Fino a quattro mesi fa era, si fa per dire, confinato nel suo feudo dorato in piazza Gramsci ad Altopascio dove, con la sua Dogana e i suoi salumi artigianali, i suoi taglieri vere e proprie opere d'arte, aveva conquistato cuori e passioni enogastronomiche di migliaia di avventori. Poi, di pari passo con l'espandersi della fama, ecco la decisione di scendere a Lucca, entrare nel centro storico, aprire un locale, appunto e ancora La Dogana, appena dentro Porta S. Pietro, la porta d'ingresso principe della città delle Mura. Ed è stato, sin da subito, un successo incredibile al punto che in un breve lasso di tempo è diventato uno dei luoghi più accreditati e frequentati durante le serate della cosiddetta movida lucchese.
Ma chi è, veramente, questo Fabio Riccardo che, insieme al socio Mirko Galligani, ha saputo esportare anche all'estero, il suo brand e i suoi prodotti? Giovane, intraprendente, concreto, a volte persino brutale nella sua capacità di scegliere e decidere in breve tempo cosa e come fare, questo imprenditore della ristorazione lucchese ha iniziato non ancora ventenne a calcare i palcoscenici dell'intrattenimento a cominciare dall'ultimo anno del secolo e del millennio scorso, il 1999, quando divenne primo e unico public relation della discoteca Don Carlos di Chiesina Uzzanese. A quei tempi andava di moda la disco anche nel pomeriggio della domenica e lui si adoperò con le scuole del territorio per diffondere questa consuetudine che riscosse un notevole seguito.
All'età di 23 anni aprì il suo primo locale, Belli dentro , alle porte della Perini a Guamo, un locale estivo che durò lo spazio e il tempo di una stagione, ma riscosse un indiscutibile successo di pubblico. Poi, l'anno successivo, il secondo locale, il Makia che, nato come circolo, si trasformò in discoteca e per dieci anni conquistò anche i palati più esigenti del divertimento notturno.
Il vertice della carriera di mobilitatore delle notti versiliesi Riccardo lo raggiunse con il Bagno Balena a Viareggio, dove per sei anni ne gestì con il suo team la discoteca serale ospitando personaggi famosi che arricchirono la sua offerta e ne aumentarono il prestigio e la risonanza. Dopo una breve parentesi alla Bussola di Marina di Pietrasanta, venne nuovamente chiamato dal Bagno Balena, ma è allora che ci fu la svolta: nonostante la ricca offerta professionale, rinunciò per dare vita al suo progetto quello de La Dogana con cui l'intratenimento si univa alla ristorazione artigianale di qualità. Due anni dopo, infatti, ad Altopascio, nacque il primo e unico per parecchio tempo, La Dogana, una iniziativa che sin da subito voleva coniugare lo spirito della convivialità e dell'aggregazione alla qualità dei salumi artigianali di cui si occupava un socio e amico divento, nel tempo, un grandissimo professionista, Mirko Galligani.
Il resto è storia di questi giorni. La Dogana è sotto l'occhio e all'attenzione di investitori e imprenditori del settore enogastronomico che vogliono puntare su un format che ovunque potrebbe riscuotere e bissare il successo ottenuto in Lucchesia e non soltanto. Per Fabio Riccardo l'ennesima conferma in attesa della... prossima mossa.