Intercettare il prima possibile ospiti e operatori a rischio di contrarre l’infezione attraverso la sorveglianza attiva e visite specialistiche. Parte infatti domani, 15 aprile, il secondo step del programma che la ASL Toscana nord ovest ha pianificato per le RSA del territorio. Nel merito. Il servizio infermieristico, sulla base di alcuni specifici parametri, segnala al team COVID, composto da medici specialisti in emergenza e urgenza e internisti, la necessità di maggiori verifiche sullo stato di salute degli ospiti delle RSA. Saranno i sanitari del team ad eseguire l’anamnesi, la visita obiettiva, l’effettuazione di una ecografia toracica e la misurazione dell’ossigenazione del sangue attraverso l’emogasanalisi. Dopo aver acquisito tutti gli elementi, il team avrà le informazioni necessarie per stabilire se l’ospite ha necessità di ricovero in ospedale, se deve essere inviato alle cure primarie o se può continuare le terapie all’interno della struttura.
“Questa è una delle azioni che si affianca a quelle già in atto per monitorare la situazione all’interno delle strutture”. Afferma Maria Letizia Casani, direttore generale della ASL Toscana nord ovest. “Teniamo presente che, oltre ai tamponi, stiamo procedendo con i test sierologici, partendo dalle zone più in sofferenza, come la Lunigiana e su tutto il territorio abbiamo attive le USCA che stanno svolgendo un ottimo lavoro di monitoraggio”. “Inoltre, grazie al lavoro dei direttori delle zone-distretto, abbiamo il quadro chiaro delle singole strutture. Cioè sappiamo se gli edifici sono adatti a accogliere ospiti negativi e positivi o se è necessario lo spostamento in altre sedi appositamente individuate nelle singole zone, come è già avvenuto in alcuni casi. In Lunigiana possiamo contare sulle RSA Villa Angela e Fontana d’Oro; a Massa abbiamo a disposizione Villa Angela, RSA La Perla nella Piana di Lucca e la Paola Puccetti, nella Valle del Serchio. Anche in Valdera e Alta val di Cecina abbiamo individuato due strutture dove assistere gli ospiti risultati positivi, mi riferisco alla RSA Leoncini e la casa di Riposo della Parrocchia di San Frediano in Forcoli, a Livorno ci avvaliamo di Villa del Colle e del CAP Elio Visone. Nella zona pisana stiamo pensando alla RSA Aurora e nelle valli Etrusche alla RSA San Rocco. Infine in Versilia alla Nuova Villa la Guidara”.
“E’ bene anche ricordare – continua il direttore generale – che siamo già intervenuti, con nostro personale sanitario, in più contesti dove non vi erano sufficienti garanzie di messa in atto di tutte le azioni necessarie al contenimento del contagio, attuando una sorta di commissariamento. Stiamo anche verificando se, dal punto di vista contrattuale, vi sono gli estremi per la rescissione del contratto con le ditte appaltatrici”.
“Ad oggi nelle diverse RSA – sottolinea Laura Brizzi, direttore del dipartimento dei servizi sociali della ASL Toscana nord ovest – abbiamo effettuato più di 1600 tamponi e circa 1000 test sierologici e stiamo continuando fino a coprire tutti gli ospiti e gli operatori, ai quali sono stati somministrati oltre 1700 tamponi e circa 1000 test sierologici. All’ultimo report di oggi abbiamo individuato 302 ospiti e 109 operatori positivi, mentre i decessi sono stati 63”.