Che cosa si saranno detti Claudio Polonia, presidente del Real Accademy Lucca, Fabio Barsanti, assessore allo sport del Comune di Lucca ed alcuni rappresentanti del comitato genitori, nell’incontro riservato questa mattina nella sala degli specchi di palazzo Orsetti? Essendo un incontro 'a porte chiuse', chi scrive ha atteso pazientemente la fine del confronto per poi sedersi al tavolino di un bar per parlare con il presidente Polonia ed i rappresentanti del comitato genitori che rappresentano, è bene dirlo, ben 114 ragazzini.
Sembra che l’incontro, tanto atteso, non sia stato fatto prima d’oggi per fare in modo che i procedimenti amministrativi in corso da parte del comune, per la ripresa del possesso dell’impianto, potessero fare il loro iter. Secondo Barsanti, prima del giorno dello sgombero, erano state proposte delle alternative (di impianti di gioco su cui poter far proseguire l’attività del Real Accademy n.d.r.), in via preparatoria alla presa di possesso da parte del Comune, e ritenute idonee. Il presidente Polonia, premettendo che la lista degli attuali tesserati della società risulta essere di 114 e non 89, come sostenuto dall’assessore Barsanti in più occasioni, ha tenuto a precisare che sia l’A.I.C.S, per motivi spazio- tecnico- temporali sui campi di S.Anna e Santa Maria a Colle, che solo alcune tra tutte le società interpellate, tra cui l’Aquila S. Anna, l’U.S.D Morianese, il Luccasette ed il Tau Calcio, hanno risposto, ma negativamente, e quest’ultime a causa della mancanza di spazi.
L’unica risposta affermativa è stata quella della Sanvitese, di cui è presidente la figlia di Polonia, che ha quindi dato l’assenso. Sembra proprio che le alternative proposte non siano così soddisfacenti, se non quella di San Vito, per i motivi sopra enunciati. In questo momento, quindi, la Scuola calcio del Real Accademy si allena sul campo di San Vito, se pur con una minima illuminazione, e sui campi del “Checchi Calcio” di Capannori al costo di € 1000/mese, con l’aiuto dei genitori e due pulmini di loro proprietà per far raggiungere ai ragazzi la struttura. Considerando, per rimanere solo a livello sportivo, che due delle squadre del Real Accademy, categoria 2007 e 2009, sono al vertice dei propri campionati, come è possibile non mettere a disposizione campi dove disputare le partite casalinghe o addirittura in impianti fatiscenti a livello di struttura oltre che in condizioni a dir poco pessime per quanto concerne il terreno di gioco? Il campo di Santa Maria a Colle, ad esempio, oltre a non essere nella disponibilità dell’A.I.C.S., merita di essere visto per l’assoluto stato di degrado a 360°. E stiamo parlando di impianti comunali, per cui determinati interventi sarebbero a carico dell’amministrazione, come i bagni pubblici da mettere a disposizione degli spettatori. La scadenza per la risposta alla possibilità di fare investimenti sul campo di San Vito è imminente ma il Comune non fa sapere, alla società, se l’impianto è a norma, conforme urbanisticamente e privo di abusi. Il Real Accademy Lucca è una società di Lucca, dove ha anche la propria sede legale e come tutte le altre società calcistiche lucchesi ha il diritto di avere un campo dove allenarsi e disputare le partite ufficiali. L’assessore Barsanti ha confermato la piena disponibilità dell’impianto di San Vito dove, per altro, sono già state disputate alcune partite ma è altrettanto evidente che far allenare e giocare sette squadre sullo stesso terreno di gioco lo potrebbe rendere impraticabile per le partite del fine settimana. Infatti il campo delle Tagliate è utilizzato sì, ma solo per gli allenamenti, salvaguardando quello di San Cassiano. Barsanti, sottolineando che le decisioni prese dal comune sono diretta conseguenza delle ordinanze del T.A.R., ha ribadito che le alternative sono quelle valutate nel mese di ottobre 2023 e sopra enunciate. E non pare nemmeno che sia l’A.I.C.S. che le società interpellate siano disposte a rimodulare l’attuale organizzazione spazio – temporale per poter garantire una concreta disponibilità alla della Società di Polonia. E’ evidente che la chiusura dell’impianto di San Cassiano e la contestuale difficoltà di reperire altri spazi, oltretutto molto distanti dalla località in cui risiede la maggior parte dei ragazzi, crei un problema logistico non indifferente senza considerare la problematicità legata agli orari per lo svolgimento degli allenamenti. Il comune ha chiesto, in tal senso, un cronoprogramma degli impegni settimanali per poter proporre una soluzione che soddisfi le esigenze necessarie ma non ha dato una risposta immediata alla richiesta di ricevere l’intera documentazione che certifichi la completa conformità dell’impianto di San Vito, indispensabile per la tutela dell’incolumità di coloro che usufruiscono dell’impianto. A detta dell’assessore Barsanti l’impianto di Santa Maria a Colle è “brutto” solo esteticamente ma l’interno degli spogliatoi è completamente a norma. Il problema sembra essere tutto il resto, vedi le tribune chiuse ed inagibili e l’esterno degli spogliatoi “diroccato”. Sembra proprio che questo nuovo capitolo di questa annosa vicenda non abbia sortito gli effetti desiderati, quanto meno per il presidente Polonia e per il comitato dei genitori, dal momento che tutto sembra essere tornato ad ottobre del 2023, per quanto concerne le soluzioni “alternative”. Ma l’amministrazione comunale, oggi, ha chiesto informazioni per poter risolvere problemi già paventati mesi fa. Forse, usando il buon senso del padre di famiglia, da parte di tutti, questa situazione di abusi, sentenze, presunte condanne, sgomberi e arresti, si sarebbe potuta risolvere in maniera interlocutoria arrivando a fine stagione, senza far danno a giovani calciatori ed alle loro famiglie, il tutto nel rispetto della legalità e delle regole da parte di tutti.
