosi alla cerimonia nonostante il caldo battente: oltre a svariati cittadini e curiosi, presenti buona parte degli assessori e diversi consiglieri del comune di Lucca, tanto di maggioranza quanto di minoranza, nonché il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, assieme tra gli altri ad Associazione nazionale combattenti e reduci, Anpi, Federazione italiana volontari della libertà, Associazione nazionale carabinieri e Psi con il responsabile per la Toscana, il senatore Gerardo Labellarte. Ospiti d’eccellenza anche alcuni rappresentanti del comune ligure di Stella, luogo di nascita e di sepoltura di Pertini, primo fra tutti il sindaco Andrea Castellini.
“Pertini è il presidente di tutti, il simbolo di un uomo integerrimo che ha lottato e ha rinunciato ai suoi anni giovanili per il suo ideale di libertà e di democrazia: tocchiamo con mano quanto ancora oggi il suo nome viva nei cuori e negli animi di tutti, con le visite e le lettere che riceviamo- ha dichiarato Castellini, dopo che il gruppo folkloristico La Castellana di Nozzano Castello ha aperto la cerimonia eseguendo l’Inno di Mameli- Per noi è un risultato importantissimo. Ringrazio il sindaco che ha proseguito l’iter per l’intitolazione della strada: è stato di parola, ma non avevo dubbi”.
Un iter lungo, ha ricordato infatti Pardini, che oggi finalmente è giunto a compimento: “Questo percorso è nato con la delibera del 22 dicembre 2009, durante l’amministrazione di Mauro Favilla, e per vari motivi si è interrotto nel 2012: 34 anni dopo la morte di Sandro Pardini, Lucca porta a compimento qualcosa che non poteva rimanere incompiuto- ha dichiarato- Noi oggi ci troviamo qui a fare manutenzione della nostra democrazia costituzionale: come disse Calamandrei nel 1955, la costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé, ma bisogna ogni giorno rimetterci la volontà e l’impegno. Questo è un momento solenne per stare uniti, che la città si ricorderà. Siamo contenti che oggi il sindaco Castellani sia qui insieme al capogruppo dell’opposizione Roberto Cavicchini: speriamo che sia di buon auspicio anche per il percorso della nostra città”.
Pur nel carattere sostanzialmente pacifico e compatto dell’occasione, non è mancato qualche momento di lieve polemica: “Vorrei fare un grande applauso alla Lucca democratica e antifascista che ha avuto una forte reazione al consiglio comunale dell’ottobre 2023- è intervenuta infatti Rosalba Ciucci dell’Anpi, la cui richiesta di parola è stata accolta dal sindaco- L’Anpi non ha governi amici o nemici, ma dobbiamo fare da sentinella delle istituzioni e controllare che il governo marci sulla strada dell’ampliamento degli spazi democratici. Io mi chiedo: se non fossimo stati lì davanti al consiglio comunale, signor sindaco, oggi io e lei ci vedremmo qui in questa maniera?”. A questa domanda il sindaco ha dato immediata risposta positiva, invitando Ciucci ad un successivo momento di dialogo sull’argomento.
“Pertini è stato una figura straordinaria, che in anni di profonda crisi ha permesso al paese di approcciarsi con fiducia alle istituzioni, ricomponendo il clima sociale. Ha rivoluzionato il ruolo del presidente della repubblica, che con lui non è stato più solo garante delle istituzioni, ma una figura in dialogo con la gente e con i loro umori, e soprattutto con i giovani- ha rimarcato il presidente della regione Eugenio Giani- Un grande uomo di istituzioni, un grande uomo della lotta partigiana, un grande socialista e un grande toscano: ha fatto 15 anni di carcere, e ha pagato fortemente la sua avversione al fascismo, arrivando perfino ad essere condannato a morte. Ha vissuto fino in fondo il suo impegno antifascista, tanto ad essere decorato con la medaglia d’oro al valore militare, e l’11 agosto del 1944 a Firenze, il giorno della liberazione, lui era lì a combattere. Ci tengo ad avere il nome di Sandro Pertini in tutte le città toscane”.
Aggiunge significanza ad una già rilevante intitolazione il fatto che si tratti di una strada completamente nuova, la prima realizzata da quest’amministrazione: “Cercando di individuare il modo migliore per ricordare un personaggio così importante, l’intera commissione onomastica si è trovata d’accordo sull’intitolargli una strada, e che non fosse limitrofa, ma nuova e d’importanza- ha dichiarato Moreno Bruni, assessore comunale e presidente della commissione stessa- Pertini non è di questo o di quello, ma patrimonio dell’Italia intera”.
La cerimonia è culminata solennemente con lo svelamento del cartello che segnala la presenza di quella che d’ora in avanti sarà via Sandro Pertini, e con la benedizione della strada stessa.