La Fondazione Antica Zecca di Lucca dal prossimo mese di ottobre ritorna alle memoria delle nostre origini e lo fa con una mostra completamente inedita- almeno nella sua interezza-realizzata grazie a Intesa Sanpaolo che ha concesso in prestito gli esemplari della sua collezione di cartamoneta affidata in comodato alla Fondazione Ivan Bruschi di Arezzo. L’esposizione è curata dalla Prof.ssa Franca Maria Vanni, consulente della sezione numismatica della stessa Fondazione Bruschi, nonché da molti anni impegnata nella realizzazione delle iniziative divulgative del Museo della Zecca di Lucca ,ed ha lo scopo di far conoscere al pubblico quel fenomeno economico sviluppatosi in Italia subito dopo l’unità d’ Italia, che va sotto il nome di circolazione fiduciaria abusiva,attraverso i buoni cartacei prodotti in molte città dell’ Italia centro-settentrionale; Stampati da banche ,comuni,associazioni e perfino privati per far fronte alla carenza di moneta spicciola, questi biglietti, più noti con il termine tedesco “notgeld”, erano emissioni che, se pur non autorizzate dal governo italiano,vennero tollerate perché impedirono la paralisi del commercio.
Il percorso espositivo, preceduto da un pannello esplicativo del tema della mostra,si snoda in cinque vetrine a tre ripiani ed inizia con le monete metalliche di corso legale che, parallelamente ai buoni cartacei,circolavano nel Regno d’Italia nel decennio 1866-1876 appartenenti alla collezione dell’Antica Zecca di Lucca. Seguono i biglietti fiduciari italiani suddivisi per città di emissione. Accanto ad ognuno di essi sarà indicato il potere di acquisto , ovvero ciò che era possibile comprare con tale buono, testimoniato da oggetti materiali o documentazione. Didascalie con il nome della città ed il valore del buono semplificheranno al visitatore la lettura di ogni esemplare. Poiché alla fine del XIX secolo, e in misura maggiore subito dopo la prima guerra mondiale, l’emissione di moneta cartacea di necessità si era diffusa in tutta Europa, a testimonianza dell’ estensione di questo fenomeno economico, verrà presentata anche una selezione di biglietti fiduciari emessi in molti Stati Europei nel periodo 1917 - 1937 sempre facenti parte della raccolta di cartamoneta di Intesa Sanpaolo. a completamento della tematica verranno esposti anche dei mini assegni prodotti in italia negli anni Settanta del Novecento appartenenti ad una collezione privata. Ci sarà all'inaugurazione del 4 ottobre un contributo speciale del professore Giacomo Ricci, esperto filatelico, dove sarà presente un annullo filatelico di Poste Italiane su cartoline appositamente fatte per l’Antica Zecca di Lucca disponibili dalle 14 alle 19 del medesimo giorno; dopo sessanta giorni di permanenza all’interno della Zecca sarà portato al museo delle poste di Roma, ed è stato scelto il francobollo con le mura di Lucca per coronare al meglio la mostra. Tutto il materiale cartaceo esposto in mostra facente parte della collezione di cartamoneta di Intesa Sanpaolo è stato pubblicato da Franca Maria Vanni nel volume dal titolo “Spiccioli di carta”.
“Le monete dei nostri bisnonni”. Cartamoneta di necessità in Italia dalla seconda metà dell’Ottocento dalle collezioni di Intesa Sanpaolo
Scritto da francesca giorgetti
Cronaca
26 Settembre 2024
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