Anno XI 
Giovedì 10 Ottobre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Cronaca
21 Marzo 2020

Visite: 18

A dispetto di quanto comunicato a reti unificate tutti i giorni in Italia oggi, e sottolineo oggi, esiste un’unica emergenza reale, l’emergenza sanitaria in Lombardia. Nel resto d’Italia non c’è nessun rischio o emergenza reale comparabili con i rischi noti e già presenti nel nostro quotidiano.

I dati, contagiati 41.035 e deceduti 3.405, sono un dato di modesto rilievo per un paese da 60 milioni di abitanti dove muoiono circa 55.000 persone ogni mese e 650.000 all’anno.

Le misure adottate sono condivisibili con alcune precisazioni, non perché commisurate al rischio attuale modesto, ma per evitare un rilevante rischio futuro, quindi, oggi dovremmo essere tutti abbastanza tranquilli nel trascorrere le nostre giornate, non corriamo nessun rilevante rischio aggiuntivo rispetto ai tanti già presenti.

Preoccupazione, paura e ansia sono ampiamente giustificati invece, per ragioni economiche e non sanitarie, per i lavoratori autonomi, i commercianti, le imprese, i dipendenti di ristoranti, bar, negozi e cioè per tutti coloro che vivono grazie al lavoro quotidiano che vedono giorno dopo giorno la loro vita cambiare in peggio, oggi non domani.

La principale misura presa è “io resto a casa” invocata da tutti. Va benissimo restiamo a casa.

Ma per una misura sociale così importante è d’obbligo effettuare una attenta analisi di impatto; perché a fronte di una iniziativa che in prima battuta può apparire giusta e corretta questa può non reggere ad una analisi più approfondita e complessiva che ne valuti tutti gli effetti, diretti e indiretti, su tutti i cittadini.

Il Governo Italiano, ma anche i Governi degli altri Paesi hanno preso le misure che conosciamo, pur sapendo che produrranno in determinate circostanze ed in determinate realtà delle conseguenze peggiori del Coronavirus in quanto non sono riusciti ad opporsi all’emotività e al terrore diffusi da tutti i media senza distinzione.

Il tema è complesso ma utilizziamo la misura “io resto a casa”, come caso di studio, per evidenziare quanto ciascuna misura possa nascondere effetti secondari non valutati ma importanti.

Ogni anno, in Italia, si verificano 4.500.000 incidenti domestici, e di questi 8.000 hanno esito mortale.

Va da sé che il rischio di incidente domestico è fortemente influenzato, in un nucleo familiare, da due fattori: il numero delle persone e il tempo di permanenza a casa. Se a casa non c’è nessuno, nessuno rischia di farsi male o morire almeno in ambito domestico.

Quantifichiamo l’aumento di rischio prodotto da “io resto a casa” per un nucleo familiare costituito da mamma, papà e figlio.

Prima durante una giornata in casa c’era solo la mamma casalinga o il babbo casalingo per 18 ore (6 fuori per spesa, passeggiata, amici, parenti, palestra, ristorante etc.).

L’altro coniuge trascorreva fuori casa 9 ore per lavoro e 3 ore per amici, palestra, ristorante spostamenti etc.

Il figlio trascorreva fuori casa 5 ore per la scuola, 3 per amici, sport, spostamenti.

Quindi il nucleo nel suo complesso trascorreva a casa 50 ore.

Oggi, bene che vada possiamo togliere 2 ore per spesa, passeggiata col cane, spostamenti; le ore in casa del nucleo sono 70 quindi l’incremento di presenza nel luogo a rischio - la casa - è del 40%.

Applicando brutalmente tale incremento ai numeri precedenti, avremmo 1.800.000 incidenti e 3.200 morti in più su base annuale a causa di “io resto a casa”.

Questo esempio da prendere con le molle serve solo ad evidenziare quanti fattori dovrebbero essere valutati, primo fra tutti una attenta analisi di impatto economico, prima di avviare provvedimenti che non tengono in conto nessuna specificità o gradazione.

Se è stato corretto e giustificato chiudere tutte le attività economiche in Lombardia, lo è stato anche in Basilicata (52 casi di Coronavirus e zero morti)?

In Basilicata e in altre regioni, potevano essere adottate misure più calibrate di minore intensità, da rispettare rigorosamente?

Il crollo dell’economia per molti artigiani, piccoli commercianti, partite IVA è questione di vita o di morte non meno del Coronavirus e non saranno le modestissime misure economiche introdotte dal Decreto 17 marzo 2020 a mitigarne gli effetti, mentre per un dipendente a tempo indeterminato, non licenziabile, economicamente cambia poco o nulla.

Perché non è stato fatto? Semplice, perché se in Basilicata si fossero adottate misure di minore intensità al primo morto di Coronavirus si sarebbero scatenati milioni di haters, professione in netta espansione in Italia, ad invocare la pena di morte per i decisori; mentre se si suicida (3.825 suicidi in Italia nel 2016) un lavoratore perché disperato, e purtroppo purtroppo purtroppo accadrà, sono affari suoi e solo suoi né è argomento di grande attrattiva per gli haters.

 

 

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

"L'ho inventato io. Antonio Meucci", al Museo Barsanti e Matteucci di Lucca, prosegue il calendario del terzo festival "I Musei del Sorriso", organizzato dal Sistema Museale territoriale della provincia di Lucca con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

«Il suono oltre la musica - Viaggio nel sound healing» è il titolo della seconda…

Spazio disponibilie

"I cittadini di Antraccoli sono giustamente in rivolta. La Lega Toscana non di meno si batterà per scongiurare…

Per la prima volta, a cento anni esatti dalla sua morte, riaffiorano le interviste concesse da Giacomo Puccini…

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Una giornata della memoria, per commemorare gli ottanta anni dall’eccidio della Certosa di Farneta. Lo organizza l’associazioni Auser,…

E' stato pubblicato martedì 8 ottobre 2024, sul sito ufficiale di Sistema Ambiente ( 

Chiude questo sabato la mostra "Lino Mannocci: una retrospettiva" al Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (in 

Torna, a partire dal prossimo 4 novembre, ore 21.15 a Piccola Artemisia, in…

Spazio disponibilie

Sabato 12 ottobre, alle ore 11:00, presso la libreria recentemente inaugurata “La…

È stato approvato in Giunta comunale il documento delle alternative progettuali per il nuovo parcheggio presso la scuola di…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie