Nell'ambito di LuBec 2020, oltre alle numerose conferenze tematiche, è stato data grande rilevanza alla progettualità, con un workshop che si è svolto al Real Collegio di Lucca: CreaTech ha riunito per due giorni, professionisti provenienti da varie zone di Italia, operanti in diversi campi, dalla comunicazione di impresa, creativi di agenzie pubblicitarie, operatori della cultura, associazioni culturali, in dialogo con pubbliche amministrazioni o fondazioni di sei territori campione : Bolzano, Alghero, Cerveteri, L'Aquila, Macerata, Emilia Romagna, realtà che hanno partecipato al progetto di #cittàcomecultura.
L'evento, alla sua sesta edizione e organizzata da PromoPa Fondazione, ha visto come tema centrale, l'inclusione e l'accessibilità culturale fra città e territorio, utilizzando le tecniche di coinvolgimento dei pubblici propri della gamification, cioè del mondo del video gioco: la tematica è stata scelta considerando soprattutto i tempi che stiamo vivendo in cui la parola distanziamento, rischia di declinare in isolamento, specie per le categorie svantaggiate, per cui la cultura si è rivelata essere fondamentale come sostegno per la collettività e per l'individuo.
La fruizione dei beni culturali tramite la tecnologia , è già una realtà anche se non diffusa capillarmente in tutto il paese, e a Createch sono state studiate soluzioni che avessero come base il gioco: una vera e propria tempesta creativa, ai tavoli, una fortissima energia che ha aleggiato per le sale, con l'aiuto dei docenti Elena Di Giovanni, dell'università di Macerata, Fabio Viale, fondatore di TuoMuseo e ideatore del game Father and Son che è stato utilizzato come promozione per l'ncoming turistico dalla Cina in Italia; mentor di CreaTech, Chiara Castiglia e Giulia Masini di Maxxi , il museo nazionale delle arti del XXI secolo che presto aprirà una sede a L'Aquila.
Al termine dei lavori, dopo una relazione intermedia, sono stati presentati i progetti, di grandissimo interesse e che spaziano dall'accesso per i disabili ai beni culturali, alla promozione di eventi legati al mondo dell'opera, come Macerata, che vanta una tradizione legata al bel canto e all'inclusione sociale, per passare alla fruizione di reperti archeologici di pregio come Cerveteri, candidata a Città della cultura per il 2022 e la cui necropoli etrusca è patrimonio Unesco
Di particolare interesse il progetto presentato dal gruppo Bolzano, capitanato da Luca Bizzarri, direttore reggente Politiche giovanili della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha affrontato la difficile convivenza fra due parti della città dell'Alto Adige, cioè la zona antica, quella che molti conoscono per la sua eleganza e le sue tradizioni mitteleuropee e il quartiere popolare di Don Bosco, nato intorno agli anni 80 e che viene chiamato con un termine dispregiativo Shanghai: scopo del progetto quello di far parlare le due zone, attraverso il racconto della vita degli abitanti anziani , racconti che si spiegano lungo bastoncini virtuali simili a quello del gioco omonimo e che vengono proiettati allo stesso tempo sulla facciata del simbolo della cultura contemporanea di Bolzano, il Museion, che strategicamente si trova proprio a cavallo di queste due realtà cittadine: il game è portato avanti sia dai senior che possiedono una cultura digitale, che dai giovani, che invece giocando a PlayShanghai, contribuiscono a creare la memoria collettiva e una connessione fra le due comunità.
Alla cerimonia finale, grandissimo entusiasmo da parte degli organizzatori, espresse dalle parole della direttrice di Lubec Francesca Velani, estremamente soddisfatta dei lavori prodotti e che ha ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita di Lubec 2020 e Createch.
CreaTech, cuore creativo di LuBec 2020
Scritto da Redazione
Cultura
10 Ottobre 2020
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