Per una analisi precisa dei problemi attuali della RSA di Marlia, dobbiamo tornare con la memoria all'accordo per il passaggio del “modulo cure intermedie” alla Capannori Servizi. “L'accordo firmato tra USL, OO.SS., Consorzio Zenith e Capannori Servizi relativo alla RSA di Marlia – spiegano Michele Massari (Cgil) e Stefania Fontanini (Uil) – non doveva avere ripercussioni su personale ed ospiti, invece non è andata così”.
“In particolare dobbiamo rilevare che con il cambio di denominazione delle cure intermedie dal cosiddetto setting 3 all'attuale “setting di assistenza intermedia”,sono state tagliate ore di assistenza e servizi che hanno causato difficoltà nella presa in carico dei pazienti. Va aggiunta l'inadeguatezza della struttura, organizzata su due piani e dove i progetti di ristrutturazioni sono per ora fermi all'anno zero”.
“Nel frattempo l'organico è stato progressivamente ridotto, sia in ambito assistenziale quanto in ambito alberghiero. Allo stato attuale, il personale non ce la fa più a sostenere i carichi di lavoro, l'abbiamo scritto più volte sia al comune che alla Capannori servizi senza avere risposte concrete. Il risultato è che ad oggi gli ospiti rischiano seriamente di non ricevere le cure e le attenzioni di cui hanno diritto. Abbiamo pertanto deciso, unitamente all'assemblea delle lavoratrici/ori di aprire lo stato di agitazione con la programmazione di uno sciopero se non si troverà una soluzione conciliativa e quindi risolutiva nell'incontro che abbiamo chiesto in base alla legge sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali ( L. !46/90) a S.E. il Prefetto di Lucca”.