"Continua inesorabile la serie di cambiali politiche pagate dal sindaco di Lucca e dalla sua amministrazione per il sostegno elettorale ricevuto un anno fa. Quand'è che si esauriranno questi debiti – ma si esauriranno mai? – e finalmente si comincerà a governare nell'interesse della maggioranza dei lucchesi, anziché per fare contenti amici e sodali?"
Comincia così la nota dei partiti e movimenti della coalizione di centrosinistra - Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con, Lucca è un grande Noi, Lucca Civica-Volt-Lucca è Popolare e Europa Verde - Verdi Lucca – che stigmatizzano le ultime scelte del sindaco Pardini tra cui, da ultimo, spicca quella di contribuire con 20 mila euro al Festival Puccini e la sua Lucca di Andrea Colombini.
"A quasi un anno dall'insediamento della Giunta – proseguono i partiti del centrosinistra – abbiamo capito che Mario Pardini è davvero un uomo di parola. Non si può certo negare che non sia stato generoso con chi lo ha sostenuto in prima o in seconda battuta.
E, infatti, dapprima ha gestito il rinnovo delle partecipate delegando ai partiti della destra la scelta dei vari presidenti e membri dei Cda pubblici sulle base dei diktat dei partiti della maggioranza. È cosa ormai nota, infatti, che le singole scelte, solo formalmente fatte dal sindaco, sono in realtà state appaltate a questo o quel partito che ha ritenuto di disporre di questa facoltà con discreto grado di libertà. Fino al punto di produrre nomine illegittime o border-line con tanto di passi indietro e imbarazzate difese d'ufficio da parte del Sindaco e del suo, poco attento, ufficio di gabinetto".
"Successivamente – aggiungono – si è pensato bene di elevare a rango di grande evento della cultura cittadina il festival di Casapound, l'Augusta, che fino all'anno scorso risultava una normale iniziativa di partito. E che cosa poteva chiedere più di questo il suo leader visto che, come abbiamo scoperto, persegue l'idea di "uccidere la sinistra sul piano culturale"? Il suo corposo bottino elettorale appare infatti al sicuro in una coalizione dove i suoi soci lo lasciano tranquillamente spadroneggiare, ignari del fatto che fra qualche tempo potrebbero essere proprio loro a pagarne il conto.
E che dire dei cosiddetti civici? Le cui battaglie di principio sulla tutela dei beni pubblici e sulla partecipazione sono state provvisoriamente (?) messe in stand by – così come le fantasmagoriche promesse sulla manifattura o i bellicosi propositi contro gli assi viari – in cambio della Presidenza del Teatro del Giglio, della gestione dei soldi del biennio Pucciniano e di qualche altro incarico.
Chi mancava all'appello? Ma naturalmente Andrea Colombini, il noto influencer no-vax, che con la sua lista l'anno scorso ha raccolto un piccolo, ma decisivo, bottino di voti che non gli hanno consentito di entrare in consiglio comunale ma che, indirizzati verso Pardini e la sua coalizione, sono stati decisivi per la sua elezione.
Lungi da noi tirare conclusioni. Sicuramente i 20 mila euro di soldi pubblici, stanziati a beneficio del Festival "Puccini e la sua Lucca", organizzato dallo stesso Andrea Colombini - e che finora, a detta dello stesso Colombini, aveva camminato sulle sue gambe (ma con la stampella della Fondazione Cassa di Risparmio) - non hanno niente a che vedere con il sostegno elettorale ricevuto e sono sicuramente ben motivati dall'altissimo valore culturale e promozionale del festival stesso. Ma è, quanto meno, doveroso registrare la coincidenza.
Nel frattempo - concludono i partiti del centrosinistra – saremmo grati al sindaco se tra una cambiale e l'altra o magari in uno dei rari momenti in cui non è impegnato a partecipare a qualche evento mondano - potesse anche occuparsi delle periferie, sbloccare i cantieri che aveva promesso di far ripartire appena eletto e occuparsi anche di chi non arriva alla fine del mese o non ha un tetto per far vivere la propria famiglia. Soprattutto gli sarebbero grati la maggior parte dei lucchesi".