L'Associazione della Proprietà Edilizia – Confedilizia della provincia di Lucca, per bocca del suo presidente, interviene sull'attuale situazione venutasi a creare a causa dell'emergenza sanitaria.
"L'attuale situazione di emergenza sanitaria dovuta al lockdown imposto dal Governo - esordisce - ha messo in crisi non solo gli imprenditori, ma anche tutti i piccoli e medi proprietari che fanno affidamento sui proventi dell’affitto dei propri immobili per le quotidiane esigenze di vita. Ad oggi l'unico intervento agevolativo in materia è consistito nell'attribuzione ai conduttori di immobili di categoria C1 (negozi e botteghe) di un credito d’imposta pari al 60% del canone del mese di marzo, a condizione che esso sia regolarmente corrisposto. Si tratta quindi di un intervento purtroppo insufficiente, che rischia di tradursi (come tutti i crediti d'imposta) in un beneficio solo teorico. Sarebbe stato sicuramente preferibile un intervento erogativo pubblico nei diretti confronti dei locatori, così da liberare i conduttori dal pagamento (alleggerendoli dal canone) e, contemporaneamente, consentire ai proprietari di riscuotere le mensilità. In questo modo, sarebbe anche rimasto intatto l'indotto fiscale, dal momento che, sui canoni percepiti, i locatori avrebbero corrisposto tutte le imposte".
"La realtà dei fatti - incalza - è purtroppo diversa e vi sono molti conduttori che, forse consigliati da pretesi “consulenti”, sospendono i pagamenti o si auto-riducono il canone. Come Associazione a tutela dei Proprietari, è nostro compito ricordare che il conduttore non è autorizzato, per legge, a procedere autonomamente a tale pratica, essendo necessario un accordo con il proprietario. Infatti, il mancato o ridotto pagamento del canone integra un vero e proprio inadempimento del conduttore, che potrebbe condurre il locatore a chiedere la risoluzione del contratto".
"APE Confedilizia Lucca - conclude - si rende quindi, come sempre, disponibile ad assistere i propri soci nella valutazione personalizzata del rapporto contrattuale e, in questo specifico frangente, a consigliare loro le migliori soluzioni, anche fiscali, per scongiurare o limitare i danni dovuti anche al sorgere di un complesso e costoso contenzioso. A tale proposito si ricordano i recapiti presso i quali è possibile contattare l’Associazione, con sede in Lucca, P.za Bernardini n. 41: tel. 0583.4441, mobile 393.9034973, email