L'amministrazione Menesini contribuirà alle spese sostenute dalle piccole attività e dalle micro-imprese del territorio per adeguarsi alle misure sulla sicurezza anti Covid 19 previste dalla Fase 2. A questo scopo è stato istituito un fondo comunale 'ad hoc' di 225 mila euro, grazie al quale i negozi di vendita al dettaglio, gli esercizi pubblici, l'artigianato di servizio, ad esempio parrucchieri ed estetiste, i circoli privati autorizzati all'attività di somministrazione, le attività ricettivo- turistiche, le agenzie di viaggio, le associazioni sportive e l'artigianato tradizionale potranno ricevere un contributo fino al 70 per cento per un massimo di 500 euro per le spese sostenute per comprare prodotti per la sanificazione, plexiglass, gel igienizzanti per le mani, mascherine, guanti ed altri dispositivi di sicurezza. Un altro fondo in via sperimentale di 25 mila euro sarà destinato a sostenere progetti di innovazione territoriale sempre nel settore del commercio, dell'artigianato e del turismo, che prevede l'assegnazione di contributi fino ad un massimo di 2.500 euro.
A breve sarà pubblicato il bando per la richiesta di questi sostegni economici che l'amministrazione comunale intende erogare in tempi celeri, ovvero entro luglio.
“Molte piccole attività per poter riaprire si sono adeguate ai protocolli di sicurezza, ma gli aiuti nazionali tardano ad arrivare – spiegano il sindaco Luca Menesini e l'assessore al commercio Serena Frediani -. Noi vogliamo dare loro una mano subito e per questo abbiamo istituito un fondo straordinario col quale contribuire concretamente e velocemente alle spese che negozi, esercizi pubblici ed altre attività hanno obbligatoriamente dovuto sostenere per poter riaprire. Non un contributo a pioggia, perché come abbiamo sempre detto, questa emergenza non ha colpito tutti allo stesso modo. Al contempo abbiamo istituito in via sperimentale un altro fondo diretto a progetti di innovazione territoriale col quale vogliamo incentivare in particolare iniziative che vedono la collaborazione di più attività, ma anche sostenere i negozi di vicinato, pensando che l'unione fa la forza e che dall'emergenza possono nascere nuove idee e nuove opportunità. Come ci siamo stati nella fase 1 ci saremo anche nella fase 2. Con fiducia, responsabilità e solidarietà, andremo insieme nella fase 3”.
Gli aiuti previsti dal fondo per i progetti di innovazione territoriale potranno essere assegnati, per chi realizza servizi in rete per le consegne a domicilio o per le prenotazioni online, a chi fornisce servizi innovativi alle comunità locali e di prossimità, a coloro che aprono un negozio di vicinato, ad esempio in frazioni collinari o in frazioni dove non ci sono punti vendita della grande distribuzione, ricreando così un punto di comunità, o a chi consolida i negozi di paese già aperti.