Cultura
Concorso lirico "Mario Orlandoni": primo premio al soprano lucchese Francesca Maionchi
Presso il Palazzo Carducci di Como, si è concluso il Concorso Lirico Internazionale Mario Orlandoni – Edizione 2024, organizzato da Associazione Carducci in collaborazione con la famiglia Orlandoni
"Lucca in Fiaba": protagonista la scuola di musica di Susanna Altemura
In occasione della manifestazione Lucca di Fiaba in Favola che si terrà il 23 e 24 novembre prossimi nella suggestiva cornice della Villa Bottini a Lucca, il corso del Teatro Musicale della Scuola di Musica Susanna Altemura "I Cantori di Burlamacco" porteranno in scena due famose e intramontabili Fiabe Musicali
Festival "I Musei del Sorriso": spettacoli a Lucca e Capannori
"Per un Mediterraneo di pace, un mare di storie" a Lucca e "Dialoghi degli dei" a Capannori per il terzo festival "I Musei del Sorriso", organizzato dal Sistema Museale territoriale della provincia di Lucca con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Alla Biblioteca Agorà arriva "L’Officina del Fumetto": un viaggio creativo tra narrazione e disegno
La Biblioteca Civica Agorà di Lucca si trasforma in un laboratorio di creatività grazie a "L’Officina del Fumetto: Immagina, Scrivi, Crea", un progetto che intende avvicinare giovani e adulti al mondo del fumetto
"Donne nella Chiesa nella società": Elena Guerra al centro dei prossimi due incontri
Continua il ciclo di conferenze «Donne nella Chiesa e nella società», proposti dall’Archivio storico e della Biblioteca diocesana di Lucca. Al centro dei due prossimi incontri c’è Elena Guerra, proclamata santa il 20 ottobre
Masterclass con Claudio Riva per il coro del Machiavelli
La seconda edizione del Sanctae Caeciliae dies anche quest'anno si è svolta presso i locali della Parrocchia di Montuolo, dove il M° Claudio Riva ha tenuto una masterclass di canto corale per i quaranta studenti del progetto Coro
Enel main sponsor della mostra “Giacomo Puccini Manifesto”
Enel è main sponsor della mostra “Giacomo Puccini Manifesto. Pubblicità e illustrazione oltre l’opera lirica”, che racconta per la prima volta il rapporto tra il compositore e il manifesto pubblicitario. In esposizione 100 cartelloni originali della Collezione Salce oltre alle opere contemporanee di Riccardo Guasco
Alla Feltrinelli la presentazione del libro di Federico Marrucci
Venerdì 22 novembre alle ore 18.30, presso la Libreria Feltrinelli di Lucca (Via Beccheria, n° 29), si terrà la presentazione del libro di Federico Marrucci “Il Labirinto del Ragno. Itinerario alchemico tra i simboli della città di Lucca” (edizione Press&Archeos di Firenze), uscito lo scorso giugno, tutt'ora in ristampa.
Al Festival L'Augusta c'è Gianluigi Paragone
Ultimo appuntamento del 2024 per il festival “L’Augusta – Fortezza delle Idee”, il prossimo 2 dicembre alle ore 21, presso il complesso Casa del Boia, con la presenza del giornalista, scrittore ed ex Senatore della Repubblica, Gianluigi Paragone. Per l’occasione sarà impegnato in un monologo sul suo ultimo libro: “Maledetta Europa”
Al via il convegno "Emigrazione Lucchese: una storia, mille storie"
"Emigrazione Lucchese: una storia, mille storie": venerdì 22 novembre il convegno dell'associazione Lucchesi nel Mondo sostenuto dal Ministero della Cultura
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Sorella minore del Grande Còrso, Elisa Bonaparte (Ajaccio,1777 – Villa Vicentina, 1820) attraversa i primi lustri dell’Ottocento svolgendo un ruolo minore, ma tutt’altro che secondario nella vicenda politica e culturale del nostro Paese, segnatamente quella toscana e lucchese. Meno bella e fascinosa della celeberrima sorella Paolina, Elisa sa muoversi bene in tempi complicati e difficili: un periodo storico tanto breve quanto convulso in cui crollano tumultuosamente istituzioni e consuetudini, mutano rapidamente rapporti di proprietà e ceti dirigenti, mentalità e comportamenti. Il 14 luglio 1805, Elisa Marianna Bonaparte e suo marito, Felice Baciocchi, fanno il loro ingresso a Lucca, trasformata da Repubblica “democratizzata” in Principato di Lucca e Piombino. A Parigi gli “eroici furori” giacobini sono ormai alle spalle e, ancora di più, a Lucca dove, nella centralissima piazza San Michele, è stato appena rimosso l’ultimo albero della libertà della Città Murata. La piccola capitale toscana conosce una situazione piuttosto delicata: infatti, quella che s’insedia nell’estate 1805 è una dinastia straniera, imposta con la forza da un potere imperiale, senza rapporti con il territorio. Elisa si rende conto che se l’antica aristocrazia non le è favorevole, ancor meno bendisposto appare il clero, tassato nei suoi beni e spossessato delle sue ricchezze. I nuovi principi sanno bene che le nostalgie per gli antichi ordinamenti sono diffuse e tiepide le simpatie. E a Elisa, Lucca sembra troppo quieta, quasi addormentata in un sonno profondo: nei suoi programmi c’è l’intenzione di svegliarla, questa città, renderla più dinamica, più imperiale, più francese… Il terreno su cui la giovane neo-principesse investe è la trasformazione urbanistica della città per farne una vera capitale moderna. A partire dal Palazzo, sede del potere civile, che acquista le fattezze monumentali di una reggia, tra le più eleganti e maestose d’Italia Poi, grazie agli interventi degli architetti Pierre Théodore Bienaimé e Giovanni Lazzarini, ai quali è affidato il compito di portare un po’ di Parigi a Lucca, vengono realizzate la piazza Napoleone (1806), la via Elisa e la Porta Elisa, aperta nel 1809, per rivolgersi simbolicamente verso Firenze, nel momento in cui a Elisa è conferito il titolo di Granduchessa di Toscana. Donna colta, ama la lettura di Plutarco e del poeta preromantico inglese Edward Young, ma la sua passione vera è il teatro di Corneille, Racine, Moliere: giunta a Lucca da solo un mese, si adopera perché nel teatro di Bagni di Lucca sia messa in scena una Fedra di Racine in cui non si fa scrupolo di recitare. Vien costituita la Biblioteca Pubblica; l’Accademia degli Oscuri, le cui origini risalivano al 1584, diviene l’Accademia Napoleone, organizzata secondo i diversi rami delle arti e delle scienze per quaranta accademici, mentre tra i soci corrispondenti è da annoverare il meglio della cultura europea: Monti, Paisiello, Canova, David, Volta, Laplace… Fanno cultura anche le feste e i divertimenti: il 14 luglio è ribattezzato festa della Concorde. Si celebrano, poi, il 15 agosto, compleanno dell’imperatore; il 2 dicembre, anniversario dell’incoronazione e della vittoria di Austerlitz; il 3 gennaio, anniversario della nascita di Elisa. Poi il 18 maggio, per san Felice, onomastico del Baciocchi, suono di campane spiegate, spari di spingarde, messa solenne con musica in San Martino… Intanto, si diffonde si diffonde il piacere dell’acqua e delle terme in quel di Bagni di Lucca e fanno la loro apparizione, timidamente, anche i bagni di mare a Viareggio, il porto franco dei lucchesi dove si gioca d’azzardo e, in occasione delle festività religiose che prevedono il digiuno, nobili e ricchi borghesi si consolano consumando eccellenti piatti di pesce. Elisa sa, poi, intercettare le importanti tradizioni musicali della città che dal 1800 ospita Niccolò Paganini, primo violino dell’orchestra della Repubblica. Inizialmente il rapporto tra i due non è facile. La Principessa preferisce affidare ruoli di prestigio alle persone di maggiore anzianità e così Niccolò perde il suo incarico. Per riconquistarlo, però, in breve tempo, insieme al titolo di Capitano d’Onore delle Guardie e, dicono i più maliziosi, anche a un posto privilegiato nel cuore di Elisa. Una relazione durata alcuni anni, complicata e tormentata dai caratteri egocentrici e spigolosi dell’uno e dell’altra. Un sodalizio artistico e di potere, forse anche erotico, che si scioglie definitivamente col trasferimento di Elisa a Firenze nel 1809 e col congedo di Paganini dalla corte lucchese. Una parentesi relativamente breve quella del virtuoso e compositore genovese, mentre la continuità della vita musicale lucchese è affidata e mantenuta dall’indefesso lavoro musicale di Domenico Puccini, il nonno di Giacomo, musicista eclettico, “buon pianista e buonissimo suonatore d’organo”. Una musica, la sua e quella del padre, Antonio, che se si piega a fini politici e propagandistici riesce sempre a mantenere caratteri di qualità, decoro, dignità formali e fa da vera colonna sonora alle importanti trasformazioni che Elisa introduce in un corpo sociale ancora asfittico, ancora lento per un’immobilità durata troppo a lungo: i beni dei conventi sono trasformati in demaniali e le nuove risorse investite in opere di pubblica utilità e beneficenza. Sono ampliati e laicizzati gli istituti caritativi, risanate le carceri, contrastata la mendicità, potenziate le istituzioni culturali… Lucca è il primo Stato al mondo a stabilire la vaccinazione antivaiolosa obbligatoria per tutti i suoi abitanti e si va sempre più configurando come una capitale europea: una felice e fortunata stagione che comincia a oscurarsi nel 1812 con la campagna di Russia, la sconfitta e la tragica ritirata della Grande Armata francese nelle steppe innevate. È il preludio della fine. Il 14 marzo 1814, Elisa lascia definitivamente Lucca: tre carrozze scortate dalla Gendarmerie escono in piazza Napoleone ancora avvolta dal buio della notte. Destinazione Massa, via Viareggio, fanno compagnia a Elisa, la figlia Napoleona e il giovane Lucchesini, il nuovo amore della ormai ex principessa… Tutto questo e molto altro si può leggere in Elisa Bonaparte, romanzo storico ben rielaborato dalla scrittrice toscana Giuliana Pellegrini. Sostenute da un robusto impianto documentario, le sue pagine ci restituiscono, con vivacità e partecipazione, la vicenda di un’indubbia protagonista della storia del nostro Paese. Una donna che, nutrita di spiriti illuministici e laici, seppe guidare con intelligenza ed equilibrio la comunità della quale era stata messa a capo, avviando riforme e trasformazioni della cosa pubblica destinate a migliorare la vita della collettività e a rimanere come patrimonio per le generazioni a venire.
Giuliana Pellegrini, Elisa Bonaparte, Giovane Holden Edizioni, Viareggio (LU) 2024, pp. 505, Euro 18,00
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Nel giorno della tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024 - 2025, il rettore della Scuola alti studi Lucca IMT Lorenzo Casini si è concesso agli organi di stampa, nel corso di una conferenza a loro dedicata. “Partiamo da un’affermazione – gli chiediamo – che lei ha raccolto questa mattina nel corso della cerimonia di apertura dell’anno accedemico, che prevede e vede la scuola come ascensore sociale. Conferma, rilancia, o cosa aggiunge rispetto a questo? “Già questa mattina – risponde Casini – ho portato l’attenzione sui temi centrali della Scuola e, in generale, di tutto il sistema universitario, sull’importanza delle nuove tecnologie. E nella mia prolusione, quando ho affrontato il tema del rapporto tra la scuola ed internet, è emerso il concetto di fondo che, quest’ultimo, è uno strumento di democrazia potenziale perché, per poter essere uno strumento democratico, ha bisogno di istruzione ed educazione per poter, successivamente, accedere alla cultura. Internet è uno strumento di democrazia pieno se si è già avuto accesso alla cultura”. L’IMT è una scuola di dottorato che eroga borse di studio, che vengono selezionate secondo il merito e non c’è un problema di distinzione se non al momemento in cui viene presentata la domanda di ingresso. La sua elezione a rettore, lo scorso mese di giugno – chiede un collega, è stata ampia e trasversale. Come riuscirà a ricoprire questo ruolo importante, visto l’altra importante carica che riveste dal 2022, che è quella di presidente della Lega Calcio di serie A? “Questo non è un tema nuovo - risponde Casini – che ho già affrontato lo scorso mese di giugno, al momento delle elezioni. Posso ribadire le stesse cose dette in passato e cioè che, oltre al professore universitario, per me è fondamentale fare anche altre attività perché, altrimenti, si corre il rischio di rimanere troppo nell’astrazione. Il calcio è una di queste, ma oggi vorrei parlare di università”. E parlando di università, qual è l’augurio che si farebbe, in vista del nuovo anno accademico? “Più che un augurio – sottolinea Casini – mi prenderei un impegno. Quello di proseguire il percorso che IMT ha intrapreso, che è quello di consolidare e rafforzare, in crescendo, qualche punto di eccellenza che, con la nostra grande espansione, inevitabilmente abbiamo leggermente perso. Questo pur essendo, ampiamente, sopra gli standard internazionali”. Al momento dell’elezione, ha confermato l’importanza del focus sulla valorizzazione del territorio ma anche gettando uno sguardo all’internazionalizzazione. “Abbiamo avuto già un incontro con l’amministrazione comunale cui ne seguirà, a breve, un altro. Proveremo a rafforzare la sinergia tra IMT e amministrazione comunale che spazierà sui temi più ampi ma sempre a vantaggio del territorio lucchese e della città di Lucca nello specifico. Sicuramente dovremo crescere a livello di visibilità nazionale ed internazionale perché diventerà fondamentale diffondere per fare quello che, a livello scientifico si chiama disseminazione. E fa molto effetto vedere la “Normale” di Pisa che nasce nel 1810 e la Scuola IMT nel 2005. Questo pesa, inevitabilmente, per farsi conoscere all’estero e nel diffondere le proprie pubblicazioni o le attività dei propri ricercatori”. Le realtà come IMT occupano spazi importanti nelle città dove sono cresciute nel tempo. Ci sono mire espansionistiche, detto in senso positivo, chiaramente? “Stiamo benissimo nella parte est della città – sorride Casini – ma, con l’acquisto di Palazzo Boccella, completeremo piazza San Francesco dove andranno uffici di docenti e postazioni di studio, rafforzando l’offerta per allievi, ricercatori ma anche per i professori. La nostra preferenza, in previsione di un eventuale ampliamento del campus, sarebbe quella di rimanere nella zona di San Francesco. Qualcuno ipotizza di spostarsi per avere una diffusione, sempre e comunque, dentro le mura però, con un dislocamento che possa portare dei benefici alla città con tutto l’indotto che ne deriva. Secondo il nostro punto di vista il sistema campus deve, comunque, essere “raccolto” nell’area limitrofa di piazza San Francesco”. Tutto questo, in termini occupazionali, può portare vantaggi al nostro territorio? “Ogni anno – conclude Casini – nella programmazione triennale, viene fatto un piano di assunzioni. Quest’anno vorremmo fare una programmazione “più stabile” e cioè che copra oltre i tre anni previsti. Adesso ragioneremo sul reclutamento, con la tendenza a valorizzare i ricercatori giovani, guardando al nostro territorio. Per quanto concerne il personale amministrativo, vista l’aumento esponenziale del numero di dipendenti, costituiremo un’organizzazione piramidale, necessaria al momento in cui si affronta la crescita di livello che abbiamo avuto in questi ultimi anni”.
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