L’ultimo intervento dell’Associazione Apuane Libere in merito allo stato del Parco delle Apuane è offensivo e nocivo dell’immagine del Parco. E pure tendenzioso perché le questioni sollevate sono state già più volte spiegate ricevendo per altro riscontri positivi.
Per preservare l’immagine dell’Ente, chi ci lavora e tutti coloro che collaborano con e per il Parco: associazioni ambientaliste, cittadini, realtà economiche, intendiamo fare chiarezza su alcuni punti.
Quanto allo scarso numero del Comando Guardiaparco, il problema è annoso e riguarda il limite di spesa per le assunzioni di personale che coinvolge tutte le pubbliche amministrazioni, a tutti i livelli. Tuttavia, i controlli vengono effettuati e le segnalazioni evase, anche grazie a un gruppo di lavoro in cui sono impegnati altri enti che, come il Parco, sono preposti alla tutela dell’area protetta.
Anche in merito ai mezzi a disposizione le notizie sono pretestuose: solo in dotazione ai Guardiaparco ce ne sono ben quattro (2 Suzuki Jimny, 1 Mazda Motor attualmente in riparazione e 1 Suzuki Grand Vitara); sebbene necessitino di essere rinnovati, ed è infatti già in corso un piano di sostituzione che alterna noleggio e acquisto in linea con la recente deliberazione della Giunta regionale sul piano di risparmi, sono disponibili. Inoltre, la Regione Toscana ci ha già accordato l’incremento del contributo regionale di funzionamento di € 50.000,00 per l’anno 2024 e € 100.000,00 per gli anni 2025 e 2026 e questo ha consentito all’ente di programmare la sostituzione di un mezzo già quest’anno. Dato che smentisce le illazioni circa l’assenza di considerazione da parte degli organi regionali nei confronti del Parco delle Apuane.