"I cittadini non possono trasformarsi in agenti di polizia". Quanto il tema della sicurezza sia così sentito è dimostrato dall'ampia partecipazione all'incontro pubblico organizzato dalla Lista civica Capannori Cambia nella sala riunioni del Comune. Per il candidato sindaco Paolo Rontani, "è arrivata l'ora di mettere seriamente mano alla riorganizzazione della sicurezza del territorio e dei suoi abitanti".
Nessuna frazione, ha spiegato, deve rimanere esclusa dal programma di potenziamento della sicurezza perché "è un’esigenza fondamentale di tutti - ha argomentato l'esponente di Capannori Cambia - e di conseguenza serve un maggior raccordo e collaborazione con la Prefettura, le Forze dell’ordine e la polizia municipale, concordando azioni di controllo più serrate sul territorio del Comune".
Anche questa iniziativa di Capannori Cambia è stata caratterizzata dall’ascolto e dal confronto libero e schietto con i cittadini: la lista civica prosegue nel suo intento di mettere richieste ed esigenze comuni al centro della sua proposta programmatica.
Ecco allora che la lista degli episodi di delinquenza e vandalismo raccontati dai partecipanti all'incontro pubblico è stata lunga e sentita: dall'aumento dei furti nelle abitazioni alla microcriminalità, dallo spaccio di droga all'accattonaggio molesto.
Rispetto a queste denunce, Rontani ha le idee chiare. Da una parte ritiene indispensabile, disponibilità di bilancio permettendo e nell’ambito di un piano organico, "un aumento di risorse da destinare al potenziamento della Polizia Municipale perché un Comune di 48mila abitanti come Capannori non può rimanere sotto organico". Dall'altra, propone una serie di azioni dettate dal buon senso, come il potenziamento dell’illuminazione pubblica "per restituire tranquillità ai cittadini capannoresi", e il controllo con videocamere di sorveglianza nelle aree più a rischio criminalità.