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Sabato 3 Maggio 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
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Scritto da Redazione
Cultura
07 Marzo 2023

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Sono ormai pochissimi i biglietti rimasti per Esodo, racconto per voce, parole e immagini sull’esodo degli istriani, fiumani, dalmati e giuliani scritto e interpretato da Simone Cristicchi in scena domani – mercoledì 8 marzo – alle ore 21 al Teatro del Giglio. Simone Cristicchi, con la sensibilità e la capacità di coinvolgere ed emozionare che gli sono connaturali, narra in Esodo una pagina dolorosa della storia d'Italia, una vicenda complessa del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità: l’esodo degli istriani, fiumani, dalmati e giuliani, che lasciarono le loro terre a seguito del Trattato di Pace del 1947.

Esodo si concentra sul Magazzino n. 18, che si trova nel Porto Vecchio di Trieste: un “luogo della memoria” particolarmente toccante, che conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla Storia, e dall'Esodo. Con il Trattato di Pace del 1947 l'Italia perse vasti territori dell'Istria e della fascia costiera, e circa trecentomila persone scelsero - davanti a una situazione dolorosa e complessa - di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane, e governate da chi si era macchiato dei crimini delle Foibe. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d'animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia.

In occasione dello spettacolo sarà visitabile, nel foyer del teatro, la mostra “Foibe ed esodo. Una storia italiana, una storia europea”, realizzata dal Comitato 10 Febbraio, associazione che mantiene vivo, in Italia e nel mondo, il ricordo e la storia del Confine Orientale d’Italia e delle terre dell’Adriatico Orientale. I venti pannelli della mostra passano in rassegna due millenni di storia, lingua e cultura di matrice italiana tra le due sponde del mare Adriatico, con particolare riferimento alle vicende degli ultimi due secoli. In questo modo la carneficina delle foibe e lo sradicamento dell’esodo giuliano-dalmata vengono adeguatamente contestualizzati come pagina di storia che appartiene a tutta la comunità nazionale italiana.

Per acquistare gli ultimi biglietti disponibili rivolgersi alla biglietteria del teatro, aperta al pubblico domani – mercoledì 8 marzo – con orario 10.30-13 e 15.30-18, e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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