“Campo di Marte non si tocca”: è questa la netta dichiarazione dei comitati sanità lucchesi e del comitato Lucca per una sanità migliore- Raffaello Papeschi, a seguito dell’annuncio di vendita di alcune palazzine dell’ex area di Campo di Marte.
“Ancora una volta, vediamo di fronte a noi una totale mancanza di visione delle dirigenze regionale, per tirare su qualche spicciolo, mentre manca un piano strutturale di riorganizzazione dell’intera area, che tutti ormai percepiscono funzionale alla tutela della salute dei cittadini della piana di Lucca- dichiarano i comitati- La nostra storia, come comitati sanità di Lucca, ha avuto come obiettivo primario quello della conservazione a destinazione sanitaria e sociale, nella sua interezza, di questo spazio prezioso e privilegiato per ubicazione e per estensione. E i fatti hanno dato ragione alle nostre battaglie”.
Non c’è lucchese, proseguono infatti ad affermare, che non ne fruisca la funzione, estesasi nel tempo, e non si rechi nei suoi percorsi di cura all’ex ospedale, il cui ruolo è divenuto ancora più significativo e strategico nell’era covid.
“Abbiamo criticato a suo tempo e fatto osservazioni circa la destinazione polifunzionale prevista dal piano strutturale, che ne allargava l'utilizzo ad attività commerciali, abitative e terziarie, inidonee e riduttive della funzione primaria- ricordano ancora- Pensavamo che proprio dalla drammatica esperienza del covid fosse maturata la consapevolezza della necessità di conservare tutto Campo di Marte ad usi sanitari. Che fosse definitivamente tramontata l’ipotesi di smembramento di questo insostituibile unicum”.
Così non è però stato, al punto che la situazione attuale si ritrova caratterizzata dalla mancanza di 170 posti letto, dalla conclamata insufficienza degli spazi del San Luca e, adesso, da un “annuncio schizofrenico di vendita”: “Una insensata monetizzazione di spazi funzionali al progetto necessario e irrinunciabile di riorganizzazione delle strutture sanitarie del territorio- denunciano i comitati sanità di Lucca- Inutile ripetere quello che da anni denunciamo e proponiamo a Lucca, dopo la scellerata scelta dell'intensità di cura. Mancano i posti letto per le patologie subacute e croniche, che riguardano una parte sempre più consistente di popolazione. Mancano posti letto per la riabilitazione, che da anni richiediamo, mentre i pazienti lucchesi sono costretti al ricovero a Barga. Ma, soprattutto, manca una programmazione e una progettazione organica e funzionale ai bisogni di cura”.
“Si cerca solo di fare cassa e tappare buchi, sperperando così patrimonio pubblico e denaro prezioso- termina il comunicato- Facciamo un sentito appello alla politica tutta, che più volte ha promesso un impegno in questo senso, di muoversi con determinazione perché venga stoppato questo insensato annuncio di vendita e venga affermato che l'area di Campo di Marte, tutta, deve restare a destinazione sociale e sanitaria della popolazione”.