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Scritto da Redazione
Cronaca
21 Marzo 2024

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I colleghi sono attoniti, distrutti dal dolore. L'uomo, Luca Giannecchini, 52 anni, ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro, questa mattina, in via dei Dorini a Sant'Alessio. Proprio a due passi dalla sua abitazione, nella frazione La Cappella, in via delle Querce. Stando alle prime ricostruzioni, l'operaio sarebbe caduto in uno scavo su un cantiere stradale per la fognatura. La chiamata, alla centrale del 118, è scattata intorno alle 8.25. Quando i sanitari sono intervenuti sul posto, però, non c'era più niente da fare se non constatare il decesso. Inutile l'attivazione dell'elisoccorso Pegaso. Sul posto sono intervenuti l'automedica di Lucca e l'ambulanza della Misericordia di Marlia, i vigili del fuoco, la polizia di stato, la polizia municipale e gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (PISLL). 

Rimangono ancora da chiarire i contorni della dinamica perché il corpo era sepolto nello scavo solo per la parte inferiore. Sono in corso le indagini da parte degli inquirenti. Il cantiere è stato chiuso, interrotta la strada. La vittima da tanti anni faceva questo mestiere. Lascia due bimbi piccoli, di 2 e 5 anni. 

Arrivano i primi messaggi di cordoglio per la tragedia di Lucca, Irene Galletti, presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana: Con profonda tristezza, esprimiamo il nostro cordoglio per l'infortunio mortale avvenuto questa mattina in Via dei Dorini a Lucca. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia e ai colleghi della vittima, colpiti da una perdita irreparabile. Questo ennesimo incidente sottolinea l'urgente necessità di affrontare seriamente la questione della sicurezza sul lavoro in Toscana, tema che abbiamo già sollevato a livello regionale dopo la tragedia che ha colpito il cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze. Il crescente trend di incidenti sul luogo di lavoro richiede un'immediata accelerazione del dibattito politico su questo tema vitale. Non possiamo più rimandare l'adozione di misure concrete volte a garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i lavoratori toscani.

Daniele Battistini di Feneal Uil e Michele Mattei di Fillea Cgil: Apprendiamo con strazio la notizia della morte di Luca Giannecchini, lavoratore edile di 52 anni, che ha perso la vita questa mattina durante le lavorazioni in uno scavo in Via Dorini a Lucca.  Attendiamo che le verifiche degli organi preposti chiariscano le dinamiche della vicenda e ci stringiamo intorno al dolore della famiglia e dei cari di Luca. Quella di Luca è una morte che si aggiunge alle numerose vittime che il settore dell'edilizia continua a registrare, una continua tragedia che abbiamo l'obbligo di fermare. Non è più possibile accettare questa situazione, la sicurezza nei luoghi di lavori deve essere la priorità di tutti, nessuno escluso. Crediamo che in questa triste storia, ognuno di noi debba portare il proprio contributo, a partire dai titolari delle imprese, dalle associazioni industriali, dalle organizzazioni sindacali, dai lavoratori e dalle lavoratrice fino ad arrivare agli organi preposti al controllo.  Dobbiamo tutti insieme percorrere questa strada se vogliamo invertire questo continuo e drammatico trend di infortuni mortali nel campo edile.  Come Feneal-Uil e Fillea-Cgil abbiamo da diverso tempo messo in piedi una serie di iniziative volte alla sensibilità, è un percorso che non vogliamo assolutamente lasciare. Continueremo a scendere in piazza e continueremo a gridare ad alta voce che non è accettabile perdere la vita nei luoghi di lavoro. Pronti come sindacato a fare la nostra parte

Il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo: Siamo di fronte a una strage silenziosa che sta portando via quotidianamente decine e decine di vite. Lo stillicidio prosegue con morti e feriti, spesso gravi e con conseguenze invalidanti per tutta la vita. Accade ogni giorno. Basta con le parole del momento che, se scuotono le coscienze nell’imminenza del fatto, non danno soluzioni. Quello che sta accadendo da anni, ogni mese e ogni giorno, non è degno di un Paese civile. Servono misure e fatti concreti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Servono provvedimenti, anche coraggiosi, che le istituzioni devono assumersi con responsabilità e velocemente. Occorre un patto tra istituzioni, enti locali, imprese e sindacati nel settore degli appalti pubblici e privati, per eliminare la logica del massimo ribasso, del subappalto senza controlli e anche per promuovere la formazione e la prevenzione, partendo dalla scuola e dalla università. L’ho detto più volte, non mi stancherò di ripeterlo: la sicurezza sul lavoro deve essere un'ossessione. 

Carlo Bigongiari segretario provinciale Forza Italia per Lucca: L'ennesima tragedia sul lavoro ci colpisce da vicino: la notizia di un operaio di 52 anni che questa sera non rientrerà a casa ci ha scosso. Si tratta di un'altra morte evitabile. Questi incidenti non devono più accadere: rafforzare la cultura della sicurezza sul lavoro è una priorità. Condoglianze ai familiari della vittima.
Ecco le dichiarazioni di Lorenzo Sichei (Filca Cisl): Attendiamo ovviamente che sul caso del lavoratore che ha perso la vita stamani nel cantiere di via Dorini a Lucca sia fatta chiarezza, e facciamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.  Ma siamo di fronte a una tragedia che ci spinge a fare ancora e sempre di più sul tema della cultura della sicurezza. Purtroppo da ciò che ci risulta dai sopralluoghi compiuti insieme agli organi ispettivi e agli enti bilaterali, ci sono ancora troppe negligenze sui luoghi di lavoro nel comparto edile, proprio quello che traccia più concretamente la rotta dello sviluppo del nostro Paese, della crescita. Le normative devono essere rispettate, i controlli intensificati, e la formazione deve essere faro per tutti, in questo senso il nostro sindacato sta facendo il massimo offrendo tante opportunità di concreto aggiornamento. Ma è importante lavorare di più sul fronte dell'auto prevenzione e sulla presa di consapevolezza e responsabilità di tutta la filiera, dal committente al datore di lavoro, ai tecnici di cantiere, ai lavoratori stessi. Tutti devono fare la loro parte nel verificare quali siano i rischi sul cantiere, dove si possa fare di più e meglio in termini di sicurezza. Anche perchè ci sono due fattori che remano contro: da un lato la mobilità dei lavoratori nel settore,  che passano spesso da un'impresa all'altra, dall'altro il fatto che il 50 per cento dei lavoratori nell'edilizia sono stranieri, questo li rende più deboli e disorientati anche per le difficoltà della lingua. Il lavoratore si deve rifiutare quando si rende conto che quell'intervento può essere rischioso, non deve avere dubbi nè remore da questo punto di vista. 

L'assessore regionale ai lavori pubblici Stefano Baccelli: Da Lucca, l'infausta notizia della morte di un operaio in un cantiere privato. Ogni volta che accade è un colpo al cuore. Seppur mossi dal cordoglio, nulla di ciò che potremmo dire in questo momento sarà davvero utile ad alcuno: non a sancire che questa fosse l'ultima volta, ancor meno a lenire il dolore di chi solo stamani aveva un padre, un compagno, un figlio o un amico e adesso non lo ha più. Eppure occorre far rumore, pretendere più impegno e massimizzare i nostri stessi sforzi finché, per simili tragedie, non ci sarà più spazio nella nostra società.

Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana) e Paolo Fantappiè (segretario generale Uil Toscana): Proteste, comunicati, mobilitazioni. Parole, promesse, impegni. Ma la strage continua sui luoghi di lavoro non si arresta, in Italia e in Toscana: proprio oggi un operaio è caduto e morto in uno scavo stradale a Lucca. Un'altra vita spezzata, un'altra persona che questa sera non tornerà a casa dai propri cari. Siamo stanchi di commentare questi drammi e la rabbia cresce sempre di più: ci chiediamo cosa ancora debba succedere perché la battaglia per la sicurezza sul lavoro diventi una priorità dell'agenda della politica. Ribadiremo questo concetto domani mattina, alla Stazione Leopolda di Firenze, all'assemblea nazionale Rls-Rsu di Cgil e Uil alla presenza di Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, assemblea dedicata proprio ai temi della sicurezza sul lavoro. Temi sui quali intensificheremo le mobilitazioni nelle prossime settimane, perché è davvero ora di dire basta a questa strage quotidiana. Non ci fermeremo fino a quando non saremo arrivati all'obiettivo di Zero Morti sul Lavoro!.

Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro: Gli infortuni e gli incidenti mortali sul lavoro sono ormai delle cronache di guerra. La svolta che tutti chiediamo da anni adesso va messa in pratica: la sicurezza sul lavoro è una questione di etica e cultura, una pratica da incentivare e promuovere in ogni modo. Tutti, istituzioni e imprese, dobbiamo intraprendere una nuova strada. La prevenzione va diffusa e migliorata, agevolata e, soprattutto, premiata se vogliamo accelerare il processo di cambiamento: non può adattarsi agli incidenti, va rovesciato l'approccio. Non possiamo solamente intervenire 'dopo', quando la disgrazia è ormai avvenuta. Nessuno purtroppo ne è immune: anche quando un incidente o un infortunio possono sembrare eventi fortuiti, non lo sono mai davvero. Non facciamo l'errore di abituarci a queste tragedie.

Francesco Torselli e Vittorio Fantozzi rispettivamente capogruppo e vicecapogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale: Questa mattina ha perso la vita in un cantiere privato nel Comune di Lucca un operaio 52enne. Tragedie come questa non sono più tollerabili: nel 2024 non si può continuare a morire di lavoro! Se per le vittime del cantiere Esselunga il presidente di Regione Eugenio Giani ha proclamato il lutto regionale, per l'operaio di Lucca non ha ancora mandato neanche un messaggio di cordoglio. In questo modo siamo indotti a pensare che la Regione si sia fatta travolgere dall'onda emotiva della gravissima tragedia di Firenze, se non a strumentalizzarla. Le istituzioni dovrebbero invece mantenere sempre la lucidità di fronte a fatti così gravi. A parer nostro non esistono morti bianche di serie A e di serie B. La sicurezza sul lavoro è un tema complesso e deve diventare una priorità per istituzioni, sindacati e imprese. Non può essere affrontata sull'onda dell' emotività o per mera strumentalizzazione politica. Chiederemo al consiglio regionale di osservare un minuto di silenzio per la morte dell'operaio lucchese e di fare una approfondita riflessione sulla sicurezza sul lavoro. Intanto non possiamo che unirci al dolore della famiglia del 52enne
Elena Meini e Massimiliano Baldini (Lega): Nell'esprimere le nostre condoglianze ai familiari del lavoratore deceduto quest'oggi a Lucca, pensiamo che sia doveroso e non più differibile il massimo impegno da parte di tutte le Istituzioni affinché non si ripetano più drammi di questo genere-affermano Elena Meini e Massimiliano Baldini, Consiglieri regionali della Lega." "Chi esce di casa per andare al lavoro deve avere la certezza di poterci ritornare incolume, dopo aver svolto la sua opera: è inconcepibile che, purtroppo, così frequentemente, continuino ad esserci tutte queste vittime-concludono i rappresentanti della Lega.
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