È dei giorni scorsi la nomina del nuovo commissario straordinario dell’INDIRE, nella persona del dottor Francesco Verbaro. Nato a Messina nel 1969, è stato Segretario Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Laureato in Scienze Politiche, vincitore del primo corso-concorso per dirigenti dello Stato indetto dalla Scuola superiore delle pubbliche amministrazioni e dal 2002 ha assunto l’incarico di Direttore Generale dell’Ufficio per il personale delle Pubbliche Amministrazioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Collabora con alcuni periodici ed è autore di numerose pubblicazioni in materia di Lavoro pubblico e Diritto del Lavoro, oltre a essere docente stabile presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e autore di numerose pubblicazioni in materia di Lavoro pubblico e Diritto del Lavoro. Prende il posto della dirigente scolastica Cristina Grieco, che prima della nomina a presidente dell’Indire, era stata tra l’altro assessore nella giunta PD della regione Toscana e segretaria reggente del partito democratico a Livorno, dove ritorna come dirigente scolastica territoriale per decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana del 29 agosto scorso. Ma cos’è l’INDIRE? L’Indire nasce nel 1925 a Firenze come Mostra didattica nazionale sui prodotti delle scuole “nuove”, quelle che realizzavano l’idea di Giuseppe Lombardo Radice di una didattica intesa come esperienza “attiva”. Nel 1929, per dare una sede permanente alla Mostra, viene istituito il Museo Didattico Nazionale che nel 1941 diviene Centro Didattico Nazionale (CDN), nel 1953 Centro Didattico Nazionale di Studi e Documentazione (CDNSD) e nel 1974 Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP). Durante gli anni Ottanta, la Biblioteca è stata protagonista di un pionieristico utilizzo delle tecnologie digitali che ha rivoluzionato l’idea stessa di documentazione didattica, facendone un innovativo motore di diffusione della conoscenza. Nel 1995, l’anno dell’avvento di Internet, inizia un’opera di supporto alle scuole per un utilizzo più intenso e consapevole della Rete. Nel 1999 l’ente progetta e realizza il primo percorso di formazione interamente online rivolto ai docenti, percorso che vedrà oltre 90.000 iscrizioni. Nel 2001 la BDP diviene Indire, Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa. Nel periodo 2001-2011, l’Istituto è impegnato in grandi iniziative online per la formazione degli insegnanti italiani e nella promozione dell’innovazione tecnologica e didattica nelle scuole. Oggi l’Istituto continua a essere al fianco della scuola per promuovere l’innovazione didattica e sostenere i processi d’apprendimento. Inserito nel Sistema Nazionale di Valutazione, l’Indire è impegnato nei processi di miglioramento del sistema dell’istruzione nazionale. L’Ente ha mantenuto sempre la stessa sede, a Firenze, dal 1925 nel quartiere di Santa Croce, all’interno del rinascimentale Palazzo Gerini. Oggi l’Istituto si articola in tre nuclei territoriali interregionali con sedi a Torino, Roma e Napoli. Sempre a Firenze ha sede l’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire che gestisce il programma europeo per l’istruzione, la formazione, i giovani e lo sport e ha anche un ufficio distaccato a Roma. Da quest’anno vi sono nuovi compiti per questo importante ente del sistema scolastico italiano, tra cui si segnala quella di svolgere i corsi per la specializzazione del sostegno. I docenti destinatari di questa formazione non sono pochi. Il ministero ha stimato almeno 85mila docenti interessati, ma non è chiaro se quel dato comprenda anche gli 11mila docenti che hanno conseguito il titolo all’estero. In tal caso, i destinatari potrebbero essere circa 96mila. Poiché quei dati non possono comprendere anche il numero dei docenti che hanno svolto il triennio richiesto nelle scuole paritarie, il numero complessivo dei destinatari potrebbe superare complessivamente le 100mila unità. Una bella sfida – e non sarà la sola, vista la recente normativa - attende il commissario straordinario, che avrà novanta giorni per delineare l’impalcatura dell’istituto, tenendo conto dei cambiamenti che sono avvenuti dal 2011, anno dell’ultimo intervento di ridefinizione dei compiti dell’INDIRE. Ma è anche una opportunità interessante di potenziali sinergie tanto per la scuola lucchese, che di docenti specializzati sulle attività didattiche di “sostegno” ha gran necessità, quanto per IMT Alti Studi, posto il rilievo che le novità tecnologiche dell’intelligenza artificiale e delle neuroscienze avranno sempre più per il sistema scolastico nazionale e europeo, come emerso al VII Convegno nazionale di Roma dell’ANP Associazione Nazionale dei Dirigenti scolastici dei giorni scorsi.