“La Croce Verde è presente dove c’è bisogno”: questo usava ripetere il dottor Piero Mungai, storico presidente della Croce Verde P.A. Lucca, e questo è il motto di tutti i volontari dell’associazione. Ora più che mai.
Ogni settore sta dando il suo apporto, impegnandosi al meglio nelle attività di competenza. Certamente, gran parte del lavoro grava sulle spalle del Sanitario: l’emergenza Coronavirus sta mettendo sotto pressione tutta la filiera sanitaria, comprese le associazioni di volontariato. Queste si basano sulla generosità dei volontari, che mettono a disposizione il loro tempo, le loro competenze e, occorre dirlo, anche la loro sicurezza: a prescindere dall’epidemia di Covid-19, che ha richiesto l’adozione di specifici protocolli cautelativi, in ogni servizio è sempre presente la possibilità di esposizione a pericoli di natura differente.
La paura dei nostri volontari è un timore ‘sano’, che fa agire con coscienza e con prudenza, che non fa prendere decisioni avventate. Ma più dell’ansia e delle insicurezze, ciò che pesa ai volontari è l’aspetto ‘disumanizzante’ dell’epidemia. Mascherina, occhialini, guanti, tuta permettono di effettuare il primo soccorso, certo; tuttavia non consentono di somministrare al paziente una delle terapie più potenti: il sorriso di chi vuole aiutarti.
Perché le nostre ragazze e i nostri ragazzi in arancione non sono supereroi, ma delle persone normali che compiono gesti alla portata di tutti, continuando così a garantire alla cittadinanza servizi essenziali. Il Covid-19 non ferma infatti le nostre attività ordinarie e di emergenza-urgenza, portate avanti ovviamente con maggiori accorgimenti. I volontari di Protezione Civile, poi, sono sempre pronti a monitorare le strutture di pre-triage all’esterno dell’ospedale e, all’occorrenza, ad allestirne di nuove. I trasporti per le dialisi vanno avanti, così come le attività dell’ambulatori infermieristico e del centro prelievi a Ponte San Pietro; attiva anche l’accoglienza presso il dormitorio notturno, sempre previa adozione di misure di sicurezza quali la misurazione della temperatura, il mantenimento delle distanze, la sanificazione quotidiana di mezzi e locali.
A malincuore, la Croce Verde P.A. Lucca ha dovuto sospendere momentaneamente alcuni servizi, come i trasporti sociali, l’ambulatorio di fisioterapia e la biblioteca. Di questi tempi, è doveroso rinunciare alla funzione aggregativa e sociale dell’associazione, luogo d’incontro e di condivisione per tutti, specialmente per i volontari. Che vivono delle emozioni che il volontariato offre, come quando si riceve un regalo: è successo con un vassoio di paste offerto da una pasticceria, con una cena spedita da un ristorante vicino, con guanti e mascherine donati da un negozio di articoli sanitari, con una semplice lettera di ringraziamento per il servizio svolto. Basta poco, per dare una mano; in tanti navigano sul nostro sito per sapere come contribuire al nostro lavoro, in maniera rapida ed efficace (www.croceverdelucca.it/donazioni).
Dalla sede di Lucca alla sezione Garfagnana, passando per le sezioni di Guamo e Mediavalle, mai come adesso l’apporto di tutti si è rivelato così importante, come ha scritto la presidente Elisa Ricci. Una menzione particolare va alle giovani e ai giovani del servizio civile. Li abbiamo accolti due mesi fa e, adesso, guardiamo a loro come a degli esempi: potevano infatti sospendere il proprio servizio, godendo di un permesso speciale; invece hanno deciso di restare, per dare una mano ai loro compagni e non mettere in difficoltà l’associazione. Questo è il grande cuore verde dei volontari, dei dipendenti, dei soci e dei simpatizzanti della Croce Verde, che è sempre venuto fuori nei momenti più difficili. Così è stato, così è adesso, così sarà sempre.