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Scritto da Redazione
Piana
30 Aprile 2021

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Lo scorso anno il gruppo Lega presentò una mozione in consiglio comunale per chiedere la riduzione delle aliquote IMU, dell’addizionale IRPEF, della tariffa sui rifiuti e altre misure necessarie per aiutare cittadini, imprese, artigiani, attività commerciali messi a dura prova dalla crisi economica dovuta alla pandemia.

"Purtroppo - afferma il consigliere comunale della Lega Domenico Caruso - le nostre sollecitazioni non furono accolte nonostante la proposta di istituire una commissione consiliare bipartisan con la funzione di individuare le spese da rimodulare per conseguire i risparmi necessari per compensare il minor gettito derivante dalla riduzione della pressione finanziaria che avrebbe favorito la generalità di cittadini e imprese".

"E’ evidente - spiega Caruso - che in un momento di gravi difficoltà per tutti anche il Comune è tenuto a razionalizzare e spendere al meglio le risorse finanziare per  progetti che abbiano una ricaduta positiva per la collettività. Un esempio per tutti: il progetto “La Piana del Cibo”, una valida iniziativa che vede riuniti i comuni di Capannori, Lucca, Altopascio, Porcari, Villa Basilica per promuovere le politiche del cibo, il consumo dei prodotti locali e la ristorazione della piana di Lucca che, però presenta alcune criticità da risolvere al più presto per renderla ancora più efficace".

"Nel corso dell’ultimo anno - sostiene Caruso - il comune di Capannori ha speso oltre 32 mila euro (che saranno rimborsati pro-quota dagli altri enti aderenti ma su questo punto eserciterò le mie prerogative di controllo) per un progetto la cui reale efficacia è ancora da verificare sia per l’esiguo numero dei ristoratori attivamente coinvolti (solo 10) sia con riferimento all’incremento del consumo dei prodotti tipici e alla valorizzazione del settore della ristorazione per il quale sarebbe opportuno perseguire l’obiettivo della completa riapertura in sicurezza e senza limitazioni. Certamente la ristorazione non si aiuta distribuendo sacchetti da asporto comprati con soldi pubblici e concessi in omaggio soltanto a pochi esercizi da qualche solerte consigliere comunale di maggioranza di Capannori che senza averne titolo (l’iniziativa non vede coinvolto il Consiglio Comunale e non è di sua competenza) profitta della circostanza per autopromuovere la propria immagine anche sul profilo social creato con risorse comunali e gestito da dipendenti comunali solo per pubblicizzare le attività connesse al progetto e non certo per soddisfare le manie di protagonismo di qualcuno; la ristorazione non si aiuta nemmeno spendendo oltre 3 mila euro per comprare mascherine riutilizzabili".

"I nostri ristoratori - conclude Caruso - si aiutano veramente riducendo la tariffa sulla spazzatura, azzerando il pagamento del canone unico su pubblicità e suolo pubblico per tutto il 2021, con una efficace campagna pubblicitaria anche all’estero per favorire il turismo e non distribuendo mascherine e sacchetti da asporto che da qui a breve, mi auguro, saranno inutili poiché questo significherebbe  ritornare a pranzare o cenare tranquillamente nei nostri ottimi ristoranti".

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