Il 6 agosto 2023, verso le ore 11, nel centro di Altopascio, all’esterno del bar “Il buon caffè” in piazza Umberto I°, Luigi Pulcini, 75enne originario di Montemonaco (AP), in vacanza ad Altopascio, come ormai faceva da molti anni, mentre era intento a consumare la colazione seduto a un tavolino, veniva aggredito con un violento pugno sferrato in pieno viso da un giovane identificato e, adesso, accusato di omicidio preterintenzionale: si tratta di Richard Balestra, 20 anni, un nomade che vive ad Altopascio.
Tale aggressione, collegata a futili motivi, è avvenuta davanti a molte persone presenti nella piazza e l’assalitore, immediatamente dopo aver colpito l’anziano, si allontanava velocemente su un’autovettura in compagnia di una ragazza, lasciando la vittima a terra sanguinante e priva di sensi. L’aggredito, immediatamente ricoverato presso l’ospedale di Cisanello di Pisa, morì il 15 agosto successivo a causa delle gravi lesioni riportate.
Le indagini
L’immediato intervento di una pattuglia di carabinieri consentiva di ricostruire l’accaduto, individuare l’autovettura utilizzata per la fuga e tracciare un identikit dell’aggressore. Dopo circa un’ora e mezza dall’evento, si presentava presso la locale stazione carabinieri un giovane nato a Lucca, ma residente ad Altopascio, che dichiarava spontaneamente di esser l’aggressore del signor Pulcini. Lo stesso tuttavia, accompagnato dai suoi familiari, forniva una versione dei fatti che appariva evidentemente incongruente rispetto a quanto riferito da alcuni testimoni presenti sul luogo dell’aggressione, aggiungendo dettagli fuorvianti al fine di rendere le indagini complesse e non addivenire all’accertamento di una sua piena responsabilità.
L’attività investigativa è stata condotta in un contesto sociale particolarmente complesso. Le persone sottoposte ad indagini si sono dimostrate reticenti e diversi testimoni, conoscendo le pericolosità dei soggetti coinvolti, tutti nomadi di etnia sinti, hanno evidenziato un certo timore a fornire la collaborazione necessaria all’individuazione del responsabile. L’attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, si è svolta con l’impiego dei carabinieri alla meticolosa ricerca di potenziali testimoni che potessero fornire una ricostruzione dei fatti precisa e attendibile e attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza pubblica e privata e la successiva analisi della notevole quantità di dati raccolti.
Le dichiarazioni degli indagati per favorire il responsabile hanno portato, inoltre, a segnalare all’autorità giudiziaria di Lucca anche 13 persone per il reato di favoreggiamento personale.
L’arresto
Alle prime luci dell’alba di oggi, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Lucca, hanno posto agli arresti domiciliari il giovane che si trovava all’interno della propria abitazione di Altopascio, in esecuzione dell’ordine di custodia cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Lucca, su richiesta della locale Procura, con l’accusa di “omicidio preterintenzionale” aggravato dai futili motivi.