“Un bilancio che è sì importante, ma soprattutto come inversione di tendenza”: ha tenuto a sottolinearlo l'assessore al bilancio Moreno Bruni nella presentazione del Bilancio di previsione 2023, il primo dell'amministrazione Pardini, che si è tenuta oggi 15 febbraio. "Si tratta del primo bilancio veramente post-pandemia, che torna ad essere un vero bilancio", ha evidenziato l'assessore "Si tratta di un ritorno alla normalità, già in parte avviato lo scorso anno, dopo gli anni della pandemia caratterizzati da ingenti trasferimenti di risorse da parte dello Stato".
Due i punti notevoli della manovra, in stretta simbiosi: la razionalizzazione della spesa corrente e l'impulso agli investimenti.
Rispetto alla spesa corrente, è stato notato un incremento dei costi dovuto alla particolare situazione contingente: da registrarsi in particolare i maggiori costi per l'energia e il riscaldamento (+un milione e 700mila euro rispetto alla situazione normale), l'aumento degli oneri sui mutui contratti nel 2022 (+309mila euro) e il recente rinnovo del contratto del personale (+800mila euro e 244mila euro per la produttività). Su quest'ultimo punto ha speso qualche parola in più Lino Paoli, dirigente dei servizi finanziari.
"Abbiamo portato il personale dipendente a 527, dai 475 di dieci anni fa. Si tratta di un aumento doveroso: negli ultimi anni ci sono state delle politiche di restrizione alle assunzioni, con il blocco del turnover, che hanno avuto un impatto significativo. Quest'anno abbiamo garantito pienamente il turnover. Vi è una risorsa in più sul settore informatico, e abbiamo prestato attenzione alla mobilità interna al settore tecnico dell'orto botanico, che è un'eccellenza cittadina".
In questo ambito è stato operato un lavoro capillare di razionalizzazione che è stato "fatto con il cesello e non con l'accetta", ha affermato il dirigente Paoli. Sono state analizzate una per una le economie di spesa dello scorso anno, svolgendo un'operazione di recupero delle risorse non utilizzate che ha prodotto un risparmio di 700mila euro spalmato su quasi tutti i capitoli di spesa, senza danneggiare un settore specifico né pregiudicare in alcun modo i servizi ai cittadini.
Essenzialmente immutata, sul fronte delle entrate, la situazione delle imposte, se non per una piccola variazione sull'IMU: è stata infatti tolta un'agevolazione dello 0,10 per cento che era stata introdotta per gli immobili locali e che non aveva prodotto gli effetti sperati, cioè non aveva spinto più proprietari di case ad affittarli. Questa variazione produrrà una maggiore entrata di 200mila euro. L'unico ritocco significativo riguarda la tassa di soggiorno, con un incremento di un euro per tutte le strutture e di 1,50 euro per gli hotel a quattro e cinque stelle, che, ha sottolineato Paoli, non grava tanto sui cittadini, quanto su chi visiti la città. Ciò produrrà un'entrata di circa 800 mila euro. Sempre nell'ambito delle entrate, infine, è stato segnalato il tema del recupero dell'evasione fiscale: su questo capitolo si prevede un'entrata di cinque milioni e 400mila euro nel 2023, un milione di euro in più rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda poi l'impulso agli investimenti, l'amministrazione ha in programma di investire su un programma triennale delle opere pubbliche da 170 milioni di euro, finanziato in parte con mezzo propri, in parte con mutui, in parte con altri mezzi.
"Si tratta di un piano ambizioso" ha ammesso l'assessore Bruni "ma pienamente sostenibile. Sono previsti interventi importanti per quanto riguarda la creazione di infrastrutture e la riqualificazione del territorio. Abbiamo deciso inoltre di sostenere le nostre aziende e il settore del commercio- dare impulso all'economia porterà benefici alla comunità nel suo complesso. Per questo abbiamo investito fin da subito, e continueremo a investire, in cultura e turismo, volani di benessere per la nostra città e il territorio".
Dei 170 milioni di euro di investimenti previsti, circa 34 milioni proverranno dall'indebitamento del Comune; ne verrà dunque un aumento, che tuttavia resterà ben sotto la soglia massima prevista dalla legge: al 31/12/2022 l'indebitamento era circa del 2,10 per cento, e il limite massimo è del 10 per cento.
"L'indebitamento che prevediamo è importante, ma è stata una scelta consapevole quella di utilizzare la leva del debito per realizzare un piano di investimenti audace, che permetterà di dotare la nostra città di nuove infrastrutture e opere che da troppo tempo la cittadinanza e le imprese attendono", ha sottolineato Paoli.
Il Bilancio sarà portato all'inizio della prossima settimana in commissione e a seguire in consiglio comunale; contemporaneamente sarà presentato anche il Dup (Documento unico di programmazione 2023-2025), che traduce in obiettivi gli stanziamenti previsti dal Bilancio. Tra gli altri, alcuni degli elementi principali previsti dal Dup sono la rigenerazione del patrimonio edilizio, interventi sulla viabilità e la mobilità, la riqualificazione del Parco fluviale, la realizzazione della Cittadella dello sport, investimenti nella scuola e nella qualità del servizio educativo, il recupero di spazi per i giovani, un ampliamento del calendario degli eventi e delle iniziative e, infine, lo sviluppo del "Brand Lucca", che porti a una valorizzazione della città attraverso il suo nome e, quindi, il suo patrimonio.