Solo nel 2020 sono stati 5,2 milioni le tonnellate di alimenti finiti nella spazzatura tra ciò che è stato gettato tra le mura domestiche e ciò che la filiera del cibo ha smaltito, per un valore di circa 9,7 miliardi di euro. La Piana del cibo dice no allo spreco alimentare e aderisce a Food Pride Italia (www.foodpride.eu/), il manifesto che unisce diverse realtà a livello nazionale impegnate nel recupero e nella redistribuzione di eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale e sostenibilità ambientale. La firma del manifesto Food Pride è avvenuta venerdì 5 febbraio, in occasione dell'8a Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.
La Piana del cibo, iniziativa di gestione coordinata e partecipata delle politiche del cibo tra i Comuni di Lucca, Capannori, Altopascio, Porcari e Villa Basilica, ha così inteso dare un nuovo segnale forte di adesione alle politiche di recupero e di prevenzione dello spreco, a poche ore di distanza dalla presentazione di ConServe (www.conservelucca.it), progetto (questa volta nato a livello locale) che trasforma le eccedenze della produzione agricola in prodotti di qualità.
Con l'adesione a Food Pride Italia, l'obiettivo per la Piana è ora quello di rafforzare a livello locale iniziative che promuovano da una parte la partecipazione al tavolo accesso e spreco nato con la Piana, dall'altra il recupero del cibo che andrebbe altrimenti a finire tra i rifiuti per ridistribuirlo, favorendo momenti di educazione e inclusione.
Food Pride è una rete di enti e associazioni che a inizio 2019 si è costituita nella Città di Torino per dare una risposta concreta allo spreco alimentare, diffondendo azioni virtuose di recupero delle eccedenze alimentari, favorendo azioni di sensibilizzazione ed educazione, sviluppando solidarietà e una comunità di buone pratiche.