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Scritto da Redazione
Cronaca
28 Giugno 2024

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“I dieci anni dell’ospedale San Luca di Lucca: passato, presente e futuro”. Questo il titolo dell’evento che si è svolto oggi nella sala Sesti al terzo piano della struttura ospedaliera, nel corso del quale è stato rievocato il trasferimento dal vecchio al nuovo ospedale, avvenuto a maggio 2014, e si parlato della situazione attuale e dei possibili sviluppi  della struttura.

Presenti tra gli altri al “San Luca” - insieme a molti operatori Asl - l’assessore al diritto alla salute e sanità della Regione Toscana Simone Bezzini, la direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, l’assessore regionale Stefano Baccelli, la consigliera regionale Valentina Mercanti, il vice sindaco di Lucca Giovanni Minniti, la vice presidente della Conferenza Zonale dei sindaci Sara D’Ambrosio, il sindaco di Capannori Giordano Del Chiaro, il presidente dell’Ordine dei Medici Umberto Quiriconi, il presidente dell’OPI Lucca Gabriele Ciucci, la vice coordinatrice del Comitato di partecipazione di Lucca Fabrizia Vornoli Leone.

L'Assessore Bezzini in particolare si è complimentato con il personale dell'ospedale per il grande lavoro effettuato per il trasferimento del "San Luca" dieci anni fa e poi per l'attività quotidiana che permette a questa struttura di rappresentare un punto fondamentale della rete ospedaliera aziendale e regionale.

Nella prima sessione, dal titolo “Dieci anni fa: Il trasloco dell’ospedale e la pianificazione”, il direttore dello Staff dell’Azienda USL Toscana nord ovest Francesco Bellomo  ha effettuato un intervento introduttivo in cui ha approfondito le questioni della pianificazione dei nuovi ospedali in Toscana e delle varie fasi di preparazione e poi dell’attivazione del “San Luca”, preceduta da varie simulazioni e verifiche.

Dieci anni fa la staffetta organizzata tra i due ospedali aveva infatti funzionato in maniera perfetta, grazie all'impegno e alla professionalità degli operatori Asl, di quelli di Misericordie, ANPAS Croce Verde e Croce Rossa e della Protezione Civile del Comune di Lucca, della Polizia Municipale di Lucca. La definitiva attivazione del “San Luca” era avvenuta alle ore 20 del 18 maggio 2014.

In un video con immagini di 10 anni fa sono state riviste, creando anche emozione e in certi momenti anche commozione, molte persone che hanno partecipato nel 2014 alla grande operazione di trasferimento.

Dopo un breve ringraziamento  di Enrico Tovani di GE.SAT, quei momenti storici - come hanno ricordato tutti trasferire un ospedale è un’esperienza unica da vari punti di vista - sono stati rievocati da Raffaele Domenici, ex direttore del dipartimento materno-infantile e attuale vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Valeria Lorenzi, oggi con incarico di complessità organizzativa per Outsourcing e Project financing del “San Luca”, Marco Malaspina, in rappresentanza delle  associazioni di volontariato, Fabiana Frosini, direttrice Pronto soccorso, Marcello Mignogna, direttore della Radioterapia di Lucca, Rossana Butori, Giorgio Santucci Patrizia Sodini, ex coordinatori  infermieristici, e Cristina Rondinelli, attuale coordinatrice infermieristica.

Prima della conclusione di questa prima parte la direttrice generale Casani ha ricordato 5 operatori che sono nel frattempo deceduti, ai quali ha dedicato l’intera giornata: Sergio Coccioli (allora direttore dell’ospedale), Ferdinando Cellai (direttore Anestesia e rianimazione), Giorgio Santelli (direttore Urologia), Paola Isola (coordinatrice infermieristica), Piera Sesti (coordinatrice infermieristica – a lei è dedicata la sala riunioni del “San Luca”), Armando Cristofani (centralinista storico dell’ospedale).

Nella seconda parte del convegno, la responsabile del settore Assistenza ospedaliera, qualità e reti della Regione Toscana Michela Maielli, legandosi al passato e proiettandosi su presente e futuro ha ricordato la rilevanza del “San Luca”, struttura che ha diretto per alcuni anni, e ha spiegato cosa prevedono le linee regionali.

Il punto sullo stato di salute dell’ospedale di Lucca è stato fatto dalla direttrice generale Asl Azienda Maria Letizia Casani, che ha parlato della storia e delle prospettive dell’ospedale “San Luca” con i suoi punti di forza, con le nuove grandi attrezzature diagnostiche, con lo sviluppo chirurgico.

La realizzazione del nuovo ospedale, dieci anni fa,  ha rappresentato l’occasione per rinnovare e far crescere ulteriormente la sanità lucchese, grazie alla flessibilità, alla tecnologia e  all’innovazione che caratterizzano il “San Luca”. In ospedale recentemente sono state introdotte o sostituite alcuni macchinari: una gamma camera per la medicina nucleare, una diagnostica microbiologica, la TAC nella Radiologia d’urgenza di Pronto soccorso, il secondo angiografo per la Cardiologia, l’ecoendoscopio per l’incremento della capacità operativa del polo endoscopico. Si stanno inoltre consolidando l’Ortopedia robotica e la Chirurgia. 

Il “S. Luca” - ha spiegato la dottoressa Casani - è un ospedale di primo livello, ma contiene attività proprie di ospedali di secondo livello quali la Cardiologia con emodinamica interventistica disponibile 24 ore su 24, il coordinamento Area Vasta Emergenze Cardiologiche, l’Endoscopia digestiva di elevata complessità, la Medicina Nucleare e Radioterapia, il Centro Conservazione Cornee di rilevanza nazionale, la Rete materno infantile, le Malattie Infettive e Tropicali.

Degno di nota, tra i dati forniti dalla direttrice generale, quello sul netto miglioramento sull’attività chirurgica (nel 2019 la percentuale di interventi entro i tempi era del 37,6%, oggi è del 98,6%). Tra gli indicatori del bersaglio del “S.Anna” sono poi “verdi”, oltre ai tempi di attesa per la chirurgia oncologica e non oncologica, la donazione di organi, le dimissioni volontarie, le prostatectomie transuretrali, le fratture di femore operate entro 48 ore, la percentuale di reingressi in PS, l’appropriatezza chirurgica. In “rosso” invece la percentuale di abbandoni in PS e i tempi di ricovero dopo l’accesso in PS.

Il direttore sanitario dell’ospedale “San Luca”  Spartaco Mencaroni  si è concentrato sui concetti di evoluzione e flessibilità, anche a seguito della pandemia, e ha ricordato i percorsi di riorganizzazione in atto, lo sviluppo rete e le azioni di miglioramento a supporto del Pronto soccorso (personale medico di supporto, bed manager anche nei festivi, ambulatori codici bianchi fino alle ore 20, più frequente monitoraggio dei pazienti, attivazione letti di admission room, attivazione letti di area medica per la gestione primaria delle urgenze).

Nella sua analisi Mencaroni ha coinvolto anche alcuni professionisti dell’ospedale.

Il particolare il direttore della Cardiologia Francesco Bovenzi ha sottolineato l’importanza di avere un secondo angiografo, che permette il potenziamento dell’offerta per la presa in carico dell’attività emodinamica a supporto della rete IMA. Come ha spiegato il dottor Bovenzi, adesso è possibile lavorare contemporaneamente su due sale. Questa acquisizione, grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, consente quindi una gestione più rapida ed efficiente delle emergenze che richiedono l'esecuzione immediata di coronarografia ed angioplastica coronarica. La Cardiologia di Lucca è già capace,in più dell'80% dei circa 500 infarti trattati annualmente, di garantire la riapertura dell'arteria ristretta o occlusa dal trombo.

Anche il direttore dell’Urologia di Lucca Carlo Alberto Sepich ha parlato di prospettive positive per il suo settore, sempre in stretto collegamento con le altre specialità del “San Luca” e dell’Area vasta. La presenza di reparti e professionisti di valore, in un ospedale che funziona, permette infatti di rispondere alle esigenze dei pazienti puntando sull’impiego costante della chirurgia laparoscopica e su trattamenti sempre meno invasivi, determinando un minor numero di complicanze e un buon tasso di soddisfazione da parte dell’utenza.

La situazione a livello infermieristico è stata poi approfondita da Chiara Pini, direttrice della struttura Assistenza infermieristica (ad interim anche su Lucca).

La direttrice di Zona Distretto della Piana di Lucca Eluisa Lo Presti, coinvolgendo alcune sue strette collaboratrici,  ha trattato il tema dell’integrazione ospedale-territorio e del decreto ministeriale (DM) 77. Nell’ambito territoriale lucchese, come in altre realtà dell’Azienda e della Regione, si stanno realizzando o si stanno adeguando molte strutture come le  Case della Comunità, che permettono di garantire l’accesso ai servizi di assistenza primaria.

Ci sono poi le COT, le Centrali operative territoriali: quelle operative in Azienda USL Toscana nord ovest sono 13, di cui 12 a livello di Zona Distretto e 1 a livello Aziendale (proprio a Lucca, nella Cittadella della Salute “Campo di Marte”). Con i nuovi investimenti, molti dei quali legati ai finanziamenti per il PNRR, il territorio si arricchisce di ulteriori servizi finalizzati a garantire una migliore qualità di offerta delle cure per la cittadinanza, oltre a raggiungere appieno gli obiettivi previsti dal DM 77, finalizzati a valorizzare sempre di più la sanità di prossimità.

L’incontro si è chiuso con l’immancabile torta di compleanno, offerta dalla ditta di ristorazione “Pellegrini”, con la visita alla mostra “San Luca Art” (le opere sono di artisti - operatori Asl), e con la premiazione del bimbo di 10 anni che era stato il primo nato all’ospedale “San Luca”: Samuele Lanfri era venuto alla luce il 19 maggio 2014 alle ore 10.20 e oggi (28 giugno) è stato invitato nella festa del decennale. Era accompagnato dai genitori Federico Lanfri Valeria Toschi, dalla sorella Sara e da altri familiari e gli sono stati consegnati una piccola medaglia ricordo e un regalo (un piccolo omaggio era stato preparato anche per la sorella).

Il convegno si inseriva nell’ambito di una serie di iniziative (una mostra di pittura, un convegno sui reperti archeologici reperiti nella zona in cui è sorto l’ospedale, un evento per promuovere gli screening oncologici, un incontro dedicato alla donazione di organi e tessuti, un concerto) che consentono di ricordare il momento storico del trasferimento.

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