"Il 3 dicembre ricorre la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, istituita nel 1981. In Italia ci sono 3,1 milioni di persone che soffrono di disabilità grave, ossia il 5,2% della popolazione, metà di essa è ultra 75enne. Se aggiungiamo i meno gravi si raggiungono 12,8 milioni di persone, il 21,8% della popolazione. Il 60% sono donne. Il concetto di disabilità è elusivo, fluido e difficile da definire e racchiude una serie eterogenea di diversità e capacità corporee,cognitive e sensoriali. A causa delle loro condizioni i disabili hanno ostacoli ad accedere alle tappe fondamentali di una vita "regolare" - dichiara Giada Alessandri di Fratelli d'Italia di Capannori - La rinuncia più grande è l'istruzione. Hanno svantaggi per l'accesso al mondo del lavoro. 600mila vivono in condizioni di grave isolamento e solo il 9,3% fa vita sociale. La popolazione disabile è marginalizzata a causa della poca cultura che c'è sull'argomento. Se non lo vivi direttamente come puoi essere aperto a questo? Ci si dimentica però che disabili non solo ci si nasce ma ci si diventa il più delle volte. Questa pandemia non ha certo aiutato la socializzazione e l'inclusione dei disabili, tanti sono "regrediti". Come mamma e caregiver,(colei che si prende cura) di un ragazzino disabile di 12 anni, vorrei si agisse sulle cause strutturali delle disuguaglianze. Auspico che quando mio figlio sarà più grande abbia tutte le possibilità per condurre una vita più "regolare" possibile e per questo sto lottando per renderlo più autonomo e indipendente. L'inclusione deve essere sempre di più attuata. Servono spazi non solo per i disabili ma anche e soprattutto includendo tutti per non "ghettizzare". La diversità è una risorsa non uno svantaggio. Dover convivere con una disabilità ha cambiato la mia vita e la visione che avevo di essa, non solo il modo in cui vivevo".
Alessandri (FdI): "Come la malattia si cura, la disabilità si educa"
Scritto da Redazione
Piana
02 Dicembre 2020
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