Quartieri social San Concordio: continua l’imponente percorso di riqualificazione, avviato dall’amministrazione Tambellini, per rimettere a nuovo e restituire alla comunità intere aree, oggi chiuse, inutilizzate o degradate, di uno dei quartieri più popolosi della città. È proprio il primo cittadino, Alessandro Tambellini a fare il punto sui tanti lavori, alcuni in corso, altri quasi terminati, altri in procinto di partire, che stanno interessando da mesi San Concordio.
LA PIAZZA COPERTA. “Dopo i lavori di Sant’Anna e San Vito, in via di conclusione, ci stiamo ora concentrando su San Concordio, per permettere al quartiere di avere spazi riqualificati, alcuni del tutto nuovi, al servizio della comunità - spiega il sindaco, Alessandro Tambellini -. Ho letto tante inesattezze sugli interventi, probabilmente dettate da una visione parcellizzata e non globale rispetto ai lavori e ai progetti che stiamo portando avanti. Partirei quindi dall’inizio, cioè da Pontetetto e dalla rinascita del Quartiere Giardino, un luogo da riqualificare, oggi tornato a nuova vita, dove, a breve, andremo a creare un centro socio-sanitario che offrirà ulteriori servizi per la popolazione. È stato il primo e prioritario intervento che, nonostante le solite polemiche, si è concluso con successo, restituendo alla cittadinanza uno spazio vivo e vissuto, finalmente riqualificato, accessibile e capace di offrire servizi agli abitanti della zona. Con i fondi dei Quartieri Social abbiamo quindi deciso di continuare nell’opera di riqualificazione, dando a San Concordio la possibilità di conformarsi come vero e proprio quartiere al servizio dei cittadini. Approfittando dei finanziamenti ottenuti, si è pensato di trasformare la zona adiacente a piazza della Pace (ex-Gesam) in un centro socio-culturale a disposizione della collettività. Un intervento che va nella direzione opposta a quello dello “Steccone”, che abbiamo archiviato non appena ci è stato possibile: quel progetto, infatti, sarebbe consistito in una soluzione urbanistica-finanziaria, gestita da un privato, di dubbio interesse pubblico e, alla luce di quello che stiamo vivendo, si sarebbe rivelata anche fallimentare. Un progetto che purtroppo vedeva già una prima fase realizzata della quale non possiamo non tenere conto: non si partiva sul pulito, purtroppo le fondamenta del palazzone erano già state gettate, così come era già stato realizzato il vascone di cemento (che avrebbe dovuto fungere da garage per gli appartamenti) costato oltre due milioni di euro. Non possiamo, oggi, fare finta che questa situazione non esista: potevamo lasciare tutto così, facendo in modo che il degrado avanzasse ogni anno un pezzo di più; noi abbiamo invece deciso di dare comunque un’opportunità pubblica all’ex area Gesam, riqualificandola. Come? Intanto con le operazioni di bonifica, lunghe e oggi concluse, e poi progettando quella che abbiamo chiamato la piazza coperta, un edificio pubblico, al servizio del territorio, un centro polivalente, di ritrovo, aperto, arioso, polifunzionale, che permetterà ai cittadini, alle associazioni, alla scuole di creare qui uno spazio di socialità e di condivisione. E il Porto della Formica che fine farà? Resterà al suo posto, lì dove è oggi, interrato a due metri di fianco all’edificio. Lo valorizzeremo dedicando uno spazio della nuova piazza coperta alla storia del territorio, a disposizione delle scuole, dei cittadini e dei turisti”.
IL PARCO DEL NOTTOLINI E LA NUOVA VIABILITÀ. Nel piano di recupero del quartiere di San Concordio si inserisce pienamente anche l’avvio dei lavori al Tempietto del Nottolini, primo significativo passo per valorizzare il parco del Nottolini fino alle Parole d’Oro, da ricongiungersi poi con il parco dell’Ozzeri: una bellissima area verde, idealmente collegata al parco fluviale del Serchio. Un’area che sarà maggiormente collegata e apprezzata anche grazie ai lavori di riqualificazione di via Nottolini. “La creazione della pista ciclabile, il senso unico, la nuova fontana con tre bocche di erogazione darà a questa strada un’eleganza e una funzionalità che prima non aveva - aggiunge il sindaco -. Non solo: con il completamento della viabilità i cittadini potranno spostarsi in sicurezza e in bicicletta da San Vito fino a Pontetetto, passando per San Filippo”.
LE NUOVE AREE VERDI DEL QUARTIERE. Un altro tema particolarmente sentito dall’amministrazione Tambellini nella riqualificazione del quartiere di San Concordio è quello del verde pubblico. Così in piazza Campriani, piazza Passamonti e nel parco Saharawi: aree verdi nuove, una delle quali dotata di aree giochi finalmente accessibili e praticabili da tutti, bambini, disabili, anziani, dove ragazzi e adulti possano incontrarsi e trascorrere il loro tempo.
IL PARCO DELLA MONTAGNOLA. “Qui dobbiamo seriamente sfatare alcuni falsi miti che sono stati erroneamente detti in questi mesi - commenta il sindaco -. In nessun progetto del Comune è mai stata prevista la famosa “distruzione del parco della Montagnola”. Chi sostiene questo è malinformato o è in malafade”. Ecco quindi che gli alberi tipici del nostro paesaggio, il verde e la montagnola restano intatti.
“Rispetto a quanto c’è ora - conclude Tambellini - vengono creati due spazi coperti che niente aggiungono in termini di cementificazione all’area esistente: due ambienti coperti necessari, soprattutto nella situazione odierna e che ci troveremo a vivere nel prossimo futuro, al servizio delle scuole durante l’anno per attuare al meglio la didattica all’aperto. In questo modo, inoltre, collegheremo i Chiariti alla Montagnola, dando reale accesso all’area umida. Un accesso al coperto di cui la scuola aveva già fatto richiesta per poter svolgere pienamente l’educazione all’aperto, di cui gli istituti scolastici ed educativi di San Concordio sono stati, insieme con l’amministrazione comunale, dei veri e propri pionieri. Le scuole saranno così raggiungibili a piedi o in bicicletta in totale sicurezza e il parco della Montagnola sarà finalmente uno spazio vissuto e fruibile a tutti, riqualificato e valorizzato”.