E' stato investito da un carrello elevatore, guidato da un suo collega, che procedeva in retromarcia. Questa, almeno, la prima, sommaria, ricostruzione del tragico infortunio di questa mattina, alla "Modesto Cardella" in via Acquacalda a San Pietro a Vico, che è costato la vita a Luca Cavati, 69 anni, dipendente della cartiera, abitante ad Uzzano in provincia di Pistoia.
La chiamata, alla centrale del 118, è giunta intorno alle 9.30. Sul posto si sono precipitati i soccorritori con un'ambulanza della Misericordia di Borgo a Mozzano. Purtroppo, però, per il lavoratore non c'è stato nulla da fare.
Polizia e operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (PISLL) sono impegnati nei rilievi.
Durante la giornata si sono succeduti gli interventi di politici e sindacalisti sul tragico infortunio:
Di fronte all'ennesima tragedia sul luogo di lavoro, come è accaduto questa mattina alla Cartiera Modesto Cardella di S.Pietro a Vico, ci raccogliamo intorno al dolore della famiglia, colpita da un lutto così grave. Più volte ci siamo espressi in questi casi. Lasciamo a chi ne ha competenza di stabilire le cause del tragico incidente, che va a colpire una azienda storica, perfettamente inserita nel contesto territoriale e sociale. Questi episodi lasciano in tutti noi un profondo senso di tristezza ma anche la spinta a cercare sempre di più misure e normative che entrino nel merito della sicurezza sui luoghi di lavoro. Molto è stato fatto, tanto rimane ancora da fare. Così Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale.
Esprimo il mio più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dell'operaio investito da un carrello elevatore presso la cartiera Modesto Cardella a San Pietro a Vico, nella provincia di Lucca. Questo ennesimo incidente mortale sul lavoro rappresenta una ferita intollerabile e pone l'attenzione sulla necessità urgente di rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. L'UGL è vicina alla famiglia della vittima in questo momento di dolore. Ancora una volta, sottolineiamo l'importanza di un impegno condiviso tra istituzioni, datori di lavoro e sindacati per garantire che le normative sulla sicurezza vengano rispettate e applicate con rigore. È indispensabile investire nella prevenzione e nella formazione dei lavoratori per ridurre il numero di incidenti sul lavoro, soprattutto in settori ad alto rischio come quello industriale. L'UGL continuerà a battersi affinché tragedie come questa non si ripetano e per promuovere una cultura della sicurezza che tuteli la vita e la dignità dei lavoratori. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Generale dell'UGL e Massimiliano Dominici, Segretario Regionale UGL Toscana.
Anche il sindaco di Altopascio Sara D'Ambrosio ha voluto rilasciare una dichiarazione sull'accaduto: Quello che è successo oggi a San Pietro a Vico, dove Luca Cavati ha perso la vita in una cartiera travolto da un carrello elevatore fa male. Le indagini faranno il loro corso e accerteranno la dinamica dei fatti, resta il fatto che morire a 69 anni sul lavoro è una cosa che non si può accettare. Perché a 69 anni non si dovrebbe lavorare. E perché morire mentre si lavora è una piaga inaccettabile e dolorosa, una pagina triste del nostro presente che ancora una volta deve interrogarci tutti. Luca era residente ad Altopascio, questa notizia ci coinvolge doppiamente. Stasera tutto il mio cordoglio, tutta la mia vicinanza e solidarietà vanno alla famiglia per questa tragedia.