S. Pietro a Vico, per chi non lo sapesse, ha una lunga storia e, perché no?, anche un passato imponente. Frazione al confine con la Piana, orgogliosa di essere quel che era, raccoglieva e racchiudeva gente orgogliosa e tosta, di poche seghe, dedita alla concretezza dell'esistenza ancor più che ai voli pindarici. La presenza, inoltre, di alcune realtà industriali, peraltro a due passi dalla città, ne aveva fatto una sorta di satellite nemmeno poco importante, anzi. L'ex Molino Pardini, oggi una cattedrale da abbattere ancor più che da conservare, aveva portato un po' di benessere e, per le attività commerciali, invero non molte, ma agguerrite, buona sostanza e denaro contante. La sua chiusura ha inferto un brutto colpo al paese da cui ancora non si è completamente ripreso in attesa di conoscere quali saranno le intenzioni dell'amministrazione comunale verso questa parte di periferia. E' il caso, da esempio, del bar trattoria Da Giorgina, in via della Chiesa Ventinovesima 227, gestito da oltre cento anni dalla famiglia Bandettini, prima Luigi, il capostipite e nonno infaticabile che la resse già negli anni Venti del secolo scorso, quindi i coniugi Alfredo e Giorgina, infine il loro figlio Giampiero Bandettini, ex presidente del S. Pietro a Vico attualmente vero e proprio motore dell'azienda.
Per chi proviene dal Brennero costeggiando il fiume, la deviazione è di rigore, destra o sinistra a seconda di quale sia il senso di marcia. Poi, subito dopo il passaggio a livello, sulla sinistra, eccoti il locale, da fuori riconduce alle vecchie osterie di una volta, quelle che, in estate, rappresentavano una delle poche forme di vita aperte durante l'afa che attanagliava le menti e anche i corpi. E' giustappunto di fronte all'ex gigante Pardini e, quando ancora le cose andavano bene, erano in molti a fare uns alto da Giorgina che cucinava per loro le delizie della terra lucchese.
Intendiamoci, dato anche l'orario di apertura, dalle 6 alle 20 ininterrottamente e sempre con Giampiero al timone, è evidente che non si tratta di un ristorante stellato. Anche se si possono organizzare eventi gastronomici serali programmandoli con un po' di anticipo. E', in sostanza, una trattoria per chi, all'ora di pranzo, vuole mangiare il giusto e anche qualcosa di più spendendo anche qualcosa di meno rispetto ad altre location. Ambiente pulito e ordinato, bagni tenuti perfettamente, servizio buono ed efficiente, si attende poco, in cucina deve esserci uno o una brava intendiamo ai fornelli.
Il venerdì è un giorno speciale e Valter Nieri, nostro collaboratore prezioso alla Gazzetta di Lucca e colui che da oltre 25 anni presiede e organizza il Premio Fedeltà allo sport, ha voluto invitarci proprio in un giorno in cui, udite udite, il pesce la fa da padrone, fresco e in robuste dosi, appunto il venerdì, ma anche il mercoledì si trova il baccalà. Così, senza farci pregare, ci tuffiamo negli spaghetti allo scoglio anche se non vogliamo esagerare, ma è sufficiente assaggiarne una forchettata per comprendere che sarà necessaria una aggiunta. A proposito, dimenticavamo che il menu a prezzo fisso costa 13 euro, una pacchia vista la qualità.
Dopo, si può scegliere tra una frittura mista di gamberi e calamari o una insalata di mare. Entrambe le porzioni sono pantagrueliche e se la seconda è una delizia anche per come viene presentata, una esplosione di colori, ottima la slice di melone sotto il pesce, la prima è un portento vero e proprio. Difficile riuscire a mangiarle tutte, altro che le porzioni... segaligne che si ricevono in altri ben più quotati ristoranti. Davvero complimenti al cuoco anche se apprendiamo trattasi di una donna. Era ora che anche le donne si riappropriassero di una delle loro tradizionali attività.
Giampiero Bandettini è uno tosto, magro, senza fronzoli, che lavora e che viene aiutato sia dal figlio sia da alcuni camerieri. Del resto all'ora di pranzo non è raro vedere gente in attesa e, dentro, una sessantina di coperti con altrettanti commensali intenti a mangiare con gusto le mega-porzioni. Dicevamo dell'ambiente semplice e gioviale, con un'atmosfera paesana che lascia intendere una sorta di cameratismo generalizzato - oddio, non ci denunceranno mica per apologia di reato? - tra persone che amano le stesse cose e desiderano i medesimi prodotti.
S. Pietro a Vico, quindi, anche se ai pottini o a quelli che gli somigliano non verrà mai in mente di venire dalla Giorgina. Invece noi non solo ci siamo venuti volentieri, ma ci torneremo. A proposito, prezzi davvero accettabili ed onesti. Sicuramente gradita la prenotazione.
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