“Il Palazzo comunale di Capannori è la casa dei cittadini”! Quante volte abbiamo sentito i nostri amministratori ripetere questa frase per sottolineare il senso dell’appartenenza dei cittadini all’istituzione che li rappresenta e che dovrebbe risolvere i loro problemi". Da “casa dei cittadini” a camerino di Panariello, però, il passo è breve osserva ironico il consigliere comunale della Lega Domenico Caruso.
"Potete immaginare - dice Caruso - lo stupore quando stamattina, recandomi presso l’aula del Consiglio Comunale per presiedere la riunione della Commissione Controllo e Garanzia, ho trovato un séparè dietro il quale erano stipati le parrucche, i costumi di scena con asse e ferro da stiro oltre agli iconici e immancabili sandali di Briatore che Giorgio Panariello utilizzerà per lo spettacolo a Capannori. Lo stupore ha subito lasciato spazio allo sdegno poiché la decisione di adibire l’aula consiliare come camerino del bravo comico è un oltraggio al decoro, al prestigio e all’immagine del Consiglio Comunale già, peraltro, offuscati dalla pervicace volontà dei consiglieri di maggioranza di partecipare ai consigli comunali da casa con la modalità della videoconferenza e non in presenza come richiesto dai gruppi di opposizione".
"Sicché - argomenta Caruso - siamo pervenuti alla grottesca situazione nella quale l’aula consiliare è stata privata della sua naturale destinazione per essere retrocessa al rango di spogliatoio come quelli dei teatri, delle piscine e delle palestre e questo non può essere assolutamente tollerato. L’auspicio che formuliamo a seguito di questa spiacevole vicenda è che la Dottoressa Biagini agisca tempestivamente per restituire dignità all’istituzione che presiede convocando dal vivo le riunioni anche per mantenere fede all’impegno assunto in data 25 giugno allorquando comunicò, ufficialmente e per iscritto, che da luglio le sedute sarebbero avvenute in presenza salvo poi fare retromarcia, a distanza di quattro giorni, a seguito del diktat del Partito Democratico che assume il significato politico di una vera e propria sfiducia di fatto".
"Italo Calvino scrisse un romanzo dal titolo “Il Visconte dimezzato” in cui il protagonista venne dimezzato, appunto, da una palla di cannone come metafora per evidenziare la condizione dell’uomo contemporaneo diviso a metà tra il bene e il male. Purtroppo, anche il Consiglio Comunale di Capannori, a seguito di questa vicenda ha un “Presidente dimezzato” colpito dal fuoco amico dei gruppi di maggioranza che dovrebbero sostenerla" conclude Caruso.