Confesercenti Toscana Nord, con il suo presidente area lucchese Francesco Domenici ed il vicepresidente e responsabile centro storico Massimiliano Giambastiani, caldeggia l'intenzione dell'assessore Granucci di prorogare la moratoria "anti-mangiatoia" istituita dal 2018 dal sindaco Tambellini.
La moratoria vieterebbe l'insediamento di altri pubblici esercizi nel centro storico, con l'obbiettivo di preservare la vivibilità e i costi del mercato immobiliare, permettendo comunque di rilevare quelli esistenti. In particolare, ad esserne coinvolti sono principalmente bar e ristoranti, insieme a tutte le attività legate alla produzione, preparazione e vendita di prodotti alimentari sia a livello artigianale che industriale.
"Apprezziamo l’impegno dell’assessore Paola Granucci, che aveva preso nel nostro primo incontro dopo il suo insediamento, di prorogare la moratoria che impedisce nuove aperture nel centro storico per quanto riguarda i pubblici esercizi ormai in scadenza. Moratoria che però chiediamo di allargare anche ad altre tipologie commerciali" afferma Confesercenti, puntando ad un totale rilancio della moratoria.
"E’ del tutto evidente che il centro storico di Lucca sia saturo per quanto riguarda i pubblici esercizi – spiegano i vertici dell’associazione -, ma bisogna impedire che anche altre attività alimentari possano aprire diventando di fatto una alternativa ai pubblici esercizi. Non a caso Confesercenti Toscana Nord nella vicina Pisa ha ottenuto dalla giunta del sindaco Conti che la moratoria fosse estesa (per i prossimi due anni a partire dal marzo scorso) anche agli esercizi commerciali alimentari (sia di vicinato che di media/grande struttura) e alle attività artigianali alimentari ad eccezione di pescherie, rivendite di pane, attività artigianali di panificazione e le rivendite di frutta e verdura, che sono consentite, purché presentino specifico atto unilaterale d’obbligo di impegno a non vendere alcol e a non consentire il consumo sul posto."
"Soprattutto per bloccare una grande distribuzione – aggiungono Domenici e Giambastiani – che dopo aver desertificato il centro con le aperture dei propri ipermercati in periferia, torna dentro le mura con negozi di vicinato che hanno però i prezzi del supermercato, facendo quindi concorrenza selvaggia a quei pochi negozi alimentari ancora rimasti e senza considerare che possono tranquillamente sostituire i pubblici esercizi".
"Ovviamente la moratoria che proponiamo deve consentire il trasferimento delle attività all'interno delle zone oggetto del blocco, l’ampliamento di esercizi esistenti, il subingresso per acquisto/affitto di azienda relativa ad attività già esistente nei casi in cui a seguito di subingresso sia prevista l’apertura in un fondo diverso da quello precedente".
La conclusione di Confesercenti Toscana Nord. "La moratoria era uno dei nostri punti principali all’interno del documento che presentammo ai candidati sindaco prima delle elezioni e che avevamo illustrato agli allora candidati Mario Pardini e Fabio Barsanti, ottenendo da entrambi l’impegno a recepire questa posizione. Diamo atto alla nuova amministrazione di aver mantenuto quella posizione espressa in sede di campagna elettorale".