claudio
   Anno XI 
Martedì 12 Agosto 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Piana
05 Marzo 2020

Visite: 181

Importante intervento di riqualificazione in via Martiri Lunatesi a Capannori da parte dell'amministrazione comunale.

E' iniziata oggi (giovedì) la piantumazione di 12 lecci, uno per ciascuno dei Martiri Lunatesi, i sacerdoti e laici che avevano organizzato un gruppo di resistenza a Lunata, che furono rastrellati e poi uccisi dai nazisti nel settembre del 1944. Ad ogni leccio sarà apposta una targhetta che riporta il nome di ciascun martire.

I lecci prendono il posto degli oleandri, già rimossi nei giorni scorsi, e saranno alternati con alberi di tiglio. 

"Con questo intervento stiamo restituendo il vero significato a questa strada posta nella zona centrale del Comune, ovvero ricordare i Martiri Lunatesi che persero la vita per difendere la libertà e la democrazia – spiega l'assessore ai lavori pubblici Davide Del Carlo, che ha compiuto un sopralluogo sul posto - . Ogni leccio riporterà il nome di uno di loro in modo da mantenere viva la memoria su un tragico episodio che ha riguardato il nostro territorio. La memoria è un tema molto caro alla nostra amministrazione tanto che ha varato il progetto "Via della memoria", per riscoprire e collegare i luoghi che sono stati teatro di eventi che hanno segnato in profondità la vita delle comunità capannoresi nel corso della seconda guerra mondiale". 

La piantumazione dei lecci e dei tigli si concluderà entro la fine della settimana. 

La mattina del 16 agosto 1944 i soldati tedeschi arrestarono il parroco di Lunata, don Angelo Unti, il vice parroco don Giorgio Bigongiari e altri giovani nove paesani. I lunatesi furono condotti a Nozzano Castello e rinchiusi nella scuola elementare, trasformata in carcere dagli uomini della 16° Divisione "Reichsführer-SS", la stessa responsabile quattro giorni prima della strage di Sant'Anna di Stazzema. Nei giorni seguenti altri tre uomini e una donna di Lunata furono condotti a Nozzano. I lunatesi furono sottoposti a interrogatori e torture poi il 29 agosto dieci di loro furono portati e fucilati a Filettole, mentre altri furono trasferiti a Lucca e poi nel carcere del Castello Malaspina a Massa, dove il 10 settembre, nel corso della strage delle Fosse del Frigido venne ucciso don Giorgio Bigongiari. Solo tre dei lunatesi rastrellati riuscirono a salvarsi.

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Nella storica palestra Samurai di Lucca dal 2 settembre inizierà un corso di Arti Marziali Miste (MMA) per…

Polemica sul progetto per la costruzione di un nuovo asilo nido a Borgonuovo: il gruppo politico Capannori Cambia,…

Spazio disponibilie

Presso il centro storico della città di Lucca, dal 10 al 19 settembre, nella chiesa di San Cristoforo in via Fillungo…

Spazio disponibilie

Real Collegio Estate si prepara a un nuovo appuntamento, tutto dedicato alla musica e alla poesia di Fabrizio…

"Abbiamo letto con un certo stupore i comunicati pubblicati in questi giorni dalla sinistra cittadina sul futuro del…

"La Lucca che si pretende di raccontare da almeno tre anni non è mai stata tanto lontana dalla…

Spazio disponibilie

“Un’altra bufala di quest’amministrazione il progetto Pronto Dottore, promosso da più di un anno con grande enfasi: solo…

La Sagra Musicale Lucchese partecipa anche quest'anno alla serata speciale E lucevan le stelle, organizzata dal Comune di Lucca per la…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie