Miracolo a Milano? No, a Lucca, in piazza San Frediano, al Caffè Santa Zita e, per giunta, siamo, addirittura, al settimo. Già, a Milano fu girato il film di Vittorio De Sica, nel 1951, con riferimento, appunto, al miracolo del capoluogo meneghino, ma si era quasi un secolo fa e, a quei tempi, c'era ancora qualcuno che, ai miracoli, ci credeva davvero. Oggi, salvo chi è appannaggio di una grande fede, l'unico miracolo, almeno a queste latitudini, pare proprio essere quello che ogni anno - sette in totale - viene presentato in piazza S. Frediano nel locale, stupendo, che fu Foto Alcide e che, adesso, ospita il Caffè più bello di tutta la città e non solo. Ed è proprio in questo paradiso d'altri tempi che questa mattina Michele Tambellini ha presentato il Miracolo n. 7 che di miracolo ha ben poco, ma di sapore, concretezza, lavoro, arte e professionalità, tutto.
In una delle magnifiche sale del locale, Pierpaolo Ruta dell'Antica Dolceria Siciliana, ha tenuto a battesimo la sua creazione che, ogni giorno, Matteo Mazzoni, pasticcere al S. Zita, prepara e serve ai commensali. Ogni volta che facciamo un biscotto nuovo - dice Tambellini - accade puntualmente che la gente ci dica che era meglio quello precedente e questa non è una cattiva cosa, anzi, vuol dire che i sapori e i profumi rimangono nella mente della gente.
E proprio al filo conduttore dei sapori e dei profumi si è rifatto Pierpaolo Ruta rievocando come questi due aspetti fondamentali rappresentino la più alta testimonianza del nostro made in Italy. L'Antica Dolceria Buonajuto, gemellatasi per l'occasione con il Caffè Santa Zita, si trova in quel di Modica, in provincia di Ragusa, isola di Sicilia. E fu aperta la bellezza di 143 anni fa, ossia nel 1880, all'epoca una piccola bottega in Corso Umberto I nel comune che, oggi, vanta una popolazione al di poco superiore alle 50 mila anime. Nel 2008 la pasticceria è stata inserita da Eurispes nell'elenco delle 100 eccellenze italiane.
Il Miracolo n. 7 possiede e ce ne siamo accorti assaggiandolo, delle caratteristiche uniche e diverse rispetto agli altri che lo hanno preceduto. In un certo senso ricorda il marzapane, e l'impasto comprende cioccolato, mandorle, albume, zucchero ed essenza di camelia, un fiore che, in Lucchesia, è molto conosciuto, altrettanto coltivato e apprezzato in tutto il mondo.
Da tener presente, che i Miracoli 5 e 6 non sono stati prodotti per via dell'emergenza sanitaria con l'attività ridotta per il Caffè che quest'anno, però, ha voluto ripartire alla grande.
Al di là dei miracoli più o meno effettivi, di sicuro c'è che a Lucca se non cif osse Michele Tambellini, bisognerebbe inventarlo.
Foto Ciprian Gheorghita