I familiari di donatori di organi e tessuti hanno partecipato oggi (domenica 15 dicembre) alla messa celebrata nella Cappella dell'ospedale “San Luca” di Lucca e dedicata in particolare a loro, come ringraziamento per un straordinario gesto che ha offerto a persone in difficoltà una nuova e fondamentale occasione e una migliore qualità della vita.
La messa è stata officiata da don Damiano Bacciri, cappellano e parroco solidale dell’ospedale “San Luca”, che ha evidenziato come la donazione nasca sempre da un dolore ma, attraverso questo gesto di grande amore, molte persone, con le loro famiglie, possono sperare in un nuovo inizio.
La tradizionale celebrazione è stata organizzata dal Coordinamento donazione organi e tessuti dell’ambito territoriale di Lucca dell’Azienda USL Toscana nord ovest insieme al consiglio pastorale del “San Luca” ed all’AIDO di Lucca e ha visto la partecipazione anche del Coro “Giacomo Puccini” di Camigliano diretto dal maestro Luigi Della Maggiora.
Ha partecipato il presidente dell’AIDO di Lucca Vinicio Fruzzetti, che ha letto la preghiera del donatore, ha ricordato i 50 dell’associazione in questa realtà (la data di nascita ufficiale è il 21 novembre 1974) e ha ringraziato tutti i suoi collaboratori e le famiglie dei donatori.
A nome dell’equipe di coordinamento donazioni di Lucca, di cui è attualmente responsabile Giuliana Puccetti, ha poi parlato la referente infermieristica per Lucca e Valle del Serchio Silvia Pardini, che si è unita al ringraziamento per le famiglie dei donatori e ha ricordato la rilevanza della “seconda opportunità” che viene concessa a tante persone grazie a questo percorso.
Il messaggio che è stato trasmesso anche quest’anno è quello della condivisione e del concetto di dono nel suo senso più ampio: regalare il proprio sorriso e aiuto a chi ne ha veramente bisogno. Ogni anno, grazie alle donazioni di organi e ai conseguenti trapianti, migliaia di persone trovano una cura efficace e una “seconda vita”. Chi ha ricevuto un trapianto può infatti tornare a vivere in maniera normale.