Il questore di Lucca ha emesso 4 DACUR nei confronti di 4 minorenni protagonisti di un episodio di aggressione e danneggiamento ai danni del titolare di un esercizio pubblico a Lucca e ha ammonito un ragazzino versiliese per atti persecutori.
Continua l’incessante lavoro della polizia attraverso la puntuale irrogazione di misure di prevenzione, a seguito del forte impulso voluto dal questore della provincia di Lucca Edgardo Giobbi all’utilizzo di tali strumenti, introdotti dal legislatore per arginare in maniera tempestiva e puntuale i molteplici comportamenti devianti che incidono sulla sicurezza urbana, specie nel contrasto alla criminalità giovanile.
Nelle ultime 24 ore sono stati adottati quattro provvedimenti di “D.Ac.Ur.” (acronimo di “Divieto di Accesso ad Aree Urbane”), detti “Daspo urbani”, irrogati nei confronti di altrettanti minori, tre figli di immigrati maghrebini di seconda generazione e un italiano, tutti residenti a Lucca e con età tra i 16 e i 17 anni. I quattro compartecipi nella serata di lunedì hanno chiesto insistentemente di consumare bevande alcoliche in un Kebab di via Garibaldi, e ancora una volta come già successo di recente i titolari legittimamente si sono rifiutati, atteso che la somministrazione di alcol a minori è vietata dalla legge. Stavolta i quattro non hanno accettato passivamente il rifiuto e, oltre a danneggiare un totem pubblicitario presente nell’esercizio commerciale, hanno aggredito a pugni e calci i due titolari, per poi fuggire dal locale prima dell’arrivo della Polizia. Entrambe le vittime sono ricorse alle cure mediche per le ferite per fortuna lievi riportate nella aggressione, e poi hanno sporto denuncia in Questura. Nel frattempo una pattuglia della Squadra Volanti si è messa alla ricerca degli aggressori, rintracciandoli in uno spazio verde della zona di s. Concordio dove si erano rifugiati pensando di averla fatta franca. Sono stati accompagnati in Questura, denunciati per lesioni personali aggravate in concorso, uno di loro anche per violazione della legge sulle armi perché trovato in possesso di una catena metallica e di un coltello, che sono stati debitamente sequestrati. Oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica sono stati muniti anche di Divieto di accesso ai locali pubblici dell’intero “quadrilatero della movida”, ubicati tra via Francesco Carrara, corso Giuseppe Garibaldi, via S. Girolamo e via Vittorio Veneto di Lucca. I primi 3 per 1 anno, quello denunciato anche per le armi bianche per 18 mesi; in caso di trasgressione rischiano una condanna fino a 3 anni di reclusione.