Anno XI 
Martedì 29 Aprile 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
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Scritto da aldo grandi
Cronaca
02 Febbraio 2024

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Tempo fa la Real Academy di Claudio Polonia ebbe a presentare all’Ufficio SUAP del Comune di Lucca una istanza relativa all’attività sportiva svolta con successo presso il campo sportivo di San Cassiano a Vico. All’interno del plico c’era necessariamente un sub procedimento edilizio in sanatoria, che normalmente la sede in parola trasmette a quello che dovrebbe esprimere una determinazione di competenza, che in questo caso dovrebbe essere l’Ufficio Edilizia Privata.

L’esuberanza del signor Claudio Polonia attraverso la sua determinazione, che da tempo stride con i procedimenti burocratici e le lentezze dell’amministrazione, per cui talvolta intese procedere senza attendere le necessarie licenze.

L’area su cui insiste l’impianto, da diversi lustri è adibito all’esercizio dell’attività sportiva, per cui va annoverata tra i i servizi di carattere pubblico.

Ciò detto, attraverso i poteri di deroga, essendo il comparto rivestito da pubblico interesse realizzato da una iniziativa privata, operando nei limiti di legge e nei complessivi parametri dimensionali dell’intervento, l’opera potrebbe essere autorizzata, anche con il supporto di una concomitante volontà politica.

A supporto del concetto, vale la pena citare i permessi per costruire rilasciati in passato alla Società CO.GE. di Parma, per edificare dei rilevanti complessi edilizi ubicati nei pressi dell’intersezione a rotatoria posta tra Via Luigi Einaudi, Via delle Città Gemelle e la Via Pisana.

In apparenza nulla che impedisca all’amministrazione di procedere in analogo modo anche per la Real Academy del signor Claudio Polonia.

Nonostante la possibile strategia su descritta, si è invece voluto, forse per atri motivi, procedere in senso opprimente, non concedendo nulla e mettendo per strada ben 160 ragazzi e le loro famiglie, impegnati in una sana e costruttiva formazione psico-attitudinale.

E’ a questo punto che in amministrazione si evidenzia uno scollamento, una confusione e una mancanza di autorevolezza in chi gestisce l’Ufficio dell’Edilizia Privata del comune di Lucca, probabilmente mai accaduta.

A fronte di una diffida inviata all’Ufficio dal signor Claudio Polonia si è verificata una paradossale situazione, più precisamente:

1.    ieri mattina è arrivata al signor Claudio Polonia sulla 'scrivania digitale' una comunicazione dell’esperto Andrea Bartalini responsabile del procedimento per delega dirigenziale, con la quale si annunciava il parere favorevole all’accoglimento dell’istanza di sanatoria. Circostanza inconsueta, poiché la figura del responsabile del servizio, non ha il potere di emettere un provvedimento definitivo. Situazione forse dipendente dalle conseguenze derivanti dalla diffida Polonia;

2.    di contraltare stamani mattina giunge all’esterrefatto Polonia una nuova comunicazione questa volta via Pec nella quale il dirigente l’ufficio architetto Claudio Nucci, sconfessando il suo diretto subordinato, assegna il diniego alla richiesta Polonia. Comunicazione di dubbia legittimità, poiché la legge prevede che anzi il diniego venga prima inviato il preavviso di diniego affinché la parte richiedente, chiunque essa sia, abbia modo di presentare le proprie controdeduzioni. In ogni caso l’ufficio che trasmette ogni atto correlato alla pratica dovrebbe essere quello del SUAP, al quale il signor Polonia si era inizialmente rivolto. Ci pare che i legali del signor Claudio Polonia abbiano materiale per impugnare la decisione di che trattasi. 

Il complessivo atteggiamento dell’Ufficio evidenzia un marcato scollamento tra le varie funzioni ricoperte, dipendenti forse dal timore di una possibile richiesta di danni da parte del signor Claudio Polonia, anche perché il Responsabile del Procedimento non crediamo sia coperto da polizza assicurativa, mentre il dirigente senz’altro si.

In quest’ultima evenienza, qualora la decisione del dirigente Nucci fosse sbagliata e tale errore fosse censurato da una sentenza, i danni a meno che venga riconosciuto un comportamento negligente, al signor Claudio Polonia li pagherebbe “pantalone”, cioè l’intera comunità lucchese.

Egregio sindaco, in dipendenza di quel che succede in amministrazione, con riguardo a questi ultimi momenti, la sede in discussione, come del resto accadeva ai tempi del professor Alessandro Tambellini, non Le pare somigli tuttora al porto delle nebbie?

Questo è un suo problema!

E chissà che qualcuno non voglia vederci chiaro anche su questa anomalia.

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