Buona la risposta dei cittadini capannoresi al bando pubblicato dall'amministrazione comunale per l'assegnazione di contributi da utilizzare per lo smaltimento dell'amianto dalle abitazioni. Le domande pervenute sono infatti in totale 35, di cui 30 idonee e accolte per il finanziamento.
Con lo stanziamento di risorse previsto dal bando, pari a 15 mila euro, beneficeranno subito del contributo per la bonifica di questo dannoso materiale i primi 21 cittadini che hanno fatto domanda in ordine cronologico, ai quali sarà inviata una comunicazione da parte del Comune. Gli altri 9 riceveranno comunque il bonus grazie ad un ulteriore finanziamento che nei prossimi giorni l’amministrazione comunale metterà in campo. Il contributo è a fondo perduto ed è riconosciuto nella misura del 60%, fino a un importo massimo di 1.000 euro, per opere nelle abitazioni private e nelle pertinenze che riguardano la rimozione di materiali e lastre di copertura di fabbricati, materiali che rivestono superfici e strutture, rivestimenti isolanti di tubazioni e caldaie, canne fumarie, serbatoi e pannellature isolanti per pareti o soffitti.
“Il nostro obiettivo è incentivare lo smaltimento dell'amianto da parte dei cittadini a tutela dell'ambiente e della salute e siamo quindi soddisfatti della risposta ottenuta dal bando – afferma l'assessore all'ambiente, Giordano Del Chiaro-. Con le risorse inizialmente stanziate riusciamo a soddisfare nell'immediato una buona parte delle richieste di contributo, ma metteremo a disposizione un ulteriore finanziamento affinchè tutto coloro che hanno fatto richiesta e hanno i giusti requisiti possano usufruire di questo beneficio. La bonifica dell’amianto è particolarmente onerosa, perché si tratta di un rifiuto altamente speciale. Di qui la scelta del nostro ente di contribuire alle spese sostenute dai cittadini per questa attività. Smaltire correttamente l'amianto porta enormi benefici ambientali e il nostro obiettivo è arrivare a bonificare completamente il territorio da questo dannoso materiale per migliorare la qualità della vita della comunità”.
L’amianto è stato molto utilizzato in Italia in particolar modo nell’edilizia come cemento-amianto (eternit) dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. La relativa economicità del materiale e la sua resistenza al calore ne hanno permesso una particolare diffusione. Tuttavia le polveri che contengono fibre d’amianto, se respirate, possono portare a gravi patologie. Per questo in Italia la produzione e la commercializzazione dell’amianto sono state vietate dal 1992.
Positiva risposta al bando sui contributi per lo smaltimento dell'amianto
Scritto da Redazione
Piana
24 Ottobre 2020
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