Le celebrazioni del Triduo Pasquale, quest’anno, saranno senza popolo e sono annullate tutte le manifestazioni religiose e di pietà popolare che tradizionalmente vengono vissute in questi giorni. Ci apprestiamo a vivere una Pasqua quindi anomala, nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio da coronavirus covid-19, ma allo stesso tempo consapevoli che la verità della Risurrezione non viene meno mai, nemmeno in tempi di restrizioni che limitano o annullano riti e tradizioni.
L’arcivescovo di Lucca, mons. Paolo Giulietti, da quando i fedeli sono chiamati a vivere l’impossibilità di partecipare alla messa, ha sempre invitato alla preghiera personale e in famiglia e a tal proposito ha diffuso un sussidio che può essere ancora scaricato dal sito internet www.diocesilucca.it. Inoltre in queste settimane, insieme ad un susseguirsi di novità che anche i singoli parroci e gli animatori pastorali hanno con creatività inventato, Giulietti ha presieduto celebrazioni domenicali che sono andate in diretta sui mezzi di comunicazione. Questa possibilità si ripeterà anche nelle celebrazioni del Triduo Pasquale presiedute dall’arcivescovo di Lucca che saranno, come ovvio, a porte chiuse, ma andranno in diretta su NoiTv (Canale 10 digitale terrestre) e anche in streaming sulla pagina facebook Arcidiocesi di Lucca. Ecco gli orari giorno per giorno:
Giovedì Santo, 9 aprile, ore 17, Messa nella Cena del Signore presieduta dall’arcivescovo Paolo Giulietti dal monastero delle Clarisse di Monte San Quirico.
Venerdì Santo, 10 aprile Ore 17, Celebrazione della Passione del Signore presieduta dall’arcivescovo Paolo Giulietti dal monastero delle Passioniste di Santa Gemma.
Sabato Santo, 11 aprile Ore 21.30, Veglia Pasquale nella Notte Santa presieduta dall’Arcivescovo Paolo Giulietti dal monastero del Carmelo di Monte San Quirico.
Domenica di Pasqua, 12 aprile, ore 10, Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Paolo Giulietti dal monastero della Visitazione di San Pancrazio.
Molte parrocchie, autonomamente e con orari diversi da quelli sopra riportati, trasmetteranno in streaming, in particolare con dirette social, le celebrazioni del Triduo Pasquale.
Disposizioni per le parrocchie, i monasteri, le comunità religiose
Nei giorni scorsi, la Diocesi di Lucca ha diramato le disposizioni da tenersi nelle celebrazioni nelle parrocchie, nei monasteri e nelle comunità religiose. Permane per i fedeli l’impossibilità di partecipare alla messa, ovviamente però i presbiteri potranno celebrare, ma senza popolo, cioè di fatto a porte chiuse. Saranno ammessi alla celebrazione, solo ove possibile, oltre al celebrante anche un diacono, un ministrante (chierichetto), un lettore, un cantore, un organista. Ovviamente nei monasteri e nelle comunità religiose, potranno partecipare alle celebrazioni coloro che vivono in questi luoghi (monaci, monache, suore…) ma anche queste celebrazioni saranno comunque a porte chiuse. Tutti gli eventuali pochi presenti alle celebrazioni devono rispettare le norme sanitarie in vigore, in particolare il distanziamento. Per ciò che concerne il Triduo Pasquale qui di seguito le disposizioni particolari che il celebrante è chiamato a osservare.
Il Giovedì Santo si omettono la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione, quindi il Santissimo viene riposto nel tabernacolo ordinario.
Il Venerdì Santo (giorno in cui non si celebrano messe ma solo un’Azione Liturgica) l’adorazione della Croce viene fatta a distanza, senza toccarla; nella Preghiera Universale che di solito viene recitata c’è una modifica che recita così: “Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente, perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente: allontani la pandemia, scacci la fame,doni la pace, estingua l’odio e la violenza, conceda salute agli ammalati, forza e sostegno agli operatori sanitari, speranza e conforto alle famiglie, salvezza eterna a coloro che sono morti”; le processioni e riti della pietà popolare non sono consentiti.
Il Sabato Santo nella celebrazione della Veglia pasquale si omettono i riti iniziali della benedizione del fuoco e la preparazione del cero; nella liturgia battesimale si effettua la benedizione dell’acqua: consentita l’aspersione dei pochi presenti (leggasi sopra) poi l’acqua benedetta verrà conservata per le acquasantiere, quando sarà possibile utilizzarle di nuovo e comunque non può essere distribuita alle famiglie come consuetudine in alcune comunità.
La Domenica di Pasqua nelle celebrazioni, senza popolo, non sono consentite particolari benedizioni ma a mezzogiorno tutti i parroci e i rettori di chiese suoneranno a festa le campane.