Di certo questi due malati - Lombardia e Basilicata - non possono essere soggetti alla stessa cura. Quindi vanno adottate misure sanitarie e sociali specifiche e calibrate, con la conseguente assunzione di responsabilità degli amministratori locali per l’emergenza Coronavirus. Ne risponderanno ai loro elettori.
Da presidenti di Regione si sono autodefiniti Governatori? E allora non presiedano ma governino!
Allo Stato restano le competenze:
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Per la puntuale identificazione delle attività lavorative e delle filiere di interesse strategico
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Per le misure economiche e sociali di sostegno generali
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Per le misure relative all’istruzione (scuole e università, pubbliche e private)
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Per la mobilità internazionale e interregionale
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Per le misure specifiche di protezione ed assistenza ai gruppi e alle comunità fragili con riferimento al Covid-19
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Per le misure di protezione sanitarie individuali e le sanzioni in caso di loro violazione
Le Regioni regolano:
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Le modalità di esercizio delle attività lavorative non dichiarate strategiche dallo Stato
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La mobilità interprovinciale e intercomunale
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La mobilità individuale anche in funzione delle classi di età
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Le modalità di fruizione degli spazi comuni all’aperto
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L’identificazione di territori subcomunali critici
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I servizi sociali e la sanità, incluso l’acquisto dei materiali sanitari (Covid-19) per le strutture ospedaliere e per i cittadini
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Le misure di sostegno alle realtà più deboli già individuate dalla norma (es: famiglie con disabili, invalidi)
Sono solo delle semplici proposte modificabili, migliorabili, implementabili ma è l’unico percorso che appare sensato.
Se si attende che le curve Covid-19 di tutte le regioni si appiattiscano, se ne è parlato, rimarrà poco del tessuto sociale.
È obbligo preciso dei governanti decidere. Lo Stato potrà commissariare le Regioni incapaci.
Antonello Rivalsa (