Alla fine, quasi allo scoccare del gong, il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha gettato bandiera bianca. Dopo giorni in cui è sembrato sul punto di annunciare l'adozione di misure più restrittive rispetto a quelle messe in campo dal Governo nazionale dal 18 maggio in avanti, nella mattinata odierna è arrivata la scelta che in moltissimi, artigiani, commercianti, ristoratori, parrucchieri, estetisti, aspettavano con ansia: la Toscana riaprirà dal 18 maggio, dunque dal prossimo lunedì, esattamente come la altre regioni d'Italia. Ora la palla passa di nuovo nelle mani del Governo che, a tal proposito, dovrebbe illustrare un nuovo decreto di qui a poche ore.
"Rispetto - ha detto Enrico Rossi - alle decisioni, comunicate dal presidente Conte ieri mattina, di una ripartenza graduale e di una distanza di due metri per molte attività, ieri sera il governo ha deciso la svolta. La distanza si è ridotta notevolmente, ad un solo metro, e l'elenco delle attività da riaprire si è allungato, praticamente a tutte e subito. La mia opinione era e resta diversa ma non voglio che la Toscana resti penalizzata rispetto ad quadro nazionale di cui comunque tra poco tempo, quando a fine mese la circolazione tra regioni tornerà libera, finirebbe per risentire annullando gli effetti di eventuali interventi a tutela di una maggiore sicurezza".
"I nostri dati - ha osservato Rossi - sono migliori rispetto a quelli di tante regioni sia in termini di mortalità sia in termini di diffusione e controllo del contagio. Pertanto, oggi, appena saremo in possesso delle disposizioni nazionali, adotteremo, allineandoci con esse, le ordinanze regionali in Toscana. Restano a tutela generale della salute due elementi fondamentali: la nostra consapevolezza di cittadini nell'assumere comportamenti appropriati che evitino quanto più possibile la diffusione dei contagi; la capacità del servizio sanitario regionale di individuare e isolare i casi positivi".
"Avrei preferito - ha concluso Rossi - maggiore cautela, ma sono sicuro che anche in questa nuova fase la Toscana riuscirà bene, e comunque meglio di tante altre regioni che, con alle spalle un quadro ben più drammatico, hanno fortissimamente voluto che si riaprisse tutto e subito e con il metro corto. Mi auguro sinceramente che non si debba tornare indietro. E che la ripresa delle attività sia effettivamente anche una ripresa economica. Ma questo è un altro argomento".