Arte e musica, colore e rumore: sono alcuni degli elementi centrali delle iniziative che la Croce Verde di Lucca metterà in atto nei prossimi giorni, per sensibilizzare sulle tematiche di genere e il contrasto alla violenza sulle donne nell’occasione della giornata dedicata a questo argomento, il 25 novembre.
“È importante fare rete e promuovere queste azioni di sensibilizzazione non solo agli adulti, ma cercando di far rumore e colore anche con i ragazzi: è fondamentale, insegnando il rispetto verso tutti sin da piccoli possiamo raggiungere importanti obiettivi - ha dichiarato Simona Testaferrata, assessore all’istruzione, nel corso della presentazione di queste iniziative, illustrate dal vicepresidente della Croce Verde Massimo Perna - Siamo qui per promuovere queste giornate di sensibilizzazione, che saranno tante e ciascuna con la sua peculiarità: cerchiamo di portare ai ragazzi una bella riflessione, che più ci si intreccia e ci ascolta, più tante difficoltà vengono meno”.
Il primo evento in programma è fissato per sabato 23 novembre a partire dalle ore 16, quando, presso la Casa del commiato (via Romana 907), si terrà “Un segno per la speranza- arte e impegno contro la violenza sulle donne”. Nell’occasione verrà inaugurata una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, corredata da una toccante targa che ricorda l’impegno della Croce Verde di Lucca in questo senso.
Il pomeriggio vedrà anche la presentazione di un dono del pittore lucchese Mauro Lovi alla Casa del commiato, a cura del critico d’arte Alessandro Romanini: un grande quadro a olio rappresentante una foresta, ambigua ma serena. “Ho deciso di regalare quest’opera perché la Croce Verde mi è stata vicina in un periodo difficile. È qualcosa che può arricchire uno spazio del genere, che rappresenti un momento di passaggio: la morte per noi è un tabù, ma è anche un tema con cui tanti artisti si sono confrontati”, ha commentato l’artista.
Lunedì 25 novembre sarà la volta di “Lucca si intreccia 2024”, terza edizione della manifestazione organizzata da Croce Verde Lucca, Auser Filo d’argento Lucca e Centro antiviolenza Luna, con il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, di tutta la cittadinanza, di enti e associazioni del territorio.
“Con onore l’amministrazione provinciale fa parte di questa rete, nella convinzione che sia necessario lavorare tutti insieme - ha affermato la consulente provinciale alle pari opportunità Maria Teresa Leone - Bisogna affrontare questi temi partendo dai bambini: si può parlare a tutti di tutto, ed è fondamentale per non incorrere poi in violenze. Siamo già a 96 casi estremi quest’anno, ma dietro questi numeri ci sono altrettante situazioni comunque gravi. Tutti insieme dobbiamo mettere in atto delle strategie per educare alla non violenza, a una cultura di pari opportunità di genere, al rispetto della libertà delle persone. E questo dobbiamo farlo non solo il 25 novembre, ma tutti i giorni”.
“Al di là di questa settimana, nelle scuole c’è un lavoro costante da anni, che pian piano è cresciuto e si è fatto capillare, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di secondo grado, con percorsi realizzati da tanti enti, dalle forze dell’ordine, da psicologi- ha aggiunto la professoressa Katia Abbracciavento- Il nostro orizzonte è arrivare a non dover più arginare la violenza, a non doverne più parlare; ma, visti i numeri e gli anni spesi a combattere queste battaglie, c’è ancora da fare con il coinvolgimento delle scuole, del territorio e delle famiglie”.
Il ritrovo per la manifestazione del 25 è previsto alle ore 10 sotto il loggiato di Palazzo pretorio, in piazza San Michele, dove verranno distribuiti gratuitamente gadget simbolo dell’iniziativa per creare colore e rumore: mantelline rosse e tamburelli, offerti dalle tre associazioni organizzatrici grazie alla generosità di Fosber e Fondazione cassa di risparmio di Lucca. Dopo una breve presentazione della manifestazione da parte dei tre presidenti e il saluto delle autorità, si proseguirà con letture di testi scritti da donne vittime di violenza e di elaborati realizzati dagli studenti delle scuole. A seguire, partirà il corteo: i partecipanti, indossando la mantellina rossa e facendo rumore con il tamburello, sfileranno attraverso via Beccheria, piazza Napoleone e via Vittorio Veneto.
“La violenza non ha età, e si trova anche tra le persone che potremmo definire diversamente giovani: non importa arrivare all’esito estremo, quello che leggiamo sui giornali, la violenza è anche psicologica - ha affermato Simonetta Migliori di Auser - Noi lunedì saremo in piazza per gridare no ai femminicidi, per dire a tutte le donne vittime di violenza di chiedere aiuto e di andarsene subito, senza credere alle promesse, alle lacrime, al pentimento”.
“Ogni anno ci sforziamo di portare qualcosa di nuovo per attirare l’attenzione. Noi come centro antiviolenza siamo sempre impegnate con molti eventi per sensibilizzare su questi temi, ma tante volte ci siamo trovate a essere solo noi donne: dobbiamo uscire, entrare in dialogo con l’altra metà del cielo, o non si fa niente - ha aggiunto Daniela Elena Caselli, presidente dell’associazione Luna - Il patriarcato non è solo il potere degli uomini, ma un sistema che anche le donne hanno introiettato e adottato: bisogna lavorare in sinergia, e chiedo a tutti gli uomini di star al nostro fianco”.
Nel corso della mattinata, si terrà anche l’esibizione dell’artista Federico Cacciatori e del cantautore Mario Cofrancesco, in arte Kophra, che proporranno dal vivo il brano Semplicemente respira, in uscita sulle piattaforme musicali proprio il 25 novembre, ispirato alla storia di una ragazza vittima di una relazione tossica.
“Abbiamo fatto nostra questa storia, e abbiamo creato questo brano, che speriamo possa lanciare un messaggio e arrivare nel cuore delle persone: anche la musica gioca un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi. Cercheremo di impegnarci in questa tematica per tutto l’anno - hanno dichiarato i giovani musicisti - Semplicemente respira è la frase che questa ragazza sempre si ripeteva: abbiamo voluto essere la voce di chi non ha voce, immedesimarci in tutti quelli che si sono sentiti soli. Siamo consapevoli che una canzone non può cambiare la vita delle persone, ma forse per un attimo ci può riuscire, e per tre minuti possiamo respirare insieme”.