Anno XI 
Lunedì 25 Novembre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO
claudio
claudio5

Scritto da Redazione
Cronaca
21 Marzo 2020

Visite: 27

A dispetto di quanto comunicato a reti unificate tutti i giorni in Italia oggi, e sottolineo oggi, esiste un’unica emergenza reale, l’emergenza sanitaria in Lombardia. Nel resto d’Italia non c’è nessun rischio o emergenza reale comparabili con i rischi noti e già presenti nel nostro quotidiano.

I dati, contagiati 41.035 e deceduti 3.405, sono un dato di modesto rilievo per un paese da 60 milioni di abitanti dove muoiono circa 55.000 persone ogni mese e 650.000 all’anno.

Le misure adottate sono condivisibili con alcune precisazioni, non perché commisurate al rischio attuale modesto, ma per evitare un rilevante rischio futuro, quindi, oggi dovremmo essere tutti abbastanza tranquilli nel trascorrere le nostre giornate, non corriamo nessun rilevante rischio aggiuntivo rispetto ai tanti già presenti.

Preoccupazione, paura e ansia sono ampiamente giustificati invece, per ragioni economiche e non sanitarie, per i lavoratori autonomi, i commercianti, le imprese, i dipendenti di ristoranti, bar, negozi e cioè per tutti coloro che vivono grazie al lavoro quotidiano che vedono giorno dopo giorno la loro vita cambiare in peggio, oggi non domani.

La principale misura presa è “io resto a casa” invocata da tutti. Va benissimo restiamo a casa.

Ma per una misura sociale così importante è d’obbligo effettuare una attenta analisi di impatto; perché a fronte di una iniziativa che in prima battuta può apparire giusta e corretta questa può non reggere ad una analisi più approfondita e complessiva che ne valuti tutti gli effetti, diretti e indiretti, su tutti i cittadini.

Il Governo Italiano, ma anche i Governi degli altri Paesi hanno preso le misure che conosciamo, pur sapendo che produrranno in determinate circostanze ed in determinate realtà delle conseguenze peggiori del Coronavirus in quanto non sono riusciti ad opporsi all’emotività e al terrore diffusi da tutti i media senza distinzione.

Il tema è complesso ma utilizziamo la misura “io resto a casa”, come caso di studio, per evidenziare quanto ciascuna misura possa nascondere effetti secondari non valutati ma importanti.

Ogni anno, in Italia, si verificano 4.500.000 incidenti domestici, e di questi 8.000 hanno esito mortale.

Va da sé che il rischio di incidente domestico è fortemente influenzato, in un nucleo familiare, da due fattori: il numero delle persone e il tempo di permanenza a casa. Se a casa non c’è nessuno, nessuno rischia di farsi male o morire almeno in ambito domestico.

Quantifichiamo l’aumento di rischio prodotto da “io resto a casa” per un nucleo familiare costituito da mamma, papà e figlio.

Prima durante una giornata in casa c’era solo la mamma casalinga o il babbo casalingo per 18 ore (6 fuori per spesa, passeggiata, amici, parenti, palestra, ristorante etc.).

L’altro coniuge trascorreva fuori casa 9 ore per lavoro e 3 ore per amici, palestra, ristorante spostamenti etc.

Il figlio trascorreva fuori casa 5 ore per la scuola, 3 per amici, sport, spostamenti.

Quindi il nucleo nel suo complesso trascorreva a casa 50 ore.

Oggi, bene che vada possiamo togliere 2 ore per spesa, passeggiata col cane, spostamenti; le ore in casa del nucleo sono 70 quindi l’incremento di presenza nel luogo a rischio - la casa - è del 40%.

Applicando brutalmente tale incremento ai numeri precedenti, avremmo 1.800.000 incidenti e 3.200 morti in più su base annuale a causa di “io resto a casa”.

Questo esempio da prendere con le molle serve solo ad evidenziare quanti fattori dovrebbero essere valutati, primo fra tutti una attenta analisi di impatto economico, prima di avviare provvedimenti che non tengono in conto nessuna specificità o gradazione.

Se è stato corretto e giustificato chiudere tutte le attività economiche in Lombardia, lo è stato anche in Basilicata (52 casi di Coronavirus e zero morti)?

In Basilicata e in altre regioni, potevano essere adottate misure più calibrate di minore intensità, da rispettare rigorosamente?

Il crollo dell’economia per molti artigiani, piccoli commercianti, partite IVA è questione di vita o di morte non meno del Coronavirus e non saranno le modestissime misure economiche introdotte dal Decreto 17 marzo 2020 a mitigarne gli effetti, mentre per un dipendente a tempo indeterminato, non licenziabile, economicamente cambia poco o nulla.

Perché non è stato fatto? Semplice, perché se in Basilicata si fossero adottate misure di minore intensità al primo morto di Coronavirus si sarebbero scatenati milioni di haters, professione in netta espansione in Italia, ad invocare la pena di morte per i decisori; mentre se si suicida (3.825 suicidi in Italia nel 2016) un lavoratore perché disperato, e purtroppo purtroppo purtroppo accadrà, sono affari suoi e solo suoi né è argomento di grande attrattiva per gli haters.

 

 

Pin It
real
real
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Stanno per iniziare i lavori Geal per la sostituzione delle tubature idriche in via Vecchia Pesciatina per…

Il collega Massimo Raffanti, ad un anno dalla scomparsa della sua amata madre, Lina Scatena, di 98 anni,…

Spazio disponibilie

Il Panathlon Club di Lucca si unisce al cordoglio per la scomparsa di Antonio Bertolucci, ex giocatore degli Universitari…

"Ho letto con grande interesse le motivazioni e le riflessioni che il Presidente di Confcommercio di…

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

"IL RISPETTO NON E' UN DONO" è il titolo della mostra di fotografia e pittura, per l'Eliminazione della…

A Farneta, di fronte al bar La Salute, l’Anas ha fatto un lavoro sulla via Sarzanese,…

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 XI), mercoledì 27 novembre…

Spazio disponibilie

Sono pronti a partire i lavori di manutenzione da parte del Consorzio di Bonifica Toscana Nord nel territorio di Lucca che prevedono interventi di scavo, spalettamento e ricentramento su diversi corsi d'acqua. In queste ore, infatti, è arrivata l'autorizzazione da parte della Regione Toscana che dà così il via libera alle opere dell'Ente consortile

L'Informagiovani di Lucca, in collaborazione con l'agenzia per il lavoro Lavoropiù, organizza un incontro di reclutamento al lavoro nel settore…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie